Eclissi del sapere

polimaterico, Tela, 2008

Eclissi del sapere” è un’opera che sembra raccontare una tensione interiore tra la ricerca della conoscenza e la sua perdita o oscuramento. I segni, intrecciati e dinamici, richiamano una rete neurale in fermento, un pensiero che si aggroviglia, si moltiplica, ma che a un certo punto sembra oscurarsi — come suggerisce la sfera centrale, simile a un sole coperto.
La materia pittorica, stratificata e ricca, dà corpo a questa fatica del pensiero, come se il sapere fosse qualcosa da conquistare lottando contro l’oblio, l’ambiguità, il caos. È un’opera che può essere letta come una metafora del nostro tempo: iperstimolato, informato, eppure confuso.
Eclissi del sapere” trasmette un senso di tensione e smarrimento, come se la conoscenza, pur presente, fosse oscurata o sfuggente. I tratti intrecciati e i colori intensi evocano caos mentale, passione e una ricerca interiore sofferta. È un’opera che parla della difficoltà di orientarsi nel pensiero e nel tempo, lasciando nello spettatore una sensazione di lotta tra luce e oscurità, tra comprensione e perdita.
L'opera è nata in un periodo dove l'artista era immersa in percorso di studio,
 si percepisce chiaramente: l’opera riflette quella fase intensa, quasi convulsa, in cui lo studio non è solo apprendimento, ma anche confusione, sovraccarico e trasformazione interiore. Il titolo “Eclissi del sapere” suggerisce proprio il momento in cui la mente è piena, ma la chiarezza si oscura. È un lavoro autentico, che racconta una ricerca profonda, non priva di fatica.

Il colore dominante, tra rossi e ocra, rafforza il senso di urgenza e passione. L’eclissi, qui, non è solo oscurità: è un invito a guardare meglio ciò che resta in ombra.

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