Loris Lorenzini

fotografo artistico

io, sono io . .... ......... non la mia faccia, il mio corpo, ne la mia anima (non ho un'anima), o il mio nome.
Quelle sono tutte sovrastrutture... io, sono io.

Formazione

Sono stato allievo di Luigi Veronesi, Nino Migliori, Salvatore Fazia, Domenico Franceschi, Sergio Zen, Uberto Rotondo, Elio Rossato, Michelangelo Cavattoni e Adriano Zarantonello.
Ho Lavorato in vari studi fotografici. Ho studiato fotografia, tenuto corsi fotografici ed ho insegnato fotografia al Liceo Artistico.

Tematiche

Il Tempo

Tecniche

La tecnica di realizzazione delle Tempografie è segreta e fino ad ora nessuno è riuscito a scoprirla.

Credo che assolutamente nessuna altra tecnica possieda una gamma di sfumature altrettanto estesa, sfruttando finalmente al massimo le possibilità di questo mezzo.

Se sei interessato ad avere altre informazioni.. .o vuoi dirmi qualcosa, lasciami un messaggio quì: posta ...non esitare a contattarmi, riceverai risposta.

Quotazione

https://youtu.be/RuNXUvBdyA0

Premi

vari.

Bibliografia

Sono nato nella Rio...
Si, intendo praticamente dentro la Rio. Poco sotto Marana... La montagna sacra meravigliosamente bella. Anzi quando immaginate una montagna, Marana è "La Montagna" per antonomasia.
La Rio è un torrente che scende appunto da Marana, fatto di grossi ciottoli: bianchi sedimentari, neri vulcanici ed acqua. Scorre a pochi metri dalla mia casa, dove ho vissuto
l' infanzia.
Nella Rio, per attraversarla o percorrerla, si saltava sui sassi imparando presto, al solo guardarli, di quali fidarsi e di quali no... quelli coperti da muschio e alghe, scivolosi,
che ti avrebbero fatto cadere in acqua, e quelli stabili, che non facevano "da altalena" e su cui poter saltare per poi saltare su altri ancora... come una strada fatta di
sassi... nell'acqua.
Nella Rio si giocava, si pescava (mai con la canna), si stava con gli amici a chiacchierare. Si viveva e si cresceva.
Ho pensato, per tanti anni, che tutti noi fossimo cresciuti in posti come la Rio e solo molto dopo ho scoperto che così non è.
Nella Rio ho rischiato di morire... come la volta in cui, dopo un forte temporale in montagna, una improvvisa ed incredibile piena ci ha sorpresi, in tre, dentro alla Rio.
Stavamo tranquillamente giocando quando abbiamo visto arrivare dei rigagnoli di acqua sporca di terra che "spingevano" a valle alcuni barattoli di plastica vuoti.
Perplessi di quello strano fenomeno ci siamo girati verso il monte per vedere cosa lo provocava. Terrorizzati abbiamo visto un'onda, per noi mostruosamente alta, scendere a fortissima velocità verso di noi.
Siamo scappati precipitandoci a valle perchè risalire le sponde era impossibile.
Uno di noi è stato quasi trascinato via dall'onda di fango liquido alta quanto noi bambini.
Tremanti e attoniti ci siamo fermati sulla sponda a guardare quel piccolo tzunami, da cui ci siamo salvati per un soffio.
Più grandi, emulando i grandi esploratori, si cercavano nell'ignoto le sue sorgenti che, si vagheggiava allora, nascessero con una grande cascata, che nessuno aveva mai superato e che precipitava giù da un altopiano in una profonda ed affascinante gola. Il confine della zona esplorata era insuperabile per la nostra età, ed è rimasto tale...
Fino ad adulto... quando ho voluto cercarne la sorgente... Ed ho scoperto che ... era tutto vero .
Mi è andata bene... non tutti hanno la fortuna di nascere "nella" Rio.