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I miei fiori per parlare del mondo I miei fiori per parlare del mondo

I miei fiori per parlare del mondo

La pittrice Egle Piaser:"Tutto sta ora cambiando, dobbiamo fare attenzione"

Gazzettino martedì 14 aprile 2020 pag. XIX
La pittrice Egle Piaser: “Tutto sta ora cambiando, dobbiamo fare attenzione”
“I miei fiori per parlare del mondo”
Docente di Arte alla media Brustolon di Conegliano
L’importante per lei, è stare in contatto con i suoi studenti. Per lo meno online. “credo che quanto stia avvenendo ci porterà alle soglie di grandi cambiamenti nei metodi di insegnamento, nel prossimo futuro”. Parola della pittrice coneglianese Egle Piaser, classe 1965, diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia e docente di Arte e Immagine alle scuole medie “A. Brustolon” di Conegliano. Molte sue opere sono esposte in modo permanente a Londra, in una galleria di Chiswick (West London) che adora i suoi fiori, che Egle ama dipingere da sempre, “ho cercato di allontanarmene -ammette- ma torno sempre a queste forme sinuose che ammiro, il fiore cammina con me, nella mia vita, anche attraverso di essa, come una possibilità di esprimere me stessa”
LO SGUARDO
Le sue tele sono combinazioni di elementi che si raggruppano più o meno ordinatamente, una sorta di costante ricerca di equilibrio che allo stesso tempo punta a una volontà ribelle di scardinare tutto. I suoi fiori si possono definire come figure in divenire: una pennellata sembra far emergere l’inquietudine. “costruisco e definisco la realtà con la forma e contemporaneamente la disperdo nell’azione pittorica”. Dopo tutto i suoi lavori sono istantanee del tempo che passa, percorsi di riflessione interiore e di scoperta, sorta di diario personale dove trovano spazio nostalgia e ricordo.
IL MOMENTO STORICO
“La drammaticità e la globalità del fenomeno epidemico mi spinge a considerazioni che produrranno certamente dei riflessi nelle mie prossime opere – spiega l’artista- forse ci sarà un’introspezione diversa e diretta a quanto sta succedendo nel mondo, soprattutto sulla dicotomia etica salute-economia. Sono fortemente convinta che questo sia un momento di cambiamento del nostro modello di sviluppo, i fenomeni che stiamo vivendo sono imponenti”. Migrazioni di massa, precarietà, mutamenti climatici, adesso la pandemia, “segnali che dovrebbero farci riflettere sui nostri errori, sul nostro insensato sfruttamento delle risorse naturali, allo stesso tempo l’insorgere di movimenti civici ed ambientalisti dicono chiaramente che nell’aria si respira una voglia di cambiamento, è ora che l’interesse del benessere generale prenda il sopravvento sulla logica del profitto a tutti i costi. Probabilmente siamo arrivati al momento di dire: “nulla è più come prima”. Tutto ciò, ovviamente, non può non avere un riscontro nel mondo dell’arte. “Certamente siamo agli albori del cambiamento - spiega l’artista - non è ancora un pensiero condiviso al cento per cento, basti pensare alle diverse misure adottate dai vari paesi a contenimento della pandemia”.
IL BLOCCO
Piaser è stata costretta ad annullare mostre ed eventi in Italia, a partire da due collettive, “Vegetalia, tra alberi fiori e frutti” alla Casa Museo Sartori a Castel d’Ario (MN) ed un’altra al Municipio di San Vendemiano. “Spero che la situazione cambi e mi permetta di partecipare alla terza edizione della mostra d’arte di beneficienza intitolata “30x30-Arte per la vita”, prevista a Maniago, Palazzo D’Attimis il 30 maggio, il cui ricavato delle vendite sarà devoluto alla Lega Italiana Fibrosi Cistica (sezione di Maniago)”. Annullato invece l’evento “To art or not to art” alla Fitzrovia Gallery di Londra, che si sarebbe dovuto aprire il 31 marzo”.
Vesna Maria Brocca

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