Scargi

pittrice

Formazione

- Autodidatta.
- “ WORKSHOP PER CURATORI ED ORGANIZZATORI DI MOSTRE ED EVENTI ARTISTICI” Museo Orfeo Bologna.
-"ATTESTATO A DI ESPERIENZA ARTISTICA DELLA LAVORAZIONE DELLA CERAMICA presso “l’Atelier sul Mare” di Antonio Presti,
Tusa (2015).

Tematiche

DONNE URLA SILENTI.
E' costituito da una tematica realizzata con tecnica pittorica di tipo materico-figurativo, dove compare un nudo femminile che mostra una certa sensualità ma, in effetti, è una pittura di denuncia. Essendo stata l’artista stessa vittima di violenze, attraverso la sua pittura denuncia lo stato della donna che, ancor oggi ovunque nel mondo, non ha raggiunto conoscenze, autonomia, coscienza, libertà,… e subisce discriminazioni, soprusi, violenze che a volte sfociano nel femminicidio. L’artista, attraverso la sua pittura cerca di esortare le donne a difendersi, a superare la paura ed a reagire: infatti è convinta che, anche quando non sono gli altri a mancare di rispetto e ad imporre delle rinunce, sia la donna che, a causa di scarsa autostima rinuncia a se stessa, si trincera dietro scuse inesistenti e rincorre, alimentandoli, rapporti, convivenze e amori che spesso si rivelano malati.

AMBIENTALE-NATURALISTICO
E' una tematica con cui rappresento in maniera concettuale o informale l’ambiente che la circonda, soprattutto quello naturale, in cui spesso trova rifugio e pace.

Tecniche

La tecnica usata dalla pittrice è di tipo polimaterica, in cui la pittrice assembla materiali da riciclo come: sabbia, vetro, carta, terre, lacci, tessuti: impastandoli con colla e colori prevalentemente acrilici. Usa altresì anche acquerelli, tempere e colori a vetro per decorazioni

Premi

1. DIPLOMA DI BENEMERENZA, AVIS Comunale DI Nicosia, 2003;
2. PALMA D’ORO Sirmine 31marzo 2000.

Bibliografia

Luigia Scardino, in arte ScarGi, nasce in Italia, vive e lavora a Nicosia in Sicilia.
Autodidatta, inizia a dipingere giovanissima, spinta da un impulso interiore che la porta ad immergersi nel colore per rappresentare la natura nella quale trascorre la sua infanzia, essendo figlia di una famiglia contadina.
La produzione artistica diScarGi si muove su due filoni:
- Il primo è costituito da una tecnica pittorica di tipo materico-figurativo, dove compare un nudo femminile che mostra una certa sensualità ma, in effetti, è una pittura di denuncia. Essendo stata l’artista stessa vittima di violenze, attraverso la sua pittura denuncia lo stato della donna che, ancor oggi ovunque nel mondo, non ha raggiunto conoscenze, autonomia, coscienza, libertà,… e subisce discriminazioni, soprusi, violenze che a volte sfociano nel femminicidio. L’artista, attraverso la sua pittura cerca di esortare le donne a difendersi, a superare la paura ed a reagire: infatti è convinta che, anche quando non sono gli altri a mancare di rispetto e ad imporre delle rinunce, sia la donna che, a causa di scarsa autostima rinuncia a se stessa, si trincera dietro scuse inesistenti e rincorre, alimentandoli, rapporti, convivenze e amori che spesso si rivelano malati.
- Il secondo è una tecnica essenzialmente polimaterica in cui la pittrice assembla vari materiali da riciclo come: sabbia, vetro, carta, terre, lacci, tessuti,… impastandoli con colla e colori prevalentemente acrilici. Tale tecnica è usata per rappresentare in maniera concettuale o informale l’ambiente che la circonda, soprattutto quello naturale, in cui spesso trova rifugio e pace.
Molti critici hanno scritto di ScarGi, puntando le loro osservazioni prevalentemente sul modo in cui l’artista usa i colori definendo: “ i suoi accostamenti coloristici sfacciati. L’artista predilige i colori caldi, anche se, nella sua pittura, li utilizza tutti, spesso sembra che sia lei a creare, inventare, colori nuovi che nascono dai suoi accostamenti molto presuntuosi.” ( S. Marseglia, Critico d’Arte, Firenze).
“ Oltre le donne, Terra, Aria, Acqua e Fuoco sono gli elementi di base presenti nell’arte di ScarGi; lei crea e le sue opere sembrano oscillare in modo precario fra improvvisazione e consapevole controllo, tra astrazione e figurativo, quasi evitando di giungere ad una razionale conclusione, tenendo lo spettatore nell’ambiguità e nella sorpresa. Ma in effetti la pittura di ScarGi razionale è! Perché L’artista rifiuta ogni banalizzazione, mantenendo una tensione costante in tutto ciò che fa. Per ScarGi la vita e l’arte sono assolutamente indivisibili, poichè porta nell’arte le sue emozioni, le sue gioie ed anche la drammaticità di alcuni aspetti della sua esistenza; nello stesso tempo l’arte per ScarGi è un mezzo di crescita personale, di conoscenza emotiva e psicologica, per capire il mondo e comunicare con esso. Quando stai con lei senti che ha nello stesso tempo la consistenza della pietra e della musica e allora capisci perché nelle sue figure lei riesce a sintetizzare quel senso di fragilità e potenza, quella forma di urgenza e di violenza. Nell’arte di ScarGi non ci sono limiti a quello che si fa perché nulla è fisso e, fortunatamente, tutto nell’universo si evolve e muta.” ( E. Santoro, Direttore “Museo Orfeo” Bologna).

L’artista ha avuto molti riconoscimenti in tutto il territorio italiano ed anche Europeo; ha fatto mostre personali ed ha partecipato a moltissime mostre collettive in tutto il territorio nazionale, toccando anche città note, come: Venezia (Biennale d’Arte Contemporanea 2017), Roma, Milano, Padova, Torino, Carrara, Bologna, Palermo, Catania, Siracusa, Ragusa… Ha esposto anche in Francia ed in Spagna…
Molti sono i Critici, i Curatori ed i Collezionisti d’Arte che investono sulla sua attività artistica, le sue opere sono state quotate anche in aste nazionali e vendute oltreoceano. E’ amica dello storico e critico d’arte A. D’amico e da anni è seguita dal mecenate Antonio Presti presidente della fondazione ” Fiumara D’Arte” con il quale ha varie collaborazioni artistiche: per lui ha realizzato delle installazioni in occasione del “Rito della Luce”.
L’arte di ScarGi è stata resa nota da numerosi, articoli le pubblicati su riviste, cataloghi e giornali nazionali; ha avuto anche spazio sulla rivista “Arte “ della Mondadori.