Mimmo Germanà. Transavanguardia poetica

La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia presenta, dal 4 settembre al 26 ottobre 2025, la mostra intitolata "Transavanguardia poetica", dedicata a Mimmo Germanà
La Galleria Bonioni Arte diReggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 4 settembre al 26ottobre 2025, la Transavanguardia poetica di Mimmo Germanà(Catania, 1944 - Busto Arsizio, 1992), artista da ritrovare e da studiare,definito dal critico Salvatore Grasso come “lo Chagall italiano”. Curata da FabrizioGuerrini, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 4 settembre alle ore17.00 in occasione della tradizionale Sagra della Giaréda.
Un artistascomparso prematuramente all’età di quarantotto anni, la cui analisistorico-critica è tuttora in evoluzione. Tanti i riferimenti culturali tramusica, poesia e pittura, da André Breton a Ciaikovskij, fino a Chagall. La suaarte, relegata per anni in una sorta di limbo tra Transavanguardia, naif edespressionismo pop, è oggi oggetto di un rinnovato interesse.
Su invito diAchille Bonito Oliva, Germanà partecipa alla Biennale di Venezia del 1980 che, conAperto ’80, segna la consacrazione ufficiale della Transavanguardia.Nell’anno in cui il padiglione tedesco ospita Georg Baselitz e Anselm Kiefer, Aperto’80 riunisce artisti come Richard Artschwager, Jonathan Borofsky, MichaelButhe, Luciano Castelli, Tony Cragg, Julian Schnabel. Gli italiani, oltre aGermanà, sono sei: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola DeMaria, Mimmo Paladino, Ernesto Tatafiore.
Rispetto agli altriartisti della Transavanguardia – scrive Fabrizio Guerrini – «la pitturadi Germanà ha un suo ritmo, un’armonia originale che si gioca nel contrappuntotra lo spessore di “pennellate dense”, i “colori cupi” e le “materie forti”.Qualcosa d’altro, rispetto al già visto e conosciuto, al codice geneticostesso di quella Avanguardia in transito. Forse, è qui, in questaoriginalità, in questo altro ritenuto, sbagliando, un vizio d’origine(ma non sarà, prima o poi, un pregio?) che il tragitto d’arte di Mimmo Germanà, l’arcano di Sicilia, sifa più carsico e criptico. Forse è qui, nella sua tavolozza fauve e ipnotica,che si può trovare un motivo per cui i suoi lavori, al di là di un “bello avedersi” non tracimano in un “bello da capire”. Ma la colpa è di chi vuolerestare nella comfort zone che ti fa credere come cosa banale una cosa chebanale non è. La pittura vera, prima di vederla va capita. A questo punto dellastoria di recupero critico del lavoro di Mimmo Germanà, giunge, più che mai opportuna,questa mobilitazione espositiva e di studio. Importante sarà anche l’uscita delprimo volume del Catalogo ragionato curato da Carlo Lioce e Cristiano Ragni perl’Archivio Mimmo Germanà».
Il percorsoespositivo comprende una ventina di opere ad olio su tela ed alcune carte,realizzate negli anni Ottanta e Novanta e caratterizzate da unatavolozza sicula e fauve. Tra i suoi soggetti, figure femminili trasportate daoniriche correnti, cieli infuocati, venti colorati, natura libera eincontrollata.
«C’è musicanell’arte di questo Maestro fuoriscala e fuoriserie dellaTransavanguardia», conclude il curatore. «Lui, il cantore e trovatore dellaTransavanguardia, quella Poetica. Transavanguardia poetica. Che siadavvero arrivato il momento per ascoltare la musica dipinta da Mimmo Germanà?».
La mostra èinserita nel calendario della ventunesima edizione della Giornata delContemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d'ArteContemporanea Italiani in collaborazione con la Direzione Generale CreativitàContemporanea del Ministero della Cultura e con la Direzione Generale per ladiplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e dellaCooperazione Internazionale.
Catalogodisponibile in Galleriacon testo critico di Fabrizio Guerrini e documentazione fotografica delle opereesposte e di ulteriori dipinti del maestro.
La Galleria BonioniArte è aperta al pubblico da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e16.00-20.00, chiuso il lunedì. Ingresso gratuito. Per informazioni eprenotazioni: T. +39 0522 435765, M. +39 338 4005234, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it, www.facebook.com/bonioniarte, www.instagram.com/bonioniarte.
Mimmo Germanà nascea Catania nel 1944. Inizia la sua carriera da autodidatta lasciandosiinfluenzare dal clima post-concettuale. Dopo gli studi classici in Sicilia, lasciala sua terra d’origine per perfezionare le sue conoscenze artistiche a Roma,dove frequenta l’Istituto d’Arte e l’Accademia. Nel 1968 conosce Sandro Chia eFrancesco Clemente, con i quali conduce i primi esperimenti per una formad’arte nuova. Attento osservatore degli Espressionisti tedeschi, dei Fauvesfrancesi, ma anche di Munch, Gauguin, Van Gogh, Matisse, De Kooning e Chagall,negli anni Settanta assorbe, elabora ed istintivamente crea una forma pittoricadel tutto personale. In questi anni giovanili, indaga l’astratto minimale, lafigura e la composizione di più tele. Negli anni Ottanta comincia un nuovopercorso pittorico che Francesco Gallo descrive come «una fantasia abbagliante,colorata, rapida, di gialli, rossi, blu, una sorta di EspressionismoMediterraneo, che coniuga il primitivismo delle forme con la carica dionisiacadei colori intensi e delle materie forti, per comporre scene di sentore mitico».Questa energia fantastica gli vale, nel 1980, la partecipazione alla Biennaledi Venezia, invitato da Achille Bonito Oliva che raccoglie insieme ad HaraldSzeemann, nella sezione Aperto ’80, un gruppo di giovani artistiItaliani sotto la denominazione di Transavanguardia. La sua attività, già moltointensa negli anni Settanta, con numerose mostre in gallerie private italiane,negli anni Ottanta si sviluppa anche all’estero. Sue opere sono conservate inmusei europei ed americani. Nel 1987 gli viene assegnato il Premio Gallarate. Mimmo Germanà muore, a soli 48 anni, nel1992. Il suo lavoro è promosso e tutelato dall’Archivio Mimmo Germanà.
mercoledì 27 agosto 2025
Corso Garibaldi, 43 - Reggio Emilia - Reggio Emilia - Italy
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