Salvatore D'Imperio è un artista al limite. Casertano, fa parte di quella generazione di mezzo che è al confine tra la produzione dell'arte nel sociale dei celebrati anni settanta e la successiva new generation tecnologica. Lui è Un pittore-pittore e lo dimostra con la personale che si inaugura oggi alle 18,00 al Mac3. La cura è di Massimo Sgroi. Il titolo è più che esplicativo: "Linea di Confine". E non solo una questione anagrafica. E' proprio sentirsi sul bordo essere un "borderline" tra una scrittura che si fa pittura che si fa astrazione e una passione per la materia che lo porta a dare spessore ad ogni intervento di colore, a dare concretezza. Sul tema fornisce altre letture lo stesso Salvatore D'Imperio: "Linea di confine perché l'artista si muove tra il razionale e l'irrazionale". La seconda interpretazione: "La riuscita di un buon quadro è su quella impercettibile linea di confine" Il "Cum Finis" , indica l'avere in comune il limite. Enzo Battarra
Di Archivio Salvatore D'imperio (1963)
Restaurato dall'Autore nel 2022. In buone condizioni e finemente incorniciato.
La mia terra, la Campania, è una terra ricca di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, ed in questa terra sono nato anch'io, vivo anch'io, insomma, respiro quest'aria tutta Mediterranea, che mi fa nascere dentro un grosso desiderio di comunicare. Studiando Semeiotica elementare : i segni di sabbia ( quella del Volturno ) e le campiture tra il bianco luce e l'ocra terra rossa, si fanno eclissi. E' un oscuramento, una copertura un fenomeno ma anche un abbandonare. La mia terra si eclissa per una guerra, una carestia, una epidemia..( ) per rinascere più forte di prima. "il sole ci riscalderà di nuovo" ! questo è il mio pensiero, e questo forse pensavano i dinosauri ancora prima degli uomini primitivi durante una eclisse.
" lasciatevi ispirare "