Simon Ostan Simone

pittore

Formazione

Da sempre interessato alla comunicazione, Simon Ostan Simone orienta la sua formazione alla grafica pubblicitaria, attività che esercita e che segue la sua crescita d’artista lasciandogli, come eredità, una certa attenzione per l’immediatezza e la leggibilità dell’immagine, unita ad un sottile studio dell’effetto finalizzato alla chiarezza ostensiva del messaggio. Video, performance, dj editing, fotografie sono ca­ratterizzate dalla ricerca di un linguaggio «manifesto» e al tempo stesso «personale» che si basa sulla riprogrammazione degli usi e costumi tradizionali.
L’operare come “Artista comunicatore”, l’ha portato a sviluppare diversi progetti artistici tra cui: Anime, Progetto T-neo, Whithout land in collaborazione con diversi enti e istituzioni, ha partecipato inoltre all’ottava biennale di Berlino nel 2014 e alla 15a Biennale d’architettura di Venezia nel 2016.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private a Marrakech, Tolosa, Shanghai, Roma, Milano, Torino, Venezia, Udine, Brugges.

Tematiche

S.O.S. Su attualità e ragione.

Mi servo dell'acronimo SOS in funzione dell'uso più accreditato e cioè quale segnale di soccorso per venire incontro alla ragione oramai persa nel dimenticatoio dell'attualità. Ma pure quale sinonimo artisti di Simon Ostan Simone giovane pubblicitario e D.J fuori sala con amici e praticante artista nel tempo esistenziale che spende fra lavoro e vita-
Il suo operare artisti usa tutti i trucchi della pubblicità d'immagine e quindi foto di modelli esistenti o che fotografa lui stesso, così come la costruzione di D.J set che anima con le sue foto trasformate da Elementi posticci appiccicati come post it, ma caterifrangenti che sotto l'effetto delle luci stroboscopiche cangiano i colori trasformando le figure in altro da se e spesso ricreando le iconografie delle immagini patinate delle modelle di moda.
Questa modalità del suo operare è sintomatica dei tempi correnti in quanto segue l'onda della post produzione teorizzata da Nicolas Bourriaud. “Non si tratta più di elaborare una forma sulla base di materiale grezzo, ma di lavorare con oggetti che sono già in circolazione sul mercato culturale, vale a dire, oggetti già informati da altri oggetti- Le nozioni di originalità (essere all'origine di) e di creazione ( creare qualcosa dal nulla) svaniscono lentamente nel nuovo panorama culturale....”, E sin qui tutto sarebbe semplice, giustificabile e comprensibile. Oggi un giovane non ha più bisogno di concepire l'arte come un atto di mutamento di una cifra che gli viene da una memoria del passato. E cioè non ha più il compito (condizionante) di tenere presente il passato quale frutto amaro da ingerire per poter sviluppare il suo futuro. Il presente di oggi, così il passato, corrono oramai su un nastro di Moebius, e per tutto l'uno è il rovescio dell'altro e l'altro è il futuro del passato. Pertanto il rifare le cose non sottostà più ad un giudizio deprecabile, bensì è considerato o è da considerarsi al meglio quale atto di partenza da un punto. E' da vedere la strada che egli ci propone e dove andrà a parare per capire la parabola del suo percorso. Il suo di contesto. Si deve dire che la memoria semmai è un freno alla possibilità di andare avanti nell'arte. Di fatti la supremazia delle arti attuali è soprattutto americana appunto perché non hanno avuto la civiltà greco romana con cui confrontarsi. E questa lotta col passato li esime dal confronto, semmai si farà sarà un confronto alla pari più nutrito dalla passione e volontà di conoscenza. Non è un passato formativo. Il che vale a dire che per fare chimica o brevetti sulle medicine non devo prima imparare a fare la penicillina o il vaccino di Sabin. No, partirò dalle loro premesse e scoperte per andare oltre. Ecco un metodo per superare il passato senza doverlo esprimere e così è per la gioventù di oggi che si immette nel mondo dell'arte.
La volontà di contarsi e di esserci questa si vale e gli strumenti da usare sono tutti quelli presenti nella società dei consumi e non. Non devo reinventarli, ma solo usarli per ricreare, riplasmare il mio mondo. Anzi ragionando per assurdo , e qui la ragione riprende il suo ruolo sull'attualità, debbo dire che proprio la mancanza di memoria aiuta questi giovani a proseguire nella via dell'arte assumendo con sfrontatezza i temi della fotografia, della pittura e della musica come elementi tutti condivisibili e alla pari dentro il mainstream dell'arte. Questo prevede una estetica dell'educazione nel senso che per tramite della dislocazione del testo, passa una volontà educativa falsata dall'autore, ma tesa all'insegnamento ironico dell'uso dell'arte nell'ambito della vita e dei comportamenti pratici per una migliore condizione della vita stessa e per l'abbellimento della propria esistenza.
Così SOS riprende la pittura che fa con la fotografia e poi dopo averla stampata ci appicca un post it dove nelle lingue parlate dal mondo vi scrive “quadro buono per la sala da pranzo”. Oppure “buono per la cucina”,o ancora “Buono per il tinello” e così via. Indicando così la zona di pertinenza logistica all'interno della casa irridendo alla serietà di chi acquisisce per collezionare questa o quell'opera dandole un'aura dovuta più al valore mercantile dell'opera stessa che ad un'aura derivategli ( all'opera) dallo sforzo culturale compiuto in essa. Molte opere di grandi artisti o meglio di quelli più celebri per loro stessa ammissione non significano nulla se non quel che si vede, perché allora dovrebbe valere meno l'opera di un giovane che rinuncia alla costruzione concettuale dei rimandi per indicarci direttamente questa o quella opera come “ buone per il bagno”?!
Credo che SOS abbia ironia e volontà di potenza tali da voler rimanere nel campo dell'arte dove vi stanno cialtroni e mangiatori di fuoco che passano per sciamani dal fuoco sacro, Così credo sia in buona compagnia per questo gli diamo il benvenuto.

Boris Brollo

Tecniche

Tutte le tecniche pittoriche comprese performance, video.

Bibliografia

Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private a Marrakech, Tolosa, Shanghai, Roma, Milano, Torino, Venezia, Udine, Brugges.