Tatto-o

Mista materica, Tavola legno mdf, già incorniciato (cornice in leg, 2025

Titolo: Tatto-oAutore: Massimo Rivalta. Aprile 2025. Tecnica mista. Calce idrata, marmo, resina acrilica, vernice acrilica, resina epossidica, smalto per ceramica. Opera su tavola/legno mdf + cornice Appendere con tassello a muro. Dimensioni 100 x 100 cm.Instagram @rivalta.massimoTATTO-OL'opera si presenta come una finestra oscura, una tavola di legno profondamente satura di un nero intenso e materico. La superficie non è liscia, ma vibrante, profonda, tattile, quasi si può percepire la storia del gesto artistico. Su questo sfondo abissale emergono con forza due imponenti impronte digitali, realizzate con pigmento metallico per ceramica; la loro peculiarità risiede nella qualità cangiante e riflettente del colore. A seconda dell'incidenza della luce e del punto di vista dell'osservatore, le creste ed i solchi papillari vibrano di sfumature diverse, passando da un delicato verde acquamarina a sottili iridescenze metalliche. Questa mutevolezza cromatica conferisce alle impronte una sensazione di dinamismo e vitalità, come se fossero in continuo movimento o intrinsecamente luminose.La resina epossidica gioca un ruolo cruciale, ingloba le impronte, creando una superficie liscia e lucida che amplifica la brillantezza dei pigmenti cangianti. La resina non è solo un sigillante, ma un elemento che aggiunge ulteriore profondità visiva, riflettendo la luce e creando giochi di trasparenze che esaltano i dettagli delle impronte.L'impronta digitale, simbolo universale di unicità ed identità, viene qui elevata a protagonista. La sua dimensione amplificata la trasforma da segno distintivo individuale ad archetipo, un'eco della singolarità dell'esistenza immersa nell'oscurità del non essere. Il colore, con le sue sfumature mutevoli, suggerisce fluidità, cambiamento e forse una connessione con la natura o con stati emotivi in continua evoluzione.L'utilizzo della resina, con la sua finitura lucida e quasi liquida, contrasta con la matericità dello sfondo nero, creando una tensione visiva interessante.L'opera nel suo complesso invita a una riflessione sull'identità, sulla traccia che ognuno lascia nel mondo e sulla sua intrinseca mutevolezza. L'impronta digitale, solitamente associata all'effimero con-tatto, qui diviene un'immagine potente e duratura, quasi un fossile luminoso, un tatuaggio impresso nell'oscurità del tempo.

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