Ludovica Randazzo Art
pittrice
Ludovica Randazzo – L’artista del mare
Nata nel 1989 a Modica, Ludovica Randazzo vive tra Scicli e Donnalucata, piccolo borgo marinaro che ispira profondamente la sua ricerca pittorica. Autodidatta, sviluppa uno stile personale che trasforma il mare in emozione visiva: onde, luci, silenzi e memorie si fondono in tele ricche di poesia e intensità.
Nel giugno 2023 partecipa attivamente alla riqualificazione urbana donando una sua litografia per Largo Gramsci e Piazza Italia a Scicli. A dicembre 2023 inaugura la sua prima mostra personale, dando ufficialmente inizio al suo percorso espositivo.
Nel 2024 espone in collettiva a Noto (SR) (15–23 giugno) e a Palazzo La Rocca, a Ragusa Ibla (16–20 giugno).
Il 2 e 3 agosto viene selezionata come Artista Simbolo di Donnalucata per il Trofeo Internazionale del Mare, dove sale sul palco davanti a rappresentanti della Marina, delle forze dell’ordine e istituzioni legate al mare.
Ad agosto organizza anche due Esposizioni Personali a Scicli, tra cui "resiliARTE", presso la Chiesa di Santa Teresa e nei locali offerti dalla Confeserfidi.
Il 21 agosto organizza un laboratorio di disegno per bambini dai 6 ai 12 anni.
Chiude il 2024 con la personale natalizia dal titolo "ChristmArt", patrocinata dal Comune di Scicli, e apre il 2025 con una nuova Esposizione Personale dal 17 al 20 aprile.
In programma per settembre e ottobre 2025 due importanti Esposizioni Personali a Donnalucata (Palazzo Mormino) e a Comiso (Palazzo Fidone).
Determinata a farsi riconoscere come “l’artista del mare”, Ludovica Randazzo racconta con ogni pennellata la bellezza profonda del Mediterraneo e il legame viscerale tra arte e natura.
Formazione
Artista autodidatta.
Fin da bambina ho coltivato la passione per l’arte, iniziando da autodidatta con le tecniche a matita. Nel 2006 ho avuto la fortuna di incontrare il Maestro Angelo Calabrese, che mi ha guidata nello studio delle sfumature a matita e dei pastelli secchi. Dopo una lunga pausa, nell’estate del 2023 sono tornata a dipingere, riscoprendo la forza della materia, del rilievo e della spatola, elementi che oggi danno voce al mio linguaggio espressivo.
Tematiche
Perché dipingo il mare? Dipingere sempre il mare non è una scelta: è un’ossessione.
Non posso farne a meno. È un richiamo costante. Ogni giorno mi ritrovo davanti alla tela con la stessa domanda: “Come faccio oggi a dire quello che sento, usando ancora una volta il mare?”
E ogni volta so già che non basterà. Che non sarà abbastanza. Perché il mare, per me, è infinito. E l’infinito non si può intrappolare su una superficie piatta. Ma io ci provo. Con le mani, con la spatola, con la materia. A volte ci combatto. Altre lo accarezzo. Sempre, lo rincorro.
La verità è che il mare che dipingo non è mai solo acqua e orizzonte. È l’umore del mio giorno. È la malinconia, la rabbia, la speranza, il ricordo, l’amore. Anche quando sembra uguale, non lo è mai. Perché cambia con me. Con il mio respiro. Con le mie notti insonni. Con il mio bisogno di pace o di tempesta.
Questa è la mia fatica: tentare di dare forma a ciò che non ha forma. Tentare di afferrare l'infinito. Di bloccarlo in un gesto.
Ed è anche il mio senso: continuare a provarci. Ancora. E ancora.C’è chi potrebbe chiedersi: "Perché dipingere sempre il mare? Sempre lo stesso mare?"
La risposta è semplice e al tempo stesso insondabile: perché non è mai lo stesso. E perché io non sono mai la stessa.
Dipingere il mare non è una scelta comoda, è un’urgenza. È come tornare ogni giorno nello stesso luogo dell’anima per cercare di cogliere qualcosa che sfugge, che cambia, che pulsa. Ogni onda che dipingo è diversa dalla precedente, ogni luce, ogni colore, ogni gesto racconta un frammento preciso del mio sentire. È un'ossessione, sì, ma non sterile: è una ricerca infinita della verità emotiva.
Cerco la perfezione non nel risultato, ma nell’intensità con cui riesco a trasmettere ciò che provo. Il mare diventa così il mio specchio, il mio alleato, la mia voce. Più lo osservo, più mi ci perdo, più mi insegna. E ogni tela è un tentativo, un dialogo, un atto d’amore.
Chi guarda le mie opere non deve cercare la varietà tematica, ma la profondità dell’intento. Perché dipingere sempre il mare, in fondo, è un modo per dipingere ogni volta me stessa.
Tecniche
Pittura ad olio, disegno a matita e carboncino, materica
Quotazione
Approcciatasi alla pittura da una manciata di anni, Ludovica Randazzo, 35enne Sciclitana, poggia la sua esperienza artistica sulla conoscenza del disegno, praticato con passione sin da ragazza e perfezionato in corsi specialistici. Dal rigore del disegno, in bianco e nero, sente di voler sperimentare il colore, raggiungendo una dimensione visiva più ricca e complessa, nella definizione della realtà che la circonda. Attenta osservatrice intuisce che ogni colore trasmette diversa energia e diverso significato simbolico. L’artista comprende come, la scelta di una particolare tavolozza, possa trasmettere emozioni e atmosfere più in sintonia con il suo bisogno espressivo.
Si concentra sulla realizzazione di marine, e non poteva essere altrimenti per un’artista siciliana che, con il mare, entra in simbiosi creando un connubio emotivo. Realizzare marine sembra essere non una semplice scelta tematica, bensì vera e propria necessità espressiva che riflette il legame indissolubile con le proprie radici. Ogni pennellata risulta tesa a catturare la luce, il movimento e l’anima del mare, creando atmosfere quasi oniriche. Il mare, con la sua mutevolezza e la sua forza, diventa protagonista unico delle tele e mezzo per celebrare il patrimonio naturalistico siciliano. Ludovica sembra riuscire a catturare l’essenza stessa del mare in modo del tutto naturale e istintivo, non ha bisogno di guida, a muovere la mano, sembra piuttosto esserci un’eredità storica sedimentata e radicata nel tempo. Il pennello si muove in sinergia con spatolate sicure che danno la giusta matericità all’opera. Che siano giornate caratterizzate da cieli plumbei o cieli tersi la luce rimbalza sulla superfice del mare, creando giochi di riflessi e sfumature che incantano l’occhio. Nei giorni nuvolosi, il mare assume un aspetto catalizzante, i colori variano dal grigio acciaio al verde scuro, agli azzurri, la luce diffusa crea un’atmosfera contemplativa. Nelle giornate soleggiate, invece, l’artista trasforma il mare in brillante specchio azzurro in cui si riflette il cielo limpido e creando una sensazione di infinita serenità.
(Stefania Maggiulli Alfieri, Storica e Sociologa dell’arte.)
Premi
- 27 Apr/5 Mag. a Lucca / ''La forza delle donne'' presso Casermetta di San Frediano
- 16/23 Giugno / 61a Mostra Artisti Iblei a Ragusa Ibla, Omaggio a Van Gogh - P. Gauguin- Giugno 2024 / 'Emeritato Artistico Internazionale' alla Biennale Internazione d'Arte, l'arte senza confini nel cuore del Barocco Omaggio a Caravaggio. - Noto 3 Agosto 2024 / Opera Simbolo per il Trofeo del Mare (Donnalucata, RG)
Bibliografia
A volte mi è stato chiesto “come fai a sapere che sei un artista?”
È un po’ come respirare, non ti domandi se stai respirando, devi respirare sennò non vivi, quindi respiri.
Così se ti svegli la mattina e hai alcune idee, devi realizzarle e diventa quasi un’ossessione e devi creare, hai questa urgenza di creare ed è allora che sei un artista.