LA CRITICA

PITTURA. Spazio-materia, occhielli con rondelle / inserti metallici.

Una ricerca centrata nel continuo alternarsi di comunicazione per occultare, traducibile in "occultamento per comunicare". I colori sono luce ed ombra lungo un percorso artistico personale che giunge sino alle ultime opere create: una ricerca di spazio e materia, dove si trovano tre semplici occhielli metallici con rondelle, inseriti non a caso nella struttura. Presenza-assenza, limiti tangibili del nostro spazio temporale. Interessante notare come l'uso di un unico filo di ferro agganciato ai tre occhielli diventi forma dinamica, segno in espansione dove la temporalità appare più evidente. Laddove l'artista è sregolatezza, la semplicità può diventare estrema, a tal punto da sembrare un elementare - benché originale - esercizio di stile a cui, in ogni caso, rivolgiamo la nostra attenzione e ammirazione.


GRAFICA. Immagine onirica, Parigi.

L'esigenza di un "segno" come identificazione artistica, lo conduce ad una ricerca quasi ossessiva di una sua immagine onirica, ricercando poi una forma grafica per riprodurla all'infinito: figure definite con uno schizzo grezzo, segni impetuosi, dettagli trascurati a favore di un'intensità complessiva. Bianco e nero (i non colori che interpretano la divergenza dei contrari) si identificano allora nei binomi luce-tenebra, materia-spirito, percezione del bello e del brutto, vita e morte. L'uso dell'inchiostro cinese, del nero di pesca e del nero moderno, lavorati con tecniche appropriate, sono sapientemente utilizzate per la realizzazione dello scopo. Queste tonalità oscure - da molti secoli sperimentate da artisti, illustratori e stampatori - sono molto versatili e consentono una varietà illimitata di forme espressive.