Giovanni Mele

pittore

Bibliografia

Un pazzo razionale, un sognatore pragmativo, un irrequieto indomabile: ecco chi sono!
Un interprete della materia di nome Giovanni che dopo aver frequentato il liceo artistico e la Marangoni di Milano, ha mescolato i colori d'Italia da sud a nord e si è folgorato conoscendo Chino Bert, personal assistent di Mila Schon. Sapete quando uno incontra una persona per la prima volta e sembra di famiglia da una vita?! Da lui ho captato la sua famosa linea Scatola, ho scoperto come piccoli dettagli possono essere il deus ex machina di una collezione o come un colore sia il quid per l'espressione di un quadro. Sto crescendo ma mi sento sempre un infante anche se con i miei lavori voglio pragmaticamente portare nell'arte il mio essere libero nella magliatura della vita;
il Potere dell'Azione sta proprio in questo: la contraddizione dei sensi si fa arte dei contrari.





Torino magica ed esoterica è la mia culla, la mia ossesione e la mia musa, ma il mondo è il mio fine, la via il mio mezzo; ciò mi ha portato negli anni alle esposizioni tematiche di Savona nel 2004, di Albenga con la serie “I Riposti” da cui ne è derivato il pannello “A mia Madre” esposto ancora oggi nel Vicolo degli Artisti.
Dal 2006 al 2008 a Genova ho collaborato alle insegne della sperimentazione e ricerca del concetto informale con tecnica polimaterica per definire ciò che in me era suggerito, ora è evocato.
Nel 2009 a Torino sto iniziando a canalizzare le mie energie per esprimere su tela con acrilico metallescenti, piombo, olii e resine per realizzare opere singole e composit rappresentanti la natura destrutturata e nuovi concetti informali.