Artebalducci

pittore

autodidatta. caposcuola di una nuova corrente pittorica che si ispira alle tracce di piegatura della Sacra Sindone, tecnica definita "SINDONISMO"
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Nato a Bari il 1960) trasferitosi con la famiglia a Torino nel 1966 dall’età di 10 anni rimane affascinato nel vedere suo padre artista dipingere nel suo studio. Attratto dal fascino dei colori ad olio , dalle tele , dai pennelli, Roberto prova, dietro insegnamenti di mescolanze di colore , prospettive, a realizzare per diletto come per gioco, un suo quadretto ,
Risultò una realizzazione “quasi” sufficiente, ricordo la frase che mi disse mio padre dopo la mia prima realizzazione pittorica, mi disse “( roberto ricordati queste parole perché saranno la base per il tuo percorso artistico , sono fondamentali, il colore puro, la prospettiva e soprattutto , la luce e le ombre per far si che il quadro non risulti “piatto”. Questi consigli Roberto se li porta come ricordo di suo padre, e li ripropone nei suoi lavori come fosse un ossessione. Ma tutto ciò è stato fondamentale per la sua crescita artistica. Nel passare degli anni Roberto nota , e non solo lui, un miglioramento pittorico notevole in un maturando continuo . Con la perdita del genitore , Roberto rimasto sconvolto, prova a reagire pensando ai valori artistici che ha ereditato da suo padre, impegnandosi notevolmente. dopo anni di gavetta pittorica, rimane stupito nel realizzare personaggi , marine, quasi incredulo di averlo fatto lui, dalla bellezza di realizzazione, l’intensità di colore ombre e luce come se quel dipinto lo avesse realizzato suo padre per mano di Roberto. L’intento di frequentare un accademia delle belle arti come consigliavano i professori di educazione artistica della scuola media , a Roberto non entusiasmava , il pensiero di Roberto voleva essere libero senza costrizioni didattiche artistiche che la scuola lo avrebbe sottoposto , quindi sceglie un percorso di autodidatta, ama osservare, e per tale motivo Roberto acquisisce una notevole personalità creativa di realizzazione,fino a stabilire una sua unica forma espressiva, che lo contradistingue per la sua unicità di realizzazione, crea il Sindonismo ispirandosi alle tracce di piegatura della Sacra Sindone .

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Per Roberto Balducci la pittura è la voce dell’anima. Dotato di un temperamento forte e deciso, il valente artista contemporaneo predilige dipingere al di fuori degli schemi precostituiti, lasciandosi guidare da quell’impetuosa gestualità creativa che gli scorre nelle vene. I sui dipinti colpiscono istantaneamente per quel magico “taglio figurale” che pone il suo operato al di fuori del tempo. Donde, la sua fantasia squisitamente “mediterranea” gli permette di raccontare il suo universo interiore costellato di luci e di libertà. Ed è così che le spumeggianti marine dall’onda irruente che s’infrange sullo scoglio bruno, il paesaggio realista filtrato dal vero, le immagini audaci stagliate nel movimento dinamico, squarciano il buio, per farci rivisitare il sapore della vita. Il tutto caratterizzato da svettanti scansioni che “tracciando” l’assunto con acute verticalizzazioni, conferiscono al dettato, un senso di accesa significazione iconografica. Perché Roberto Balducci, fortemente innamorato delle Belle Arti, sa mirare direttamente e cogliere l’essenza di ogni raffigurazione. Fortissimi rossi, teneri violetti, puri azzurri cobalto ed ancora verdi smeraldo, terre di Siena, gialli cadmio, distribuiti con pennellate rapide e sicure, liberano un’atmosfera privilegiata del punto particolare, che affonda le proprie radici sul passato, collegandosi al quotidiano, per poi sciabolare emozioni intimistiche proiettate nel futuro. Donde gestualità, tensione estetica e soprattutto estro, convivono all’unisono allo stato puro. E in tale direttrice, riconosciamo colui che in arte, come nella vita, obbedendo al richiamo mnemonico della propria esistenza, sprigiona un’energia assolvitrice di rara intensità. E in questo nuovo millennio, falcidiato dal dilagante vuoto di ideali, Roberto Balducci ci ricorda ancora, che albe e tramonti, panoramiche naturalistiche incontaminate, destini esistenziali e silenti riflessioni, circondano il nostro quotidiano, lasciandoci ancora respirare quell’anelito di speranza, capace di farci sognare. Così la pittura si muta in sinfonia, così lo sguardo si perde nell’infinito, e Roberto Balducci sorride, consapevole che la sua è una missione esploratrice che non conosce confini.
Aldo Albani critico d'arte--------------------------------------------------------------------------------------
Roberto Balducci, figlio d’arte, è stato indicato dai critici come esaltante promessa italiana. Dai suoi esordi, che lo vedevano affiancato al neorealismo, Roberto ha affrontato un percorso pittorico che lo ha portato a trovare una personale forma di espressione basata sull’uso energico e istintivo della spatola. La sua pittura è emozione, i suoi colori sono forme di comunicazione, le sue tele, apparentemente caotiche, lasciano trasparire ad uno sguardo più attento luoghi e personaggi che nulla lasciano al caso. Tutto è calibrato, tutto è equilibrio. Ma la particolarità della pittura di Balducci risiede nella matericità che esce dalla tela: il colore sovrapposto invoglia lo spettatore ad accarezzare il dipinto per comprendere un gioco di forme e spessori che l’occhio umano percepisce in modo ingannevole.
Angela Soncin

Formazione

Io sono figlio d’arte, e inizio a dipingere negli anni 70 invogliato e stimolato dal mio "maestro" Franco Balducci “genitore e pittore” .
Sono sostanzialmente autodidatta, ed inizio a dipingere pittura figurativa , copiando da fotografie scorci di paese, marine, montagne,
e realizzando di fantasia animali preistorici .
Nel 1988, frequentando altri artisti , miglioro notevolmente la mia pittura, grazie alla attenta osservazione nel vedere
realizzare le opere da altri colleghi pittori, riesco così ad affinare la mia tecnica pittorica, facendo un notevole salto di qualità.
Questo, il giudizio di chi ha visto le opere che ho realizzato in quel periodo.
Dal 1989, con la nascita di mio figlio Stefano, abbandono per 3 anni la pittura per dedicarmi alla famiglia.
Nel 1992, il richiamo dell'Arte è troppo forte, e così riprendo a dipingere.
Cercavo di trovare un modo originale di esprimermi, per non essere "uguale" agli altri Artisti.
Io, sono sempre stato affascinato dal “Passato “, e dopo anni di ricerche in un maturando continuo a
livello pittorico, nell’anno 1994 noto la Sacra Sindone....ed è come una intuizione: collego l’immagine dell’uomo impresso sul telo,
alla chiave di lettura per raffigurare il tempo.
Le tracce che si notano sul Sacro telo , le riporto nei miei dipinti con linee verticali molteplici, ed in alcune parti della tela si notano anche linee in dissolvenza, come piegature che “parlano”di un passato , testimoniando un passaggio del tempo che, raffigura un esistenza che c’ era ...., ed è presente oggi , e sarà presente anche in futuro.
Quindi il mio modo di esprimermi artisticamente ,vuole essere un messaggio di lettura in riferimento all’uomo impresso
sul Sacro telo, che genera ammirazione per una esistenza passata , presente oggi, e fruibile anche in futuro.

Tematiche

Seguire con passione un percorso artistico nel raffigurare in chiave moderna il passato, il presente e il futuro, cercando di suscitare emozioni a chi osserva una mia opera.
Il mio percorso professionale iniziato con il Sindonismo , non è associato ad un credo religioso, ma semplicemente associare la Sacra Sindone come chiave di lettura per testimoniare un tempo passato è presente nei nostri giorni, le tracce che si notano sul telo sono un riferimento che io riporto in molteplici accostamenti verticali di colore in dissolvenza, per scaturirne in quello che raffiguro sulla tela , una esistenza che è stata presente nel passato, presente ancora oggi, sicuramente presente in futuro. Quindi il mio modo di esprimermi artisticamente nel collocare soggetti storici, chiese, cattedrali , vicoli ed altro ,vuole essere un messaggio di lettura come riferimento all’uomo impresso nel telo Sacro che genera ammirazione per una esistenza passata , presente oggi,e presente anche in futuro.

Tecniche

LA TECNICA MISTA AD AFFRESCO
Osservando da vicino le opere, possiamo notare una lavorazione particolare che l'artista ha introdotto nelle sue tele, esso è un intonaco che si utilizza per i restauri di cattedrali, e luoghi particolari, ha una durata illimitata nel tempo ed è molto elastica, non screpola, non fa muffe, non ingiallisce nel tempo.

Quotazione

la valutazione di un opera di Balducci viene corrisposta in base al coefficente dato da gallerie d'arte, attualmente il coefficente di Balducci è corrisposto in (0,6)

Premi

Con questa tecnica dal 1995 ad oggi , Balducci ha conseguito innumerevoli premi , riconoscimenti dalla critica , ha esposto in collettive e personali in italia ed all’estero vedi: (stand arte contemporanea Palazzo Nervi a Torino 1998) – (opera donata alla pinacoteca italiana ad Hong Kong 2003 ) - ( new york 2001 presso javits Convention Center stand 1235 fiera internazionale d’arte contemporanea in collaborazione con la galleria d’arte Alba di Ferrara) , (Parigi 2008 galleria Arsinoè) riscontrando un notevole successo. Le sue opere sono esposte in enti pubblici e in collezioni private.
Enciclopedia arte italiana per il mondo vol. 16 .


Riprese televisive con Andrea Diprè critico d’arte , su canale italia , sky, 2007 - 2010
pubblicazione della quotazione su catalogo delle quotazioni 2010 – 2011 pagina 21, casa editrice Alba
collettiva alla Visual Gallery Menaggio Como 2008.
Colletitiva alla manifestazione per il 5° anniversario dell’attentato di Nassiriya con tema “il Carabiniere nelle missioni di pace” educatorio della provvidenza zona Crocetta Torino anno 12 novembre 2008
(opera donata ai famigliari dell’arma dei carabinieri)
Pubblicazione nella rivista d’arte “Boè” anno 6 n°4 pag.50 luglio – agosto 2009.
quotazioni su varie riviste “Italia Arte” anno 6 n° 3 (53) marzo 2010 pagina borsa arte contemporanea
pubblicazione Arte Mondatori pag 215 gennaio 2005 numero 377 ( pubblicazione di un opera.)
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2011 ultimamente collabora con contratto, con la galleria Orler Marcon (Ve) e con artetivu laboratorio di Emanuela Orler. opere e quotazioni in vendita visitando il sito www.artetivulab.com

Bibliografia

Roberto Balducci figlio d’arte inizia a dipingere negli anni 70 additato dal suo maestro Franco Balducci “genitore e pittore” Roberto artista autodidatta inizia a dipingere pittura figurativa , copiando da fotografie scorci di paese, marine, montagne, e realizzando di fantasia animali preistorici ecc. nel 1988 frequentando altri artisti , roberto migliora notevolmente la sua pittura osservando, soffermandosi, nel vedere dipingere suoi colleghi pittori più esperti di lui,. nel 1989 con la nascita di suo figlio abbandona saltuariamente per 3 anni la pittura per dedicarsi al figlio, nel 1992 riprende a dipingere ,ma voleva trovare un modo originale di esprimersi per non essere uguale agli altri artisti, balducci affascinato dal “tempo “, dopo anni di ricerche in un maturando continuo a livello pittorico, nell’anno 1994 balducci nota la Sacra Sindone,e come una intuizione collega l’immagine dell’uomo impresso sul telo ,la chiave di lettura per raffigurare il tempo,in particolare di un qualcosa che ha lasciato nel passato una testimonianza di esistenza,ma presente ancora oggi, le tracce che si notano sul telo sacro , balducci le riporta nei suoi dipinti con linee verticali molteplici ed in alcune parti della tela si notano linee in dissolvenza, come piegature della tela che “parlano”di un passato ,testimoniando un passaggio del tempo che, raffigura un esistenza che c’ era in passato, è presente oggi , e sarà presente anche in futuro. . Quindi il modo di esprimersi di balducci artisticamente ,vuole essere un messaggio di lettura in riferimento “ all’uomo” impresso nel telo Sacro che genera ammirazione per una esistenza passata , presente oggi,e fruibile anche in futuro.