Francesco Iacovetti

artista

Formazione

Francesco Iacovetti, nato a Pescara nel 1963, ha svolto e continua a svolgere un’intensa carriera artistica seguendo le orme dei suoi avi, come Pancrazio Iacovetti, “pictor” che nacque a Calvi dell’Umbria e il figlio Rinaldo. Ma non solo, sulla scia del padre, Antonio Iacovetti, di cui alcune opere sono attualmente esposte nel Museo di Arte Contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo, e dello zio Antonio Iacovetti, artista pescarese, che ha esposto le proprie opere in Italia e in Europa; nello specifico, a Pescara sono note le sue mostre d’arte presso la struttura dell”Aurum”.
Francesco Iacovetti è cresciuto in un ambiente ricco di arte e creatività, a cui si aggiunge una predisposizione che lo ha portato sin da piccolo a frequentare il Liceo artistico “Misticoni” di Pescara, procedendo dopo il diploma i suoi studi in campo artistico-architettonico.
L’artista nei suoi numerosi viaggi e permanenze in tutta Italia ha intessuto rapporti con artisti di spessore internazionale, con i quali collabora attivamente nella preparazione di eventi culturali relativi a mostre d’erte sia personali che collettive.
Inoltre, l’impegno artistico di Francesco Iacovetti si esprime anche nel web attraverso la cura di tutti i suoi canali social, utilizzati per presentare, esporre e vendere le proprie opere.
L’arte di Francesco Iacovetti subisce molti influssi dall’architettura, della psicologia e della metafisica. Le sue opere fondono diverse correnti artistiche dando origine a un effetto disorientante ed epifanico per il fruitore, che vede macchine e figure prendere vita. Spesso sono delle vere e proprie storie, sature di riferimenti e simboli, raccontate attraverso un dinamismo grafico e pittorico che ricorda l’esperienza futurista. Alcuni elementi distintivi della sua composizione artistica traggono ispirazione da una componente sacro-religiosa; altri invece raffigurano degli oggetti animati e inanimati, come i cavi svuotati, che stanno ad indicare un parallelismo con gli occhi senza pupille delle donne dipinte da Modigliani e con i manichini di De Chirico.
L’arte di Francesco Iacovetti rientra nella corrente della neo-transavanguardia, che ha l’auspicio di restituire un fitto spazio al processo creativo. Le sue opere, pur strutturate con una forte geometrizzazione, aprono un sipario su un palcoscenico dalle infinite prospettive, con cui ogni fruitore stabilisce un rapporto dando una propria significazione alle diverse angolature.