Marta Chergia

pittrice

Marta Chergia nasce in Sardegna, ancora piccolissima si trasferisce, con la famiglia, a Sassari. La sua infanzia è scandita da continui spostamenti, al seguito del padre (maresciallo di finanza), che la portano a vivere in tante località dell’ isola. Sicuramente la più importante, e che influenzerà la sua scelta artistica, sarà’ la permanenza nell’isola dell’Asinara.

Un luogo magico, un altrove dove realtà e mito si confondono e che diventa, poi, ispirazione futura per i suoi racconti visivi e visionari.

La curiosità e l’ interesse per l’arte emergono fin dai primi anni dell’ infanzia.

Frequenta l’istituto d’arte e poi l’Accademia delle Belle Arti di Roma dove affina tecniche e sperimentazioni.

Lo stile dei primi anni, prettamente figurativo, privilegia volti e paesaggi per poi evolversi attraverso sperimentazioni dai tocchi impressionisti, dove la pura stilizzazione si libera con l’uso di pennellate spesse e confusi giochi di luce. Spesso i suoi racconti visivi diventano metafisici con simbologie introspettivo psicologiche e pure raffigurazioni dell’ inconscio. Elementi naturali si accostano con linee geometriche, parvenze umane, oggetti; La libertà e l’evasione dal conforme prendono forma attraverso voli di farfalle, gabbiani solitari, occhi enigmatici, onde marine …

Le sue tele mostrano la ricerca di una perfezione di linee, proporzioni e colori, pacata ricercatezza che rivela, all’ occhio sensibile, l inquietudine e i turbini di un vertiginoso viaggio nella profondità dell anima dell’artista.

Pittura a olio su tela, carbone e sanguigna su carta sono le tecniche prescelte.

Marta Chergia vive e lavora a Cabras.

Tematiche

Figure umane, natura, ritratti, surrealismo onirico.

Tecniche

Olio su tela
Carboncino su carta