"Kandinskij. Metafisica dello spirituale, o della filosofia dell'immaginario. Parmenide e il misticismo logico."

La pittura di Kandinsky e la sua impostazione e definizione teorica, risulta fortemente apparentata alle idee di Parmenide. Il punto di partenza è l’esperienza delle idee e del sensibile; il mondo ricco delle invenzioni nasce da soggettivazioni di esperienza del reale. Nell’arte di Kandinskij si rivela non solo la realtà delle idee, ma vi è espressa anche la realtà indistruttibile dell’essenza dell’Essere, comprensivo di tutto il visibile e l’invisibile. In quanto necessità (dell’apparire) risulta necessità dell’Essere che si manifesta. L'arte di Kandinsky, che apparentemente è ingenua, e spaesante, è necessariamente consapevole, e lo dimostra nei suoi testi: “Dello spirituale nell’arte” e “Punto e linea nel piano”; è un’arte che vive nel mondo dell’intelletto, e ogni forma rappresentata non significa solo sé stessa, ma possiede infiniti significati e rapporti che riguardano non solo l’artista , ma anche riflessioni sul mondo reale. Retro copertina: Kandinskij e la tradizione figurativa; la sua filosofia del visibile e dell’intimo poetico; la necessità di un’arte ‘assoluta’, i sette anni a Mosca e l’apporto autorevole alla rivoluzione; Berlino e la Bauhaus; Parigi e l’astrazione biomorfa. pag.186