Gillessen

pittore

Nasce a Dusseldorf nel 1952

Trascorre la sua infanzia in Svizzera e successivamente a Rapallo, dove le sue impressioni sul mare danno l’ avvio ad una sua formazione artistica adoperantesi nella tecnica dell’olio, siamo nel 1959.

Trascorre altro tempo formativo a Napoli e Genova dove frequenta la scuola Germanica.

Nel 1963 ritorna in Germania a Monaco di Baviera per continuare i suoi studi umanistici.


Nel 1966 si accosta per la prima volta nel mondo dell’ arte , a Roma , dove fra studi di pratica pittorica perseguiti autodidatticamente in atelier d’ Arte e Musei e corsi di restauro, arricchisce in modo determinante il suo oramai estesissimo bagaglio culturale e tecnico.

Vive al centro della Capitale per cinque anni e si trasferisce dopo averla conosciuta nel ’69 a Spoleto, e quindi a TREVI.

Ove vive e lavora attualmente.

Membro della Società Dantesca Germanica.


Tematiche

Fortes Fortuna adiuvat.

Questa massima latina si addice perfettamente al temperamento di questo artista che,definendo se stesso un solitario, dedica tutto il suo tempo all’Arte e a problemi quasi più grandi di lui.

I suoi disegni palpitanti.

E’ evidente che l’artista si propone di raggiungere un meta assolutamente spirituale.
Nelle sue opere traspare tutta quella angoscia e tutta quella problematica che caratterizza la nostra epoca.

Si riaggancia alla tradizione grafica degli incisori tedeschi del sedicesimo secolo, tra cui il Dürer.

Nella tecnica minuta appare la sottigliezza dell'esecuzione dove l’emotività lascia il posto al razionalismo e l’infinito dissidio tra il dubbio e la chiarezza e la lotta tra materia e antimateria, che fanno parte delle passioni dell’umanità intera, appaiono come obiettivo finale.

Tutta l’opera di Gillessen è pervasa da sentimenti caratteristici che si agitano nell’animo di giovani fortemente emotivi come lui, i quali aspirano a un qualcosa che deve venire cercando una meta fuori dalla realtà.

Egli ha impiegato i suoi anni per comunicarci le sue sofferenze nel suo indagare in questa realtà così atroce vedendo nel contempo stesso una speranza di risoluzione.

A cura di Gabriel Gigli -Studio MiC-aRt


Il percorso cristologico e mistico nell'opera immaginifica
del pittore e illustratore Bernhard Gillessen



Estratto documentativo e riproduttivo di sue opere grafiche e pittoriche.

Nell'arco del quarantennio che va dal 1960 al 2000 Bernhard Gillessen realizza un corollario di immagini a carattere tematico religioso sul momento compendiate nell'archivio monografico dello stesso autore preeditoriale.

Detta produzione è sottoposta dall'inizio del corrente millennio all'attenzione degli studiosi dell'arte e degli iconografi di tutto il mondo tramite la presente documentazione digitale che sarà presentata dal vivo con tecnica multimediale e su Internet nella prossima retrospettiva personale a Monaco di Baviera.

Dette tematiche religiose si intendono ripartite in rami analitici fondamentali dallo stesso autore così raggruppati

I) Cristo-Anticristo
II) Teatro Mistico
III) Disegno supremo

Il primo ramo analitico si adegua articolandosi sull'immissione delle sue "BG" innovazioni formali e compositive alla rivisitazione dei valori raggiunti da tutte le culture religiose sia di quelle riguardanti l'aspetto dei testi sacri sia di commento teologico riferente sia sulla stesura più attendibile della storiografia dell'arte e quindi seguendo gli esempi scientifici della letteratura pertinente alla traslazione del messaggio univoco religioso nel mondo musicale della letteratura e universale dell'espressività dell'arte.
Non di meno l'attenzione di BG sullo svelamento del conflitto integrato nella problematicità della religione in rapporto al sapere universale attraverso la catarsi mediata dal suo decorso vissuto.
Basti l'esempio riportato dal BG più volte del conflitto diretto tra Dio e Satana.

Il secondo ramo riguarda per carattere speculare e speculativo specificamente il passo oltre la mente o meglio la trascendenza.
Sullo stesso approfondimento religioso ed espressivo qui indicato BG riverbera mezzi extraimmaginifici, filologici, lertterari-simbolici onde esplicare sul massimo punto estatico immaginifico raggiunto la sua via mistica della rivelazione della sua visione e concezione rivelante la significazione ultima.

Il terzo grado tematico esprime per concetti trasportati su diretta mano il meditativo complessivo o meglio il totaliter aliter te deo illuminazione, progresso e infinito umano.

BG

Un approfondimento sull'illustrazione della Divina Commedia di Bernhard Gillessen
si trova in www.artstudio.it/dante/index.html