ASTRA

ACRILICO, TELA

Al centro domina un volto umano, quasi spezzato in frammenti: metà è nitido, con occhi e bocca spalancata, l’altra metà si dissolve in schegge geometriche, come un mosaico che si scompone. È un’immagine forte, quasi un grido che buca la tela.

Intorno si apre un paesaggio surreale, fatto di elementi riconoscibili e altri più astratti:

• a sinistra strutture architettoniche, verdi e fredde, che sembrano città immaginarie;

• in alto un orizzonte giallo-verde, montagne o onde rovesciate, che calano dall’alto come un sipario;

• a destra, due riquadri con figure deformate e meccaniche, quasi simboli di prigionia o di lotta interiore, uno dei quali è incorniciato dai colori della bandiera italiana, che porta con sé un rimando alla storia e alla collettività.

La parte inferiore, più scura, accoglie un mare notturno con riflessi bianchi e azzurri, punteggiato da stelle o luci artificiali. Una colomba bianca, in basso a sinistra, si stacca come simbolo di pace fragile in mezzo al caos.

Il quadro sembra raccontare un conflitto: l’uomo al centro, lacerato, sta tra il peso della materia e delle macchine da un lato, e l’apertura verso un cosmo instabile dall’altro. “Astra” non è solo un titolo: è un richiamo all’oltre, al cielo, ma anche alla frammentazione dell’anima che cerca una via d’uscita.

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