Giò Cascone

artista

Sono nato l'1 agosto del 1960 a Belvedere di Spinello, piccolo paesino della provincia di Crotone in Calabria.

Da bambino costruivo macchinine, cariole, chitarre, burattini, i miei giochi, le mie creature, con il legno di scarto che veniva dall’attività di mio padre: il falegname.
A volte con materiali di scarto trovati per strada: legnetti, fili di ferro, cartone... Mi piaceva molto, mi riempivo l’esistenza di quella materia.
Ancora adesso cerco nella materia, come allora, e aggiungo colore.
Parto sempre dal materiale. Interpreto il linguaggio di ogni materiale e cerco di ‘ascoltarlo’. Cerco di farlo mio avendo cura di rispettare le sue caratteristiche e le sue forme. Bisogna accostarsi in silenzio e farlo parlare. E quel parlare trasmette sensazioni ed emozioni. Il legno è caldo e accogliente. L’acciaio è freddo e austero. Il ferro è forte, fermo, buono. La plastica è presente, invadente. Poi il colore amplifica, adatta, trasforma...
Tutto è materia, l’acqua, gli alberi, il pane, una strada. Le parole, il respiro e le mani, l’orizzonte e la nostra esistenza tutta...

?La pittura che diventa quasi scultura, la pittoscultura, il ruvido, il materico, le asperità, a rappresentare la natura umana in tutti i suoi aspetti, anche quelli spigolosi e ruvidi.

Nel 1999, quasi per caso, mi diedi al polimaterico. Avevo fatto un quadro con un grande occhio che piangeva, era terribile, angosciante e brutto. Con rabbia e pennello ed in modo molto gestuale cambiai l'occhio in un sole dai tratti molto marcati, poi aggiunsi dei pezzi di stoffa e ne uscì fuori qualcosa che cambiò radicalmente il mio modo di dipingere. Finalmente ero andato oltre il liscio, il "leccato", tutto era diventato molto più dinamico e avevo trovato la "forza" dei tratti ruvidi e scabrosi.
?
La pittura polimaterica non è una vera e propria tecnica artistica, in quanto non esistono regole o metodi di operare, ma è un mezzo di espressione artistica, con la quale opero in assoluta libertà usando anche materiali che normalmente sono inusuali con la tecnica pittorica tradizionale.
?
Il termine pittura forse è riduttivo applicato a questo tipo di lavori, mentre polimaterica (diversi materiali) è abbastanza esplicativo è dà già un'idea precisa sul tipo di pittura. Questi materiali vengono composti ed assemblati sul supporto assieme alla pittura. Il colore si mischia con la materia per amplificare le possibilità espressive della semplice pittura con l'apporto di caratteristiche, che normalmente sono incompatibili con essa.

Formazione

Diploma di Maestro d'Arte conseguito con il massimo dei voti alla Scuola d'Arte di San Giovanni in Fiore (Cs).
Art director e designer presso la Giò Grafiche - Laboratorio di arti grafiche e stampe digitali.

Tematiche

Da bambino costruivo macchinine, cariole, chitarre, burattini, i miei giochi, le mie creature, con il legno di scarto che veniva dall’attività di mio padre: il falegname.
A volte con materiali di scarto trovati per strada: legnetti, fili di ferro, cartone... Mi piaceva molto, mi riempivo l’esistenza di quella materia.
Ancora adesso cerco nella materia, come allora, e aggiungo colore.
Parto sempre dal materiale. Interpreto il linguaggio di ogni materiale e cerco di ‘ascoltarlo’. Cerco di farlo mio avendo cura di rispettare le sue caratteristiche e le sue forme. Bisogna accostarsi in silenzio e farlo parlare. E quel parlare trasmette sensazioni ed emozioni. Il legno è caldo e accogliente. L’acciaio è freddo e austero. Il ferro è forte, fermo, buono. La plastica è presente, invadente. Poi il colore amplifica, adatta, trasforma...
Tutto è materia, l’acqua, gli alberi, il pane, una strada. Le parole, il respiro e le mani, l’orizzonte e la nostra esistenza tutta...

Tecniche

Polimaterico.
?La pittura che diventa quasi scultura, la pittoscultura, il ruvido, il materico, le asperità, a rappresentare la natura umana in tutti i suoi aspetti, anche quelli spigolosi e ruvidi.

Nel 1999, quasi per caso, mi diedi al polimaterico. Avevo fatto un quadro con un grande occhio che piangeva, era terribile, angosciante e brutto. Con rabbia e pennello ed in modo molto gestuale cambiai l'occhio in un sole dai tratti molto marcati, poi aggiunsi dei pezzi di stoffa e ne uscì fuori qualcosa che cambiò radicalmente il mio modo di dipingere. Finalmente ero andato oltre il liscio, il "leccato", tutto era diventato molto più dinamico e avevo trovato la "forza" dei tratti ruvidi e scabrosi.
?
La pittura polimaterica non è una vera e propria tecnica artistica, in quanto non esistono regole o metodi di operare, ma è un mezzo di espressione artistica, con la quale opero in assoluta libertà usando anche materiali che normalmente sono inusuali con la tecnica pittorica tradizionale.
?
Il termine pittura forse è riduttivo applicato a questo tipo di lavori, mentre polimaterica (diversi materiali) è abbastanza esplicativo è dà già un'idea precisa sul tipo di pittura. Questi materiali vengono composti ed assemblati sul supporto assieme alla pittura. Il colore si mischia con la materia per amplificare le possibilità espressive della semplice pittura con l'apporto di caratteristiche, che normalmente sono incompatibili con essa.

Premi

1983 - Primo classificato al Concorso di pittura organizzato dall’ass. culturale GPG nell’ambito territoriale del Marchesato Crotonese.
2010 - Personale di pittura in Sila, Hotel Biafora. Il 30 agosto gli viene assegnato il premio “Rendez-vous” Culture 2010 dal Centro Studi “Gregorio Nigro Imperiale” di Cosenza. Importante riconoscimento che ogni anno viene assegnato per alti meriti a personalità del mondo culturale.
2018 - Roma 30 aprile, su oltre 3000 partecipanti: Primo classificato al Concorso in onore di Amedeo Modigliani indetto dalla Casa Editrice Pagine.

Bibliografia

1960 Giovanni Cascone (detto Giò) nasce a Belvedere di Spinello (Kr), Italia, l’1 agosto.
1979 Si diploma all’Ist.Statale d’Arte di S. Giovanni in Fiore (Cs) conseguendo il massimo dei voti. In seguito si iscrive alla facoltà di architettura di Firenze che frequenta per soli due anni.
1981-85-96 Personale a Belvedere di Spinello.
1983 Primo classificato al Concorso di pittura organizzato dall’ass. culturale GPG nell’ambito territoriale del Marchesato Crotonese. Negli anni successivi partecipa a numerose collettive: S.Giovanni in Fiore, Crotone, Vill.Palumbo (Cotronei). Riceve diversi riconoscimenti.
1998 Collettiva d’arte “Alto Crotonese”, Caccuri (Kr).
2010 Collettiva d’arte: pittura e fumetti al Monte Frumentario di Belvedere Spinello dal titolo “La voce dell’Anima”, Ass. Culturale Agave.
2010 Personale di pittura in Sila, Hotel Biafora. Il 30 agosto gli viene assegnato il premio “Rendez-vous” Culture 2010 dal Centro Studi “Gregorio Nigro Imperiale” di Cosenza. Importante riconoscimento che ogni anno viene assegnato per alti meriti a personalità del mondo culturale.
2012 Espone le sue opere nella galleria d’arte di Cosenza “La Strada”.
2016 Febbraio. Personale nel Castello di Santa Severina (Kr).
2018 Roma 30 aprile, su oltre 3000 partecipanti: Primo classificato al Concorso in onore di Amedeo Modigliani indetto dalla Casa Editrice Pagine.
Roma 29 giugno, palazzo Ferrajoli: collettiva d’arte moderna “L’Arte si mostra”.

La strada intrapresa nel 2000 lo vede tutt’ora impegnato nel polimaterico, in una ricerca quasi esasperata di una superficie scabrosa, materica, ruvida; alla scoperta di texture e materiali che, in combinazione con figure e colori appropriati, si fondono in un tutt’uno creando giochi di ombre e colori.
“Le sue sono opere di pittura colta, rappresentativa e di cultura; sono anche racconti non facili a leggersi per un osservatore non attento, un osservatore che cerca solo l'immagine semplicistica nei dipinti.” (Prof. Egidio M. Eleuteri - Roma).
“I suoi quadri sono molto belli e significativi in essi c'è un'armonia estetica complessiva, assente altrove.” (Prof. Gianfranco Bartalotta - Roma).

Le sue opere sono conservate in collezioni private nel nostro Paese, in Francia, Belgio, Svizzera e New York.