Serafino Valla. Il cielo sopra le nuvole - Quando Spiritualità e Filosofia dialogano con l’Eternità

S'intitola "Il cielo sopra le nuvole - Quando Spiritualità e Filosofia dialogano con l'Eternità" la mostra antologica di Serafino Valla, allestita dal 4 ottobre al 2 novembre 2025 all'interno del Refe
S’intitola Ilcielo sopra le nuvole - Quando Spiritualità e Filosofia dialogano conl’Eternità la mostra antologica di Serafino Valla,allestita dal 4 ottobre al 2 novembre 2025 all’interno del RefettorioMonastico dell’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po (MN).Curata da Giammarco Puntelli e realizzata con il patrocinio dellaCittà di San Benedetto Po, l’esposizione sarà inaugurata sabato 4ottobre alle ore 17.00.
In mostra, cinquantaopere selezionate, realizzate dai primi anni Sessanta al 2010. Unpercorso teso a documentare, attraverso la varietà delle tecniche e deilinguaggi (pittura, disegno, scultura), le tre principali linee diricerca perseguite dall’artista: una filosofia fondata sull’osservazione dellanatura, usata spesso come metafora; una spiritualità strettamente abbracciataalla vita; l’amore e il rispetto profondo per i propri luoghi d’origine e lapropria gente.
«Serafino Valla èuna voce autentica ed onesta dell’arte contemporanea italiana, un maestro che,da eccellente disegnatore, decide di esprimersi con un linguaggio naïfrivisto per raggiungere una serie di obiettivi creativi per lui integrati allavita e al senso della memoria e della testimonianza», dichiara GiammarcoPuntelli. «Con Serafino Valla – prosegue il curatore – si alza dalla mostraantologica la voce di un filosofo e di un poeta, capace di respirare i luoghidel suo vissuto e di portare, fra terra e cielo, la sacralità della vitaattraverso una visione non limitata neppure dalla morte ma proiettata,attraverso la speranza che non delude, verso un orizzonte ulteriore».
«La mostra nelRefettorio Monastico dell'Abbazia di Polirone, con l’Ultima cena diGirolamo Bonsignori e le architetture affrescate da un giovane Antonio Allegri,vuole segnare l’incontro tra la spiritualità e la filosofia di vita di SerafinoValla e il territorio mantovano, per celebrare San Francesco», scrive GiuseppinaValla, custode e curatrice delle opere dell’artista. «Nella vita e nell’artedi mio padre c'è stato un profondo legame con il pensiero francescano,testimoniato anche dalle 15 stazioni della Via Crucis esposte a SanBenedetto Po, in cui il Cristo veste il saio di San Francesco. La fede e lanatura sono state per lui motivo di conforto e orientamento di una ricercaartistica sempre focalizzata sull’uomo e sulla sua interiorità. Un messaggiovivo che, anni dopo la sua scomparsa, arriva ancora con forza al cuore dellepersone».
La ricerca diSerafino Valla non è nuova al territorio mantovano, che nel 2016 aveva ospitatouna sua retrospettiva presso il Palazzo Ducale di Sabbioneta. Nell’esposizionedi San Benedetto Po, saranno inoltre esposte tre opere strettamente legate aMantova e alla sua provincia: Piazza delle Erbe (1973) pubblicata nelCatalogo “Bolaffi”, l’Omaggio ad Andrea Mantegna (1974) ispirato ad undipinto situato nella Camera Picta del Castello di San Giorgio, e l’Omaggioa Francesco Bonsignori (1974) che richiama il Martirio di San Sebastianonel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Curtatone.
La mostra è aperta al pubblico sabato, domenica e festivicon orario 9.30-12-30 e 15.00-18.00, 1 e 2 novembre ore 9.30-12.30 e14.30-17.30 oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni eprenotazioni: T. +39 0376 623036. Per approfondire la ricerca di SerafinoValla: www.serafinovalla.it.
Serafino Valla (Luzzara, 1919 - Reggiolo, 2014)è un artista autodidatta. Nell’infanzia ha vissuto in un ambiente instabile eprecario a causa dei frequenti traslochi, pertanto la frequenza scolastica nonè stata regolare. Psicologicamente insicuro ed incompreso, si rifugiava in unaappagante contemplazione della natura. Trascorreva molto tempo camminando lungol’argine del Po, il grande fiume che rappresentava per lui un mistero.Arruolato come volontario nell’esercito, partecipa alla campagna di Russia,dove rimane ferito. Nel 1955 si sposa e va a vivere a Reggiolo. Nel 1959, ventigiorni prima della nascita della figlia Giuseppina, la morte del fratelloGiuseppe in un incidente stradale lo porta ad una grande crisi esistenziale.Negli anni Sessanta, ha iniziato a ricercare nella pittura, nella scultura edentro alla filosofia il senso del suo esistere, arrivando a trovare una suaforma espressiva caratterizzata da uomini con il capo chino coperti dalcappello, dalla natura e dall’amato Po. L’arte diviene lo strumento di difesa eil rifugio, che porta alla luce le sue emozioni e la sua spiritualità.Appartenuto alla prima generazione dei pittori naïf, da cui si differenzia inmodo sostanziale proprio per la razionalità, negli anni Settanta realizza laprima mostra personale a Luzzara, dove viene scoperto da Cesare Zavattini.Negli anni Novanta ha esteso la sua comunicazione visiva alla rappresentazioneplastica, per dare alle sue immagini la terza dimensione, modellando l’argilla,per poi dedicarsi, nell’ultima parte del suo percorso artistico, alla naturamorta. Nel 2014, viene allestita la sua ultima mostra, Esistenzialità edArte (dal titolo della monografia a cura di Alfredo Gianolio, pubblicatanel 2012), a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri. Nel paese di Antonio Ligabue,Valla ha chiuso la sua carriera con una grande consapevolezza, che lo haaccompagnato fino alla morte, avvenuta dopo quattro mesi. Da allora, la figliaGiuseppina diventa curatrice delle sue opere ed inizia un nuovo percorso divalorizzazione dell’artista. Serafino Valla, con la sua arte gentile eintrospettiva, ha esposto sia a livello nazionale (Milano, Mantova, Parma,Foggia, Messina, Napoli, Bologna, Modena, Sabbioneta, Gualdo Tadino, Massa,Ventimiglia, Roma, Firenze, Reggio Calabria, Gubbio) che internazionale(Berlino, Tirana, Barcellona, Abu Dhabi, Budapest, Zagabria, Lugano e Zurigo)in mostre personali e collettive. Sue opere si trovano al Museo Nazionale delleArti Naïves Cesare Zavattini di Luzzara, al Museo Cervi di Gattatico, al Museodei Madonnari di Curtatone, in Jugoslavia, Svizzera, Francia, Spagna, Olanda ein collezioni pubbliche e private. I documentari cinematografici La Balladaau pays de l’immagination di Jean-Jacques Lagrange e Walter Marti (1980,Zurigo) e Lupi dentro di Raffaele Andreassi (1991, Roma) rappresentanomomenti della sua vita e della sua arte. L’artista è inoltre presente innumerose pubblicazioni, con testi critici dedicati nei libri di storiadell'arte Archè, Lògos e Psiché e nella serie di volumi Profilid’artista e Le scelte di Puntelli, tutti editi da Giorgio Mondadori.Il 6 ottobre 2019, cent’anni dopo la nascita di Serafino Valla, è statopresentato a Luzzara il film artistico-biografico Pecore in transito -Meditazione tra inconscio e presente di Adriana Dossi e Gigi Corsetti.
sabato 4 ottobre 2025
Piazza Matilde di Canossa 2, 46027 San Benedetto Po (MN) - San Benedetto Po - Mantova - Italy
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