Stefano Fiore

artista

Nasce a Roma nel 1978, nel popolare quartiere Garbatella. Fin da giovane è circondato da un ambiente creativo – tra pittori, sarti e artigiani – che lo avvicina all’arte in modo naturale.
I suoi primi riferimenti artistici sono figure come František Kupka, Paul Klee ed Egon Schiele, che influenzano le sue prime sperimentazioni, ma è particolarmente attratto dalle opere di Mario Schifano e dalle iconiche scene di Keith Haring.

Formazione


Stefano Fiore
nasce a Roma nel 1978, nel popolare quartiere Garbatella. Fin da giovane è circondato da un ambiente creativo – tra pittori, sarti e artigiani – che lo avvicina all’arte in modo naturale. I suoi primi riferimenti artistici sono figure come František Kupka, Paul Klee ed Egon Schiele, che influenzano le sue prime sperimentazioni, ma è particolarmente attratto dalle opere di Mario Schifano e dalle iconiche scene di Keith Haring.
Si diploma al “Panfilo Castaldi” di Roma in Tecnico dell’Industria Grafica, specializzandosi in tecniche artistiche e grafica digitale 2D e 3D. Entra nel mondo professionale attraverso la computer art, lavorando nel design, nell’illustrazione e nella pubblicità, mentre approfondisce continuamente il proprio percorso artistico.
Negli anni partecipa a workshop con artisti internazionali come Dylan Cole, Aaron Limonick, Olivier Dubard ed Erik Tiemens, specializzandosi nella creazione di ambientazioni fantasy e sci-fi che in quel periodo gli sembravano la giusta strada da percorrere, lo appagava, lo divertiva, perchè in fondo l'arte questo dovrebbe trasmettere. Le sue opere digitali vengono stampate su diversi supporti e presentate in mostre collettive in Italia e all’estero, riceve commissioni anche internazionali. Nel 2015 viene intervistato da Digital Artist Magazine (Londra), prestigiosa rivista del settore, che pubblica anche i suoi pacchetti di brush personalizzati utilizzati in ambito digitale.
Un incontro significativo nel 2017 con l’artista, collezionista e gallerista Silvano Annibali, assistente in studio di Renato Mambor, lo spinge a rivedere completamente il suo linguaggio artistico: così abbandona anni di tecnica pura per abbracciare uno stile più personale, minimalista e concettuale. Oggi le sue opere oscillano tra astrazione geometrica informale e figurazione destrutturata, ispirata anche al neo-cubismo e all’arte precolombiana rivisitata in chiave contemporanea.
Parallelamente alla figura dell'artista, si forma in storia dell'arte, concentrandosi nell’ambito dell’arte moderna e contemporanea con i corsi del MOMA di New York e della Universidad Carlos III di Madrid. Dal 2011 al 2025 collabora come curatore e direttore artistico in numerosi progetti artistici, impegnandosi attivamente con realtà romane come la Grifio Art Gallery e ad oggi con la Make Art Gallery.
Vive a Giuliano di Roma, dove gestisce il suo Art Studio, e lavora tra Roma e Frosinone, portando avanti la curatela di eventi e l’organizzazione di mostre virtuali. La sua visione curatoriale è incentrata sulla valorizzazione del talento emergente e sull’innovazione nel campo delle arti visive, sfruttando pienamente e in maniera consapevole le nuove tecnologie applicate all’arte.
Produce opere con tecniche miste – acrilico, serigrafia e arte digitale – su tela, carta martellata, rame, alluminio e supporti alternativi.Tra gli artisti contemporanei che oggi seguono e alimentano il suo percorso creativo: Ugo Nespolo, Marco Lodola e Luca Alinari.

Tematiche

scene quotidiane, storie, situazioni, paesaggi astratti e figurativi destrutturati 

Tecniche

Acrilico, Pastello morbido, Digital painting, illustrazione vettoriale, incisione, linocut printing