Assurfivo

scultore e pittore

La ricerca di Piaia che nel corso degli anni è andata approfondendosi in molteplici e affascinanti direzioni, lo ha spinto a tradurre i valori della pittura in termini scultorei e attraverso l’intuizione di una visione globalizzante dell’essere e dell’universo, lo ha portato alla creazione della sua ideologia artistica congiungendo il classico alla dinamicità, definita dall’artista con il termine Cladico.
Realizzate utilizzando il marmo statuario o la fusione in bronzo, queste sue opere, mantenendo come soggetto d’ispirazione la figura femminile che per lui simboleggia l’armonia ed il mistero, sono create con il volto, le mani e i piedi dove spicca l’abilità esecutiva classica di Piaia mentre il corpo, pur mantenendo la struttura del suo volume è costituito da una doppia elica che si avvita su se stessa creando una spirale, donandoci così un gioco visivo di movimento e leggerezza.
Si tratta di un lavoro innovativo molto difficile, tentato da molti ma mai realizzato, caratterizzato da uno studio preciso dei pieni e dei vuoti, giocato in un equilibrio materico perfetto, fondamentale per sostenere il modello.
Dopo molti studi, bozzetti, disegni e olii su tela con i corpi delineati a spirale, ( uno di questi olii: Daria in Cladico, è stato presentato alla Biennale di Venezia pad. Italia nel 2011 dove ha riscosso pareri molto favorevoli), l’artista con questa opera, cerca di superare l’originario pensiero di dualismo tra anima e corpo attraverso un’interpretazione d’insieme che unisce la realtà al mistero, la materia alla sua essenza, non a caso la forma a spirale, simbolo di vita ed energia, ricorda il Dna che, come emblema ancestrale del nostro essere delinea il nesso con l’universo e della vita stessa, colta in pieno dalla raffinata sensibilità artistica di Roberto Piaia.

Formazione

NASCE COME RITRATTISTA, SIA IN PITTURA SIA NELLA SCULTURA.

Formazione Pittorica:
I suoi talenti artistici sono emersi fin dalla più giovane età. Nonostante abbia frequentato privatamente parecchi corsi, trovano il loro canale espressivo grazie alla sua scelta autodidatta. Allievo del maestro Guerra, Pio X negli anni intorno al 1987, in più, segue la scuola Caravaggio a Firenze, negli anni intorno al ‘90. Inoltre, frequenta scuole di restauro c/o l’Abbazia di Praglia e alla Cappella degli Scrovegni di Padova ‘95/98. È di tale periodo dunque, l’esperienza teorica e pratica dell’uso dei colori antichi che lo porta a divenire maestro del colore. Come risultato di questo, crea un suo personalissimo stile nella pittura:

L’Assurfivo

È un originale vortice di forme e colori, dove convergono senza attriti e senza soluzione di continuità: l’astrazione, il figurativo e il surrealismo.
Tutti i dipinti sono creati con la base di schizzo a matita e stesura di olio su tela. Utilizza lo spettro luminoso dei colori primari sapientemente accordati.
Esibisce, oltre a una notevole padronanza tecnica, richiami alla grande tradizione della pittura del passato, riprodotta in chiave moderna, contemporanea.

Nella sua produzione artistica si susseguono diversi periodi creativi:
Periodo Blu, con perfezionismo, iperrealismo, trasparenze, impressionismo macchiaiolo (paesaggi), figurativo, in particolare ritrattista, riesce a cogliere l’essenza espressiva delle persone sia nella tela che nel marmo o bronzo. 1975-79.
Periodo Giallo, con l’Assurfivo di cui Piaia è Caposcuola. Si pone quale innovazione nell’arte contemporanea e nuova corrente pittorica, negli anni 1999 - 2004.
Periodo Giallo - Rosso dell’Assurfivo con trasparenze e ombre, simbologie interpretative, attualmente in corso. Nelle sue opere riappaiono i riferimenti alla Scuola classica del ‘500, ripresa anche in chiave moderna ed Assurfiva.

Interessanti sono i simboli esoterici che accompagnano la firma quadricromatica di Piaia. Mai eguali, ricordano un linguaggio, indecifrabile, che racconta una storia a noi ignota, caricando le immagini di mistero.

Formazione Scultorea

Dal 2005 al 2008, segue gli insegnamenti del maestro Pardini di Padova.
n seguito, 2009/ 2012, si trasferisce a Pietrasanta, rinomata cittadina Toscana famosa per le fonderie e studi per la lavorazione dei marmi artistici. Così approfondisce la tecnica del modellare la creta e scolpire direttamente sul marmo dal maestro Nicola Stagetti. Come risultato di questo, ha ideato e modellato un’innovativa forma a Spirale nella scultura.

Tematiche

Le Sculture a Spirale
L’idea della forma a spirale nella scultura è riconosciuta e protetta dal copyright come prima a livello mondiale.

La ricerca di Piaia che nel corso degli anni è andata approfondendosi in molteplici direzioni, l’ha spinto a tradurre i valori del suo stile pittorico in termini scultorei.
Le sue opere congiungono il classico alla dinamicità, dimostrando attraverso queste, oltre alla capacità esecutiva, non tanto di voler plasmare opere nuove, quanto di crearle con novità.
È utilizzato il marmo statuario di Carrara, la resina, o la fusione di bronzo con il procedimento della cera persa,
Per quanto riguarda la realizzazione, le statue, sono create con il volto, le mani e i piedi, dove spicca l’abilità esecutiva classica di Piaia.
L’innovazione in prima mondiale consiste nella creazione del corpo. La struttura del suo volume è costituita da una doppia elica che si avvita su se stessa. L’effetto visivo è quello del pieno che attraverso una spire ne sottolinea le forme, mentre il vuoto appare all’improvviso lasciando spazio all’immaginazione.
Creazioni Ingegnose:
Si tratta di un lavoro molto difficile, tentato da molti ma mai realizzato, caratterizzato da uno studio preciso dei pieni e dei vuoti, giocato in un equilibrio materico perfetto che non abbisogna di alcun supporto.

Queste statue si avvalgono di stranezza della percezione, della prospettiva, e sembrano impossibili da realizzare nella realtà, inoltre, ci riportano alla forte componente matematica del maestro cui Piaia si è ispirato: Maurits Cornelis Escher, incisore grafico olandese 1898-1972.
Solamente una grande esperienza compositiva e una profonda conoscenza della materia, hanno permesso a Roberto Piaia, dopo anni intensi di ricerca e studio, attraverso disegni, bozzetti e olii su tela con i corpi delineati a spirale, a realizzare le sue creazioni.

Tecniche

pittura olio su tela. Scultura in bronzo con il procedimento della cera persa Scultura in marmo di Carrara

Quotazione

ASTE

Natalia Gennaio, 2007 olio su tela 150x100 cm, San Agostino-Torino
11/11/08 (stima € 15/20.000) € 13,800
Il Bivio, 2007 olio su tela 50x90 cm. Meeting Art Vercelli
21/06/08 (stima € 1,000) € 5.400
Luce misteriosa, 2008 olio su tela 100x50 cm Meeting Art Vercelli
28/06/08 (stima € 1,000) € 3,360
La culla, 2005 olio su tela 30x40 cm. Meeting Art Vercelli
28/06/08 (stima € 1,000) € 2,200
I Sette Peccati Capitali, 7 serigrafie 20x30-30x20,
12/09/2010 Vercelli Meeting Art (stima € 1.200) €.960
L’Ira, olio su tela 60x60 cm Vercelli, Meeting Art
19/09/2010 (stima € 2000) €. 3.600
Riposo in Assurfivo, 2004 olio su tela 50x70 cm. Meeting Art Vercelli
27/11/2011 (stima € 1,500) € 2,500
Sogno, 2000 olio su tela 70x50 cm. San Agostino-Torino
19/05/2015 Lotto n°418 (stima € 3.000/4.000) € 2.000

Premi

Nel 2009 è entrato ufficialmente nel Gotha dei migliori pittori d’Italia, avendo ricevuto dal Comitato Critico del Catalogo d’Arte Moderna, edito da Mondadori, la classificazione di AIC, cioè Alto Interesse Critico.
Nel 2016 il premio Free Time Award People of the Year. Conferito a Piaia come migliore artista dell’anno, dall'Ambasciata della Repubblica di Bulgaria a Roma

Bibliografia

La ricerca di Piaia che nel corso degli anni è andata approfondendosi in molteplici e affascinanti direzioni, lo ha spinto a tradurre i valori della pittura in termini scultorei e attraverso l’intuizione di una visione globalizzante dell’essere e dell’universo, lo ha portato alla creazione della sua ideologia artistica congiungendo il classico alla dinamicità, definita dall’artista con il termine Cladico.
Realizzate utilizzando il marmo statuario o la fusione in bronzo, queste sue opere, mantenendo come soggetto d’ispirazione la figura femminile che per lui simboleggia l’armonia ed il mistero, sono create con il volto, le mani e i piedi dove spicca l’abilità esecutiva classica di Piaia mentre il corpo, pur mantenendo la struttura del suo volume è costituito da una doppia elica che si avvita su se stessa creando una spirale, donandoci così un gioco visivo di movimento e leggerezza.
Si tratta di un lavoro innovativo molto difficile, tentato da molti ma mai realizzato, caratterizzato da uno studio preciso dei pieni e dei vuoti, giocato in un equilibrio materico perfetto, fondamentale per sostenere il modello.
Dopo molti studi, bozzetti, disegni e olii su tela con i corpi delineati a spirale, ( uno di questi olii: Daria in Cladico, è stato presentato alla Biennale di Venezia pad. Italia nel 2011 dove ha riscosso pareri molto favorevoli), l’artista con questa opera, cerca di superare l’originario pensiero di dualismo tra anima e corpo attraverso un’interpretazione d’insieme che unisce la realtà al mistero, la materia alla sua essenza, non a caso la forma a spirale, simbolo di vita ed energia, ricorda il Dna che, come emblema ancestrale del nostro essere delinea il nesso con l’universo e della vita stessa, colta in pieno dalla raffinata sensibilità artistica di Roberto Piaia.