Mario Peluso

pittore

La mia formazione artistica nasce all'età di soli 6 anni, in parte derivata dall'influenza della mia famiglia. Infatti, sia i miei nonni che i miei genitori erano stati educati alle belle arti, rappresentate in una pluralità di forme: ricamo, pirografia, acquerelli, olii e tempere erano tema di quotidiana discussione in casa Peluso e Carducci (il nome di mia madre, facente parte della famiglia dei Conti Carducci-Agustini, i quali avevano grande interesse nell'arte). Il contesto storico di riferimento è quello della Taranto degli anni 1940, nel mezzo della Guerra, periodo in cui mio padre Giuseppe contribuiva al al sostentamento familiare vendendo occasionalmente le sue opere. Io, dalla mia parte, sentivo il bisogno di esprimermi artisticamente, sicchè incominciai a realizzare i miei primi quadri di gioventù seguito dal noto scultore tarantino Esposito Neglia, il quale mi insegnò le prime nozioni importanti, tra cui lo studio della prospettiva e l'assonometria. Dopo aver prestato contributo al ministero della difesa , venni reindirizzato verso il ministero dei trasporti, riuscendo a riprendere la mia attività artistica. Decisi quindi di frequentare l'Accademia Di Belle Arti a Lecce. Fu lì che la mia espressione raggiunse il culmine, vedendo al mia partecipazione a numerosi concorsi nazionali e internazionali come il "Pavone d'oro" a Milano e il "Leonardo" a Pavia. Dopo essermi fatto un nome nella scena pittorica Italiana e averne conosciuto i maggiori rappresentanti, venni inserito come esponente impressionista nel libro "L'arte Italiana del XX secolo" del 1977.

Formazione

La mia formazione artistica nasce all'età di soli 6 anni, in parte derivata dall'influenza della mia famiglia. Infatti, sia i miei nonni che i miei genitori erano stati educati alle belle arti, rappresentate in una pluralità di forme: ricamo, pirografia, acquerelli, olii e tempere erano tema di quotidiana discussione in casa Peluso e Carducci (il nome di mia madre, facente parte della famiglia dei Conti Carducci-Agustini, i quali avevano grande interesse nell'arte). Il contesto storico di riferimento è quello della Taranto degli anni 1940, nel mezzo della Guerra, periodo in cui mio padre Giuseppe contribuiva al al sostentamento familiare vendendo occasionalmente le sue opere. Io, dalla mia parte, sentivo il bisogno di esprimermi artisticamente, sicchè incominciai a realizzare i miei primi quadri di gioventù seguito dal noto scultore tarantino Esposito Neglia, il quale mi insegnò le prime nozioni importanti, tra cui lo studio della prospettiva e l'assonometria. Dopo aver prestato contributo al ministero della difesa , venni reindirizzato verso il ministero dei trasporti, riuscendo a riprendere la mia attività artistica. Decisi quindi di frequentare l'Accademia Di Belle Arti a Lecce. Fu lì che la mia espressione raggiunse il culmine, vedendo al mia partecipazione a numerosi concorsi nazionali e internazionali come il "Pavone d'oro" a Milano e il "Leonardo" a Pavia (1974). Dopo essermi fatto un nome nella scena pittorica Italiana e averne conosciuto i maggiori rappresentanti, venni inserito come esponente impressionista nel libro "L'arte Italiana del XX secolo" edito da "DUE TORRI" di bologna del 1977.