Andrea Sala

mosaicista contemporaneo

“Ho nascosto oltre il tempo,
traiettorie abbandonate,
i frantumi d’esistenza in abissi sconfinati,
ho cercato in ogni istante di aggrapparmi all’infinito,
liberandomi dal peso di segnali conosciuti.”

Formazione

Andrea Sala nasce nel 1986 ad Angera in provincia di Varese.
Si diploma presso la Nuova Accademia di Belle Arti “N.A.B.A.” di Milano nel corso di primo livello in “Graphic Design & Art Director”.
Al momento è iscritto alll’ Accademia di Belle Arti di Ravenna nel corso di Mosaico.
Lo studio della grafica digitale, della comunicazione e della pubblicità gli hanno permesso di esplorare il mondo del mosaico e dell’arte con uno sguardo innovativo e distinto.
Nell’estate del 2010 partecipa ad un corso estivo della durata di un mese a Damasco con l’obbiettivo di restaurare dei mosaici pavimentali romani; un esperienza dal forte impatto culturale ed emotivo che ha influenzato la ricerca aritstica legata al mosaico parte dell’artista.
Da sempre affascinato dal lato ineffabile del mondo e alla continua ricerca di simboli e archetipi che danno la possibilità di descrivere una natura che sfugge a qualsiasi definizione.
Ama esplorare il silenzio ed entrare in intimità con l’ambiente e il secolo che ci circonda fino a poter esprimere la sua reazione con l’arte tramite ciò che gli viene trasmesso.
Sue opere sono state esposte a Napoli nella mostra colletiva dal titolo “Venite, venite...” , al festival internazione di “Ravenna Mosaico” e alla mostra collettiva “Frammentamenti” a Ravenna.

Tematiche

“Il misterioso rapporto tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, tra unità e molteplice è ciò che del mosaico mi affascina maggiormente.
La sperimentazione del mosaico mi dà la possibilità di riflettere sul mio modo di sentire l’era contemporanea rapportandola continuamente al passato.
La discontinuità dell’immagine per me è il tramite per creare un rapporto tra visibile e invisibile, per poter suscitare quest’ultimo attraverso la materia.
La mia espressione musiva passa attraverso aspetti poetici e fantasiosi, che convivono con quelli più razionalie freddi grazie ad una continua ricerca materica.”
A.S.