Un tocco leggero
Un tocco leggero e la mano,con gesto veloce ricopre la lastra che nasconde ed esalta delicate forme,ora di fiori,ora di foglie talvolta di esili steli.
E all’improvviso traspare da questi sottili veli un ombra di pensiero e nostalgici ricordi anzi,dell’evanescente sfumatura dell’aeriforme materia ,atomizzata,affiora un’associazione metaforica per indicare i tanti pensieri che si tramutano in un unico messaggio.
E intanto la fantasia ed il chiarore di certi scherzi di colore si sommano senza indugi alla scoperta di un etereo e velato autofenismo sognante,fantastico e silenzioso.
Aristide è dunque un pensatore!
E lo scopriamo componendo gli infiniti piani cromatici presenti all’interno di una realtà fatta di immagini mai vissute,forse solo spera di vivere.
Così il quadro ci cattura e ci trascina all’interno d’un intrecciata foresta di cose e orizzonti fino a rapirti in un mondo tutto suo,costruito con la paziente tessitura di una trama legata a doppio filo con “la religione della vita” dove non c’è scoraggiato abbandono per il disastro ambientale né resa alla furia devastante del progresso:slanci al di là delle nuvole che sono grida di denuncia.
All’artista silenzioso ed eloquente,l’augurio del successo affinché i suoi messaggi vengano recepiti e condivisi da un sempre più numeroso pubblico di estimatori della sua pittura.
Mario Avellino [Progessore]
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