Beiamino Giannini

scultore

Pittore e scultore, nato a Simbario (VV) nel 1948, Maestro D’Arte. Opera nel campo della scultura e della pittura figurativa dal 1970.
Dal 2004 opera nell’ambito dell’informale associato al figurativo sempre alla ricerca di nuove tecniche e materiali riuscendo ad interpretare le sue opere con originale struttura compositiva “Pino Cinquegrana”.

Si dice di lui:
Il ricco e policromatico mondo pittorico di Giannini si apre all'occhio avido di peculiarità estetiche elargendo sensibili raffinatezze coloristiche che assumono consistenza e contorno di valide e variegate espressioni esistenziali. Chi guarda, dunque, la sua opera, si carica della stessa tensione creativa del maestro e penetra nei più intimi meandri dei suoi virtuosismi chiaroscurali fino a raggiungere il senso della materia e con essa l' evanescente consistenza di ogni significato.
Arte partecipata la sua, dove la luce carica di luminosità, il colore energetico e brillante assieme alla pastosa densità della materia arcana, protezione concreta di ogni sua estrinsecazione, elargiscono "a iosa" riflessi, dissolvenze spirituali e stati d'animo iridescenti.
I suoi girasoli sono anime che lievitano, sono anime che mormorano, sono anime che sussurrano ora al cielo, ora alla terra, ora allo stesso uomo la sinfonia lene del tempo e dell'incessante evoluzione umana.
Ma il suo spirito, indagatore ed inquieto non ama fermarsi ai soli estetismi cromatici, ma va oltre la bruma dell'usuale entrando nella vera dimensione della materia sentendola, toccandola, plasmandola per raggiungere e regalare al suo mondo ed all'universo le sue sculture di marmo superanti il senso della forma per alimentare la propensione all'infinito e con essa, pur nel caduco, l'idea non effimera di eternità.
D.M.

Passioni,tensioni e disagi espressi in modo libero, spontaneo, violento. Nuova arte e "Altri Mondi", ovvero la pittura e la scultura di Beniamino Giannini, danno vita in questi giorni a un evento culturale di primo piano presso la Sala delle Conferenze dell'Archivio di Stato di Vibo Valentia.I temi sviluppati attraverso i dipinti e le sculture sono quelli da qualche tempo a questa parte diventati cari al maestro d'arte, nato a Simbario, che opera infatti nell'ambito dell' Informale associato al figurativo. In grandi tele l'artista sessantenne esprime il disagio della civiltà postmoderna, che sembra avere perso i suoi punti di riferimento.L'informale è l'arte del comunicare di nuovo, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata. Il disagio dell'artista, nel caso di Giannini, si impasta con colori forti, affatto incline meditazione. L'artista nelle figure femminili, come anche nelle sculture, esprime una poetica e mistica contemplazione. Emerge, chiaramente, prepotente una vena di ironica dissacrazione e di polemica violenza, che si giustificano in base ad un interno dibattito. Giannini dimostra di volere operare una fuga dalla realtà, che tuttavia viene continuamente ricreata e trasfigurata da grandi macchie di colore.
da Il Quotidiano,di (N.S.)

Le figure femminili di Beniamini Giannini, immerse in un continuo fluire di colori, sono come pagine di diario, appunti in forma figurativa di un itinerario di ricerca sull'emozione. Nelle sue opere si riconoscono, quasi a guisa di archetipi junghiani, le infinite donne "Eve" che nella vita è possibile riscontrare, dalla fanciulla adolescente, alla femme fatale, capace di schiudere piacevoli ed inquietanti abissi.
da A proposito di Eva, di (F.L.)

Premio Arcobaleno scrive:
L'opera "Riflessione", legata al mondo contemporaneo, esprime un compositivo di sapore plasticheggiante, che racchiude stato d'animo e forte personalità. C'è molto istinto e soprattutto nel volto della donna, maditativa e sensuale, con cui l'artista dialoga e vive. Una composizione caratterizzata da guizzi di luce, di linguaggio contemporaneo per i piani grumosi, tracciati da segni espressionistici, che danno dinamicità evolutiva, che diventa, per il suo manipolare campo di riflessione.

La rappresentazione figurativa trova nell'operato di Beniamino Giannini magico effetto fruito grazie all'impatto cromatico determinato da un uso positivo di tinte accese e pastose.
In tale occasione l'elemento anatomico viene messo in risalto sia dalla declinazione tonale intensa che dal perfetto equilibrio d'insieme.
Vermiglioni, gialli ed ocra dal fattore ipnotizzante accompagnano la fruizione in un iter dall'eccellente fascino nel quale l'elemento figurale viene stravolto, portato al massimo concetto comunicativo.
Capacità narrativa di un interprete che si distingue positivamente per qualità pittorica e sapienza disegnativa.
Concludendo il tutto tende a dimostrare quanto il valore del "Reale Pittorico" sia ancora indispensabile nel contesto artistico contemporaneo e quanto allo stesso ancor oggi artisti validi quali il Giannini affidino il compito di stupire, coinvolgere a scapito dell'omologazione stilistica post avanguardistica.
S.S.




Formazione

Maestro D'Arte

Tematiche

informale associato al figurativo

Tecniche

miste

Quotazione

800,00 10000,00

Premi

numerosi