“Ali di Nuvola”. Il mondo incantato di Sabrina Gatti dove la speranza è luce
C’è chi usa le parole per descrivere il mondo e chi, come Sabrina Gatti, le usa per crearne uno nuovo. La sua ultima silloge, “Ali di Nuvola’’ , non è una semplice raccolta di poesie. È, per usare una sua immagine, una collezione di “cristalli d’arcobaleno” che accendono luci inattese nel profondo di chi legge.
Il paesaggio che l’autrice evoca è un luogo sospeso, un “giardino delle stelle e del tempo per sfuggire alle “amare spine della realtà””dove i sentimenti prendono forma di fiori di luce. È lì che avviene l’incontro, delicato ma forte, tra “il primo sorriso di un’aurora di speranza e l’ultimo sospiro di un crepuscolo senza nome”. In questo spazio etereo, la poesia si fa “acquerello dell’anima”, uno strumento fatato per superare le difficoltà della vita quotidiana.
I versi si fanno incanto, perché non descrivono ma sono, cosicché le parole diventano “ali di nuvola”, e si fanno essenza pura dell’emozione. Come “un soffio di vento” che incide di “polvere di luna” le acque di un lago segreto, i suoi versi sono gentili ma incisivi, capaci di segnare l’anima con una quiete che non è rassegnazione, ma “pace che risplende nel cuore della notte più dolce”.
Il viaggio poetico culmina in un’immagine fortemente evocativa il “Lago del Sempre”. È qui, in una danza di stelle senza fine, che si compie l’abbraccio d’armonia infinita tra la Luna e il Sole. La metafora della raccolta è chiara, che conduce nella “Terra dell’Eterna Primavera” un giardino interiore, un rifugio dell’anima dove la speranza smette di essere un’illusione e diventa “vita, energia, l’essenza stessa della luce”.
Nel gelo d’un mondo che corre senza vedere, “Ali di Nuvola” va dritto allo spirito, disegnando un idillio di pace, uno spazio di quieta serenità. Un invito a credere che, da qualche parte, esista ancora un “momento perfetto, rapito all’eternità del tempo”.
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto