"IL TRENO DELL'INFINITO"

scultura impiantistica, 2005

GERI PALAMARA - "IL TRENO DELL'INFINITO"
GERI PALAMARA - 11 MARZO 2004 - PROGETTO PER ATOCHA STUDIO PALAMARA & PALAMARA.

EL TREN DEL INFINITO
Un tren sale en oblicuo desde una sima provocada por una explosión, o por el desfondamiento de su misma metafísica carrera.
Desde sus enormes vidrieras sale una luz blanca de intermitencia pulsante, que representa las almas de los 190 caídos del 11 de marzo. Desde esa sima sale una luz roja, también intermitente.
Las vías del tren (pegadas en la base del mismo ) se encuentran muy alto en sus extremidades.
Todo sobresale del centro de la plaza, en la que un pasillo, como el de "Tesoro de Atreo”, en barro cocido rojo-sangre, lleva directamente a las vísceras del monumento.
Una escultura hiper realista y metafísica, y al mismo tiempo de grandes contenidos simbolicos.
Esta, representa la muerte de un centenar de pobres ciudadanos inocentes, que por fatalidad en aquel día del feroz atentado, tomaron ese "tren del infinito"
Sus almas, están representadas por luces blancas que salen intermitentes, desde 190 hendiduras de la base en piedra, del tren.
Y ese tren, rápidamente se destaca desde el planeta ensangrentado por los mismos cuerpos destrozados, simbolizados por el color rojo del barro cocido.Casi una plaza de toros, donde esta vez a morir, no son los toros, si no los igualmente inocentes, hombres.
Las bombas no han estropeado el tren, porque eso es ya en otra dimensión, que tiende al infinito, al contrario, el mismo tren aparece aun mas puro, rodeado como es de cristal.
El tren tiende, por lo tanto, hacia el infinito y esa ascensión está representada por las vias. Dos rectas paralelas, que en la realidad de los hombres nunca se encuentran, pero que en la otra realidad filosófico-matemática, se encuentran en el infinito.
Por lo tanto, esos inocentes no murieron.
Ningún hombre, sobretodo con ese cobarde atentado, nunca podrá matar a otro hombre, solo podrá provocar un “CAMBIO DE ESTADO”

@TRADUZIONE :
"IL TRENO DELL'INFINITO"
Un treno parte obliquamente da una voragine causata da un'esplosione o dalla condizione della sua stessa realta' metafisica.
Dalle sue enormi vetrate arriva una luce bianca pulsante, che rappresenta le anime dei caduti dell'11 marzo. Da lla voragine da cui prorompe, esce una luce rossa e intermittente.
I binari del treno (bloccati alle ruote del treno) sono molto lunghi e si congiungono alle loro estremità.
Tutto spicca dal centro della piazza, in cui un corridoio, come quello di "Tesoro de Atreo", in argilla cotta di sangue rosso che conduce direttamente aile viscere del monumento.
Una scultura iperrealista e metafisica, e allo stesso tempo dai grandi contenuti simbolici.
Questa, rappresenta la morte di cento poveri cittadini innocenti, che per fatalità in quel giorno dell'attacco feroce, hanno preso posto in quel "treno dell'infinito"
Le loro anime, sono rappresentate da luci bianche che escono ad intermittenza dalle finestre del treno e da 190 fessure della base in pietra del la voragine...
Quel treno si stacca rapidamente dal pianeta insanguinato dagli stessi corpi in frantumi, simboleggiati dal colore rosso dell'argilla : quasi un'arena dove, in questo tempo di morte, non sono i tori, ma gli altrettanto innocenti, uomini, a morire.
Le bombe non hanno guastato il treno, perché questi è già in un'altra dimensione che tende all'infinito, al contrario, lo stesso, sembra ancora più puro, circondato com'è dal vetro.
Il treno tende, quindi, all'infinito e quell'ascensione è rappresentata dai binari saldati alle sue ruote. Due rette parallele che, nella realtà degli uomini non si'incontrano mai, ma che, nell'altra realtà' della filosofia matematica, s'incontreranno all'infinito.
Pertanto, quegli innocenti non sono morti.
Nessun uomo, specialmente con questo attacco codardo, potra' mai uccidere un altro uomo, potra' solo causarne un "CAMBIAMENTO DI STATO".

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