Tra i colori che sono stati usati in passato quali l'olio e gli acrilici, dobbiamo aggiungerne degli altri relativamente nuovi (anni Sessanta) ossia i colori digitali, generati dalla macchina. Questi ultimi hanno un grande potere affabulante, si adattano in qualsiasi luogo e su qualsiasi superficie, il committente vede il lavoro in corso d'opera prima ancora di darlo alla stampa che già di per se rappresenta un passaggio molto importante. Così si può correggere di volta in volta l'idea che prende forma concreta tra il programmatore (artista) ed il fruitore dell'opera (il committente). L'Arte del futuro prossimo venturo parlerà il linguaggio delle macchine e della AI con i colori del personal computer, dando origine a nuove tecniche artistiche e di artefatti che avranno il loro tempo per essere apprezzati. L'Avanguardia a breve scoppierà e sarà rappresentata dalle Digital furies, Furie Digitali.