Natascia Beani

scultrice

Formazione

Istruzione:

2000-2004
Università degli studi di Pisa, Facoltà di Economia
Laurea in Economia e Commercio (Classe 28)

2007
Laurea in Arti visive ediscipline dello spettacolo (indirizzo decorazione)presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Esperienze artistiche:

2005
Pietrasanta 2005 in fieri, presso Museo dei Bozzetti 2, Pietrasanta (catalogo)

ArtInfieri, Biennale degli studenti, presso Accademia Belle Arti, Carrara

2006
A/R, mostra d’arte contemporanea, presso Chiostro di San Francesco,Sarzana (SP)

2007
Collezione artisti riuniti per Rosso Malpelo, Galleria civica di Enna, Enna (catalogo)


In fieri 2007, Biennale degli studenti, presso Accademia Belle Arti, Carrara

Colori di sera, collettiva di pittura, piazzetta Crispi, Pietrasanta (LU)

Immagina Arte, Fiera d’arte moderna e contemporanea, Reggio Emilia (catalogo)

2008
Ar[t]cevia, Inerbational Art Festival, Arcevia (AN)

2009
Femminilità negata, mostra di scultura delle artiste Aurore Pornin, Flavia Lanfredini, Francesca Casani, Natascia Beani, Daniela Spaletra. Lerici (SP).



Tematiche

Oggetto della ricerca di Natascia Beani è la propria interiorità, che lei costantemente scandaglia, nel confronto con il mondo e la realtà circostanti, senza peraltro rinunciare mai alle radici della memoria. L’individuo, in quanto tale, è tenuto a percorrere un processo di crescita che, una volta intrapreso, inevitabilmente deve portarlo ad accettare consapevolmente la propria solitudine esistenziale, nell’abbandono del ‘nido’ e nell’assunzione su di sé del senso della propria assoluta unicità. L’installazione Solvente presenta una sorta di giardino zen, in metallo e frammenti di marmo, metafora di quella porzione di sé di cui prendersi cura con il rigore di un monaco buddista, per il quale il rituale costituisce una sorta di solvente per accedere ad una maggiore centratura di sé. In AMXII – mistica femminile la donna, generatrice di vita, è tanto contenitore quanto contenuto; AMXII è l’Arcano Maggiore XII dei Tarocchi- l’appeso, che simboleggia il cambiamento: qui il passaggio della donna dall’adolescenza all’età adulta; una trasformazione che non è scandita da prove ardue da superare, come per l’uomo, ma è segnata dall’acquisizione di una simbolica e reale capacità di contenimento. Le sue radici sono contenute anche nei piccoli semi visibili nelle barre di una culla in ferro e plexiglas, nel quale è collocato il materasso di Natascia neonata – A ritroso (semi di vita). La vita ha un valore sacrale, come sacra è l’affermazione di una precisa presa di posizione nei confronti della realtà, verso la vita ed i valori assunti nel proprio lavoro, consapevolmente offerto in ‘dono’ al prossimo. In ogni opera, come nei germogli di vita, che contengono in sé i prodromi della loro evoluzione futura - Apertura originaria – Natascia fa appello alle proprie radici; nei Fagioli musicali la materia è musica, vibrazione tanto nel microcosmo quanto nel macrocosmo: gli elementi filiformi che si sviluppano dai semi, con lunghezza differente e differenti spessori, rappresentano un fraseggio musicale, nell’armonia o nella distonia delle loro forme, e si legano ancora una volta al patrimonio dei ricordi personali: le nenie, le cantilene dell’infanzia di Natascia.
Luisa Valentini