Clara Golinelli

artista

Clara Golinelli, ottimo pretesto per inquadrare un' artista tutta particolare, partendo dal suo stesso appellativo nominale, eccezionalmente indicativo nella sua definizione padana. Traducendolo concettualmente, abbiamo "famosa, luminosa nelle golene", ovverosia luce viva nei nostri spazi una volta alluvionali, ora fecondi come la sua produzione ed il suo status d'artista. Nata a San Felice sul Panaro, quindi in quella zona del modenese che è definita "bassa, ma che bassa non è affatto, grazie alla sua presenza viva nel contesto socio-culturale emiliano, arriva alla pittura non attraverso una qualsiasi forma di educazione accademica e nemmeno con un percorso di naivetè o autodidattico, ma per una sua autentica maturazione ad un tempo spirituale e razionale che la porta ad avvicinarsi, nel 2002, alla didattica dell'artista Angiolina Grandi, “oltre che artista e’ stata anche una valida prof.ssa dell’Accademia di Bologna a sua volta allieva di Morandi” vero punto di contraddizione positivo della sua certo innata capacità comunicativa, allora ancora non espressa. La scelta della tecnica è univoca e decisa, olio su tela indirizzata totalmente sul genere figurativo, e già in questa dimensione si svela tutto il suo carattere artistico, definitivo e progressivo ad un tempo. Le sue prime opere sono rappresentazioni di nature morte, spesso celebrative degli oggetti d'uso quotidiano nella tradizione, come le padelle e le ramine della polenta, o le bambole di un'infanzia che si sta distanziando nella convenzionalità del tempo. ma che sono lo specchio di una continuità di vita sempre presente. Continuità, certo, e vera sostanza romantica, l'osservazione di Clara che è a un tempo soggettuale per la precisione del segno, della distribuzione dei colori ... insomma per l'identificazione di quanto viene rappresentato pittoricamente, e oggettuale, perché vi è, costantemente, una sua lettura partecipata e volutamente dichiarativa. Dalla natura morta, Clara passa decisamente al concettuale figurativo, affrontando soggetti particolari come manichini retro oggettivati, colti in una sorta di movimento che ne esclude la monumentalità o la freddezza statica, quindi - e questa è la sua vera anima identitaria - Clara si rivolge alla rappresentazione degli animali, siano domestici o selvatici, mai aggressivi ma prettamente rassicuranti, svelati in una compostezza sempre nuova e, perché no?, allegorica, senza patemi. Senza dichiararlo pedantescamente, Clara accetta il dettato di Ligabue che dichiarava, senza ambagi , "se un pittore non rappresenta gli animali, non è un pittore." Clara partecipa da più di un quindicennio a diverse mostre nazionali ed internazionali, ricevendone premi e riconoscimenti prestigiosi, ma la sua vera soddisfazione, come artista e come persona, è il continuo apprezzamento che il pubblico, anche il meno preparato, le dimostra.

18/02/2020
Critico d’arte Mario Bizzoccoli

Formazione

Clara Golinelli, ottimo pretesto per inquadrare un' artista tutta particolare, partendo dal suo stesso appellativo nominale, eccezionalmente indicativo nella sua definizione padana. Traducendolo concettualmente, abbiamo "famosa, luminosa nelle golene", ovverosia luce viva nei nostri spazi una volta alluvionali, ora fecondi come la sua produzione ed il suo status d'artista. Nata a San Felice sul Panaro, quindi in quella zona del modenese che è definita "bassa, ma che bassa non è affatto, grazie alla sua presenza viva nel contesto socio-culturale emiliano, arriva alla pittura non attraverso una qualsiasi forma di educazione accademica e nemmeno con un percorso di naivetè o autodidattico, ma per una sua autentica maturazione ad un tempo spirituale e razionale che la porta ad avvicinarsi, nel 2002, alla didattica dell'artista Angiolina Grandi, “oltre che artista e’ stata anche una valida prof.ssa dell’Accademia di Bologna a sua volta allieva di Morandi” vero punto di contraddizione positivo della sua certo innata capacità comunicativa, allora ancora non espressa. La scelta della tecnica è univoca e decisa, olio su tela indirizzata totalmente sul genere figurativo, e già in questa dimensione si svela tutto il suo carattere artistico, definitivo e progressivo ad un tempo. Le sue prime opere sono rappresentazioni di nature morte, spesso celebrative degli oggetti d'uso quotidiano nella tradizione, come le padelle e le ramine della polenta, o le bambole di un'infanzia che si sta distanziando nella convenzionalità del tempo. ma che sono lo specchio di una continuità di vita sempre presente. Continuità, certo, e vera sostanza romantica, l'osservazione di Clara che è a un tempo soggettuale per la precisione del segno, della distribuzione dei colori ... insomma per l'identificazione di quanto viene rappresentato pittoricamente, e oggettuale, perché vi è, costantemente, una sua lettura partecipata e volutamente dichiarativa. Dalla natura morta, Clara passa decisamente al concettuale figurativo, affrontando soggetti particolari come manichini retro oggettivati, colti in una sorta di movimento che ne esclude la monumentalità o la freddezza statica, quindi - e questa è la sua vera anima identitaria - Clara si rivolge alla rappresentazione degli animali, siano domestici o selvatici, mai aggressivi ma prettamente rassicuranti, svelati in una compostezza sempre nuova e, perché no?, allegorica, senza patemi. Senza dichiararlo pedantescamente, Clara accetta il dettato di Ligabue che dichiarava, senza ambagi , "se un pittore non rappresenta gli animali, non è un pittore." Clara partecipa da più di un quindicennio a diverse mostre nazionali ed internazionali, ricevendone premi e riconoscimenti prestigiosi, ma la sua vera soddisfazione, come artista e come persona, è il continuo apprezzamento che il pubblico, anche il meno preparato, le dimostra.

18/02/2020 Critico d’arte Mario Bizzoccoli

Premi

Febbraio 2020 - Premio Matera - Spoleto Arte

Marzo 2020 - Arte delle donne - Milano Art Gallery

Bibliografia

Mostre personali


2009 - Palazzo Contarelli, Correggio (RE)

2009 - Galleria Nuovo Comparto città di Sassuolo (MO)

2012 - Pico Caffé&Art, Mirandola (MO)

2019 - Villa Fondo Tagliata, Mirandola (MO)






Mostre collettive


2011 - Circolo Artistico Bologna2011 - Circolo Artistico Bologna

2013 - Mostra di Selezione - X Biennale d'Arte Internazionale - Roma

2015 - Pinacoteca d' Arte Moderna "Le Porte" - Napoli

2015 - Complesso di Sant'Andrea al Quirinale Teatro dei Dioscuri - Roma

2015 - Galleria " La Pigna " - Roma

2015 - Museo MIIT - Torino

2015 - Strand Gallery - Londra

2015 - Art Time -Udine

2015 - Centro d' Arte " San Vidal" - Venezia

2016 - Sale del Bramante Santa Maria del Popolo - Roma

2016 - Anna Strark Art Gallery - Berlino

2019 - Mantova Arte Expo


Concorsi

Luglio 2004 - XXX Edizione Gran Premio Nazionale di Pittura - Città di Moglia - Premio Speciale

Luglio 2005 - XXX Edizione Gran Premio Nazionale di Pittura - Città di Moglia - Premio Speciale Novembre 2004 - XII

Biennale Nazionale d'Arte - Città di Mirandola - Opera Segnalata

Luglio 2005 - XXX Edizione Gran Premio Nazionale di Pittura - Città di Moglia - Premio Speciale

Novembre 2006 - XIII Biennale Nazionale d'Arte - Città di Mirandola - Opera Segnalata

Maggio 2008 - I Concorso di Pittura - Città di Carpi

Novembre 2008 - XIV Biennale Nazionale d'Arte - Città di Mirandola - Opera Segnalata

Novembre 2010 - XV Biennale Nazionale d'Arte - Città di Mirandola - Premio del Comune di Mirandola

Novembre 2013- Concorso di Pittura (miniquadro)- Citta di Boretto - I Premio

Dicembre 2017-Attestato di Ammissione e inserimento nella collezione Sgarbi - Numero Archivio 033-034

Aprile 2018- Premio Van Gogh

Giugno 2018 -Premio Internazionale Cristoforo Colombo

Aprile 2019 - Premio Corte di Mare - Vareggio Art