Franco Barbato

artista

Franco Barbato inizia la sua attività negli anni Ottanta a Napoli. La sua ricerca artistica inizia con il paesaggio mediterraneo e approda a diverse tematiche e alla ricerca introspettiva all'interno dell'animo umano. Del suo lavoro hanno scritto poeti, critici d'arte e giornalisti. Inoltre Marcello Venturoli, Michele Prisco, Giorgio Seveso, Bruno Caruso, Giacomo Soffiantino, Ruggero Savino, Aldo Masullo, Vitaliano Corbi, Vittorio Como, Aulo Pedicini, Gabriella Montanari, Pierantonio Toma, Valery Lacrifoul, Giuseppe Bilotta, Antonina Greco. I suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private e come installazioni permanenti in siti museali, pinacoteche e luoghi pubblici. Le sue opere sono inserite in libri, cataloghi, quotidiani e riviste d'arte.

Formazione

Frequenta studi accademici in Italia e in Francia. Nel 1982 il cardinale Corrado Ursi gli conferisce un encomio solenne, primo classificato al premio nazionale Aldo Moro. Nel 1984 si trasferisce a Como dove lavora e tiene mostre collettive. Dal 1990 è a Parigi, alla Ruche dove vive e lavora. Qui conosce lo scultore Viliano Tarabella, Luigi Guardigli, Josep Francois Plaschett e Valerio Adami. Successivamente si trasferisce a Rue Esquirol e si avvicina ad artisti espressionisti tedeschi come Roualt Chain Soutine. Nel 2000 si trasferisce a Nerano in costiera sorrentina dove apre un ciclo dedicato al mare. Rientrato a Napoli, continua la sua incessante attività lavorando sulla figura umana, in particolare i volti.

Tematiche

I mille volti dell'umanità. Acquerelli di mare. Disegni sparsi. Pastelli come polveri sparse. Acquerelli come orizzonti lontani...

Tecniche

Olio. Pastello. Acquerello. Carboncino. Matita. Acqueforti. Scultura.

Quotazione

Catalogo arte Bolaffi n 51 Giorgio Mondadori

Premi

Encomio solenne 1982 premio Aldo Moro No alla violenza sì alla vita.

Bibliografia

Catalogo arte Bolaffi. Acquerelli di mare edizione artisti contemporanei. Opere Marcello Venturoli. Il ritmo segreto dell'immagine. Ect