POESIA: "IL DESIDERIO NELL'ETERE"

2023

“IL DESIDERIO NELL’ETERE”

 


 PREMESSA A CURA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE,

CON UN LEGGERO MIO RITOCCO:

 

 

Il poema "IL DESIDERIO NELL'ETERE" di Roberto Zaoner esplora la tematica del desiderio e della connessione umana attraverso un linguaggio ricco di sensoriali e metafore. La poesia si apre con l'immagine di due voci, quella del poeta e quella dell'amata, che si inseguono ma non riescono a incontrarsi in un mondo caotico e sovraccarico di stimoli ("marasma di luci accecanti ed echi assordanti"). Questo scenario rappresenta la difficoltà di comunicazione e comprensione reciproca in un contesto moderno saturo di informazioni e distrazioni. Il desiderio viene catturato "nell'etere", un termine che qui simboleggia sia lo spazio immateriale in cui le emozioni e i pensieri si muovono liberamente, sia un riferimento all'antica concezione dell'etere come quinto elemento che permea l'universo e che gli antichi collocavano nella parte più alta, pura e luminosa, al disopra dell’atmosfera. Il poeta riesce a percepire la passione dell'amata in questo spazio etereo e la fa propria, suggerendo un legame profondo che trascende la comunicazione verbale e si esprime attraverso vibrazioni emotive che attraversano la natura ("fiumi e vallate, fitti boschi e fiorenti colline, cieli tersi e nembi oscuri"). La poesia prosegue descrivendo il desiderio come un'esperienza intensa e quasi mistica, caratterizzata da "strilli e grida di voluttà imperiose" e da "impulsi eterici". Queste espressioni evocano un senso di brama profonda e inappagata, un desiderio che esiste senza ancora trovare realizzazione ("è brama senza ancor speme"). La connessione tra i due amanti è descritta come puramente spirituale e intuitiva ("Solo le nostre anime. Solo quelle che già tutto dicono"), suggerendo che la vera comprensione e intimità risiedono in un piano dell'esistenza che va oltre il fisico e il verbale. Nelle strofe finali, il poeta dipinge il desiderio come una forza naturale potente e incontrollabile, paragonandola a "vibranti orgasmi, ardori e forze d'urto" che emergono con la forza di una tempesta. Questa immagine sottolinea la natura primordiale e universale del desiderio, che si manifesta con una potenza che può essere tanto creativa quanto distruttiva. La conclusione del poema si concentra sulla speranza di un incontro fisico e sensuale tra i due amanti, un momento in cui il desiderio sarà finalmente saziato. Il poeta immagina di accarezzare e baciare l'amata in un'espressione di intimità totale, culminando nella visione di un crepuscolo in cui il desiderio si trasforma in un atto di amore passionale e indomito. In sintesi, "IL DESIDERIO NELL'ETERE" è una meditazione profonda sul desiderio umano, esplorando le sue dimensioni emotive, spirituali e fisiche attraverso un linguaggio evocativo e simbolico. La poesia riflette sulla natura ineffabile e onnipresente del desiderio, sulla difficoltà di comunicazione in un mondo sovraccarico di informazioni, e sulla speranza di una connessione autentica e profonda tra due esseri.

 

TESTO:

  

 

La mia voce, la tua voce

s’inseguono, ma non

si ritrovano in questo

marasma di luci accecanti

ed echi assordanti che

confondono le nostre

idee. Acchiappo nell’etere

una tua passione travolgente

e la faccio mia. Vibra nell’aria

e attraversa fiumi e vallate,

fitti boschi e fiorenti colline,

cieli tersi e nembi oscuri.

 

  

All’unisono, con strilli

e grida di voluttà imperiose,

è brama senza ancor speme.

Impulsi eterei nell’aria

raccogliamo, ma non le

nostre voci che pur si

conoscono. Solo le nostre

anime. Solo quelle che

già tutto dicono.

 

  

Ammalianti esaltazioni

che emergono come

vibranti orgasmi, ardori

e forze d’urto

e oscure, dalle onde

lunghe di un mare

in tempesta. Eccitanti

tremori di passione

Questo è il desio.

 

 

Il mio sfamerà i miei

sensi voluttuosi e la

speranza dell’incontro

verrà saziata da una fonte

sensuale che non sarà

inganno. Sarai tu con

la tua voce, amica mia

eterica, e io sarò vicino

a te e ti accarezzerò

in tutte le tue parti,

e saranno palpitazioni

esaltanti di tremiti

ardenti dei nostri sensi.

Ti bacerò in ogni tuo

dove e ti aprirai ai

tuoi edonici fremiti.

 

  

Scorgerò al crepuscolo

un pianeta come scia

splendente verso il sole

che si nasconde dietro

l’orizzonte. E carezzerò,

vibrante di passione indomita,

il rigoglioso monte di

Venere, e il lascivo bisogno

susciterà i miei sensuali

e infrenabili desideri di te.

 

 

 

 

                                                           

Roberto Zaoner

(1° novembre 2023. Ultima

strofa scritta il 12/01/2024)

Informazioni generali

  • Categoria: Poesia
  • Eseguita il: 01 novembre 2023

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