Stefano Mayorca

Artista

Stefano Mayorca è nato a Roma il 7 marzo 1958. Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Via Silvio D’Amico specializzandosi in arte cinquecentesca e, in seguito, le scuole di grafica e cartellonistica pubblicitaria. E’ pittore e fumettista, scrittore e giornalista, studioso di parapsicologia, ermetismo, alchimia e religioni antiche.
Ha dato alle stampe numerosi libri riguardanti i fenomeni medianici, l’archeologia misteriosa, le arti divinatorie, dedicando particolare attenzione agli antichi riti celti e ai miti legati alla Luna. Da circa 20 anni scrive mensilmente articoli per la rivista Il Giornale dei Misteri, collaborando con numerose altre testate giornalistiche di rilievo.
E’ tra i fondatori, nonchè collaboratore, della prestigiosa rivista ‘Elixir. Scritti della Tradizione Iniziatica e Arcana’ (Edizioni Rebis di Viareggio).
E’ stato redattore presso le redazioni di Donna e Benessere e di Natura e Benessere. Quale studioso di ermetismo, simboli e miti è stato ospite di numerose trasmissioni radiofoniche e televisive Rai e Mediaset.

Formazione

Giovanissimo è entrato a far parte dell’ambiente artistico risultando vincitore di numerosi concorsi ed esponendo le sue opere a Roma in Piazza Navona, Via del Babuino, Piazza di Spagna e Via dei Soldati. Presso la galleria di Mario Schifano (OAC) in Via margutta 9, ebbe modo di conoscere e di essere apprezzato dal celebre designer Giò Ponti. Negli anni ’70 ha collaborato con la galleria di Vincenzo Imbriano a Piazza Navona e, successivamente, con Mario Schifano e Tano Festa con i quali ha partecipato per circa un decennio alla mostra d’arte e antiquariato di via dell’Orso e via dei Coronari a Roma.
Nel 1977 ha esordito come fumettista sulle riviste L’Urlo e Sfere ‘Fanzine di Fantascienza’.
Negli anni ’80, soprattutto grazie alle sue rinomate opere in olio su cristallo, ebbe modo di essere introdotto a Milano dal noto critico d’arte Raffaele De Grada, arrivando ad esporre all’Accademia di Brera. Nello stesso periodo ha lavorato come illustratore (copertine, calendari, libri) per le edizioni Mondadori, Nerbini e Dargaud di Parigi, nonché come fumettista per le riveste Totem, Giungla, Eternauta, Cleò.
Dal 14 al 26 aprile 1984 ha esposto i suoi dipinti presso Palazzo Roncalli a Vigevano (PV) in compagnia di autori del calibro di Guttuso.
Nel medesimo anno, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palombara Sabina, ha fondato una scuola di fumettistica presso il Castello Savelli “La linea, il segno, l’immagine”, studio dell’immagine attraverso il segno, la storia, la sceneggiatura, le tecniche e le origini del fumetto.
Nel 1988 ha curato un corso di pittura per il collettivo ‘Alice nella Città’ presso il Cinema Doria a Roma.

Tematiche

La sua arte si ispira ad elementi universali e fortemente simbolici, la cui matrice, prevalentemente ermetica, sancisce un ritorno alle origini dell’atto creativo, sviscerato da tutte le sovrastrutture e stratificazioni che normalmente impediscono all’opera di manifestare la sua vera natura: il messaggio in essa contenuto.

Tecniche

Dopo aver sperimentato con successo molteplici tecniche, tra le quali molto apprezzata quella caravaggesca e quella di olio su cristallo, Stefano Mayorca ha elaborato una propria tecnica pittorica, da egli stesso definita ‘PITTURA COSMICO MAGNETICA’, caratterizzata dall’uso di colori ad olio misti a cosmetici, quali ombretti, ciprie, mascara ed altri materiali inediti.
La scelta di questi materiali inconsueti contribuisce a produrre quella sottile malìa, accompagnata da magiche atmosfere, che contraddistingue la sua Arte.

Premi

Negli anni ’70, agli esordi della sua carriera, ha partecipato e vinto numerosi concorsi sul territorio di Roma e d’intorni.
Nel 1986 ad un concorso organizzato dalla rivista Comics, è risultato vincitore, selezionato tra cinquemila partecipanti da Sergio Staino e Milo Manara.

Bibliografia

Nel 1986 la Casa Editrice Nerbini lo ha inserito nel catalogo Talenti d’Italia, presentato in occasione della manifestazione “Segni e Disegni”, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi di Firenze, in occasione della quale sono state esposte sue tavole originali.