Sergio Etere

artista

Formazione

Il percorso artistico di Sergio Etere inizia fin dai primi anni della sua vita a contatto con i paesaggi di incomparabile bellezza della Costiera amalfitana, e continua nell’adolescenza, con la frequenza dell’Istituto d’Arte di Salerno, dove egli ha modo di esprimere la sua creatività sotto la guida di abili maestri, tra i quali egli segue particolarmente quello del Disegno dal vero e quello di Ceramica.
Partecipa ai movimenti alternativi libertari anni ‘70, insofferente alla ‘normalità’ di una società che non corrisponde ai suoi ideali, vive esperienze di viaggio e di associazionismo giovanile in Italia e in Europa, per poi tornare alla sua Salerno. Si interessa e segue con passione i musicisti rock e blues di quegli anni, conservando tuttora l’abitudine di creare ascoltando musica ad alto volume, cosa che lo aiuta a trasporre nelle sue opere le sensazioni provate, senza costrizioni.
Il lavoro al Ministero dei Beni e delle attività culturali gli offre la possibilità di partecipare a scavi archeologici, a catalogazione di reperti, a laboratori di restauro, ad essere sempre a contatto con il mondo affascinante e poliedrico dell’arte.
Continua a dipingere anche se l’attività è rallentata, la vita incombe con la sua quotidianità, la passione per la pittura sembra non trovare posto nelle abitudini di tutti i giorni.
Poi, le istanze espressive hanno il sopravvento, comincia una stagione di sperimentazione e di riavvicinamento all’Arte; inizia così a creare nuove opere e a partecipare a diverse mostre nel territorio campano e non solo, fino alla sua personale tenutasi nella Chiesa di San Salvatore in via Mercanti, Salerno, dal 10 al 17 aprile 2010, dal titolo emblematico “Eterekromatico”.
Partecipa poi a diverse iniziative culturali come:
• “Artisti per la solidarietà”, dal 27/2 al 6/3/2010 presso Sant’Apollonia (SA);
• “CibArtis”, dal 5 al 18 novembre 2010 • Salerno;
• “80 artisti salernitani per Haiti” , 5 e 6 marzo 2011 • Salerno;
• “L’Arte raccontata dal pubblico a Salerno” • 9 e 10 aprile 2011 • Salerno;
• “Aiuta Haiti”, 30 luglio 2011 • a Positano;
• “Cornici e calici”, 12 agosto 2011 presso Villa Avenia • Salerno;
• Partecipa poi alle diverse edizioni dell’evento “Flos Carmeli”, ad Agropoli nel 2012, 2013, 2014;
• “I Sentieri della creta”, 12 Luglio 2014 • Rufoli di Ogliara (SA);
• “Overline Jam 2014”, Luglio 2014 • Baronissi (SA);
• “Festa del fuoco 2014”, 31 Luglio 2014, presso la Fornace Falcone di Montecorvino Rovella (SA);
• “Arte al Santuario”, Settembre 2014, presso il Santuario della Madonna di Villa di Briano Casal di Principe (CE);
• "Roller Music Contest", 20 settembre 2014, presso il Pattinodromo comunale di Salerno;
• “Quintessenza in Action” dal 22 al 29 novembre 2014 presso il Complesso monumentale di Santa Sofia (SA);
• "Giovani in Arte con Tracce del Gusto" • Festa dell'Arte, Natura e Sostenibilità • 20-21 Dicembre 2014 • Parco Arbostella (SA);
• “Quintessenza al Castello” Artisti in Action a Castellabate • dall’8 al 15 Luglio 2015 • Castellabate (SA ;
• “Festa del Fuoco • Aspettando Sant'Antuono” 16 gennaio 2016 • Vietri sul Mare (SA);
• “Impatto Kromatico” di Sergio Etere e Jacopo Naddeo • dal 13 al 26 Maggio 2016 presso il BarCapri Battipaglia (SA);
• “Buongiorno Ceramica”, 3-4-5 giugno 2016 • Cava de' Tirreni (SA);
• “Vestire le immagini dell’Arte per affermare la Legge dell’Amore” dal 1 al 15 Agosto 2016 • Paestum (Sa).
• " Sovrapposizioni "•personale di Sergio Etere dal 12 al 17 dicembre 2016 tenutasi nella Chiesa di Santa Apollonia Via San Benedetto Salerno a cura di Rosa Cuccurullo,_
• " No Stress Please • Music & Art at sunset " dal 12 Maggio al 1 Giugno 2017 spiaggia di Santa Teresa Salerno .

In alcuni di queste occasioni oltre che nella pittura si cimenta anche nell’arte ceramica, ottenendo lusinghieri apprezzamenti.
La cifra distintiva delle sue opere è il colore, sapientemente ‘lavorato’ per creare composizioni dal forte impatto visivo, generatrici di sensazioni e percezioni particolari. La ricchezza e la varietà dei colori che contraddistinguono i suoi quadri evocano visioni suggestive; l’uso sapiente dei cromatismi supera le forme definite per privilegiare una policromia assoluta e autosufficiente.
Il messaggio è diretto, immediatamente recepito dall’osservatore, che mantiene però la soggettività dell’interpretazione; in questo senso, pur nella sua immediatezza, ogni opera è polisemica e complessa.
Colpisce particolarmente dell’artista la ricerca di un’Arte appagante, capace di librarsi oltre la realtà, per superarne le disarmonie e manifestare l’entusiasmo alla vita.

Quotazione

Ho conosciuto Sergio Etere durante un'estemporanea in occasione della Festa di Flos Carmeli tenutasi ad Agropoli presso lo Spazio d’Arte Carmine Pandolfi, notando subito la sua grande energia creativa. Le sue opere nascono da un impulso interiore che si sviluppa attraverso l'uso istintivo del gesto e dell'azione sfociando in una pittura mai passiva ma anzi fibrillante, che risponde ad esigenze non solo di tipo formale: si tratta di “...mettere ordine al disordine”, come è lui stesso a dire.
Il quadro non è strutturato ma nasce seguendo l'intuizione di un istante imprevisto, di un ingorgo emozionale che prende forma e si realizza.
Le sue tavole di compensato ad acrilico, i piatti e gli stessi vasi dai colori vivaci e sgargianti - azzurro, verde, giallo, turchese, viola, arancio - corrispondono ad una tavolozza variegata di tonalità in cui si sovrappongono incrociandosi ripetutamente grumi e rilievi che riempiono lo spazio, quasi a comporre con entusiasmo primigenio memoria e azioni, ricordi e rapporti.
Siamo lontani dai modi tradizionali di fare pittura. L'intera produzione artistica di Sergio è, infatti, una somma addizionale: la realizzazione di un tessuto pulsante, vivo, di un'energia vulcanica che non conosce quiete.
Il “mettere ordine” che l'artista salernitano persegue distribuendo colori risulta essere, in fondo, un gioco continuo in cui all'espressione subitanea di sensazioni si combinano tracce di svelamenti biografici, un gioco che, secondo modalità differenti, appartiene, profondamente, a tutti noi.
Rosa Cuccurullo