Mauro Malavasi

pittore

ESPONE: in mostre collettive dal 1996 al 2001 a Gallarate(MI), a Verona,a Mantova,a Porto Mantovano(MN),a Poggio Rusco(MN),a Milano, a Desenzano del Garda(BS); e in mostre personali alla MILARTE di Milano, a Firenze,a Verona, a Mantova, ad Ancona. Per un lungo periodo prosegue i suoi studi confrontandosi con i "suoi Maestri"e rielabora il suo stile personale. Dal 2010 espone in mostre collettive: a ottobre allo Space Art Linx a Fukuoka in Giappone. Nel 2011 in giugno nella Sala Jan Garemijn a Bruges in Belgio, in luglio al Citi Art Museum di Fukuoka in Giappone, sempre in luglio alla Galleria Wikiarte di Bologna, in agosto alla galleria Wikiarte di Bologna,in ottobre alla galleria Il Nuovo Cenacolo e Al Circolo Ufficiali a Palermo, a novembre alla Galleria La Pigna a Roma;E in mostra personale a ottobre 2010 allo Space Art Linx di Fukuoka in Giappone

Formazione

Diplomato all' Accademia di Belle Arti di Brera indirizzo Scultura, prosegue i suoi studi come pittore autodidatta.

Tematiche


Bibliografia

RECENSIONI CRITICHE: -L'artista Malavasi viaggia nei territori di frontiera, la cui vastità è in continua crescita, percorsa incessantemente in lungo e in largo con spostamenti costanti dei suoi confini certi, che vanno dalle rappresentazioni mitologiche ai grandi maestri della metafisica, fino ad arrivare verso nuovi paesaggi. Il percorso di Malavasi, artista manipolatore responsabile delle infinite e diverse componenti, materiali ed immateriali della realtà come deposito culturale al cui interno, ritrovare memoria, storia e passato e nuova ricerca. L'impegno di Mauro Malavasi è rivolto verso questo viaggio nel passato fatto di ricordi lontani, inafferrabili ed impercettibili ma nello stesso tempo vicini. Riordinandoli l'artista da vita ad un ulteriore memoria collettiva, ancora più ricca e sempre nuova, fino a dare la sensazione che le opere siano una inconscia introspezione alla ricerca dell'anima. Quasi un sogno reale, materico da cui scaturiscono le figure femminili(Veneri), che prendono corpo da elementi e atmosfere complesse che dopo essere state analizzate, sono aiutate ad uscire per vivere la propria individualità artistica. La grande maestria nell'accostamento e nell'utilizzo dei colori da parte di Malavasi, ed in particolare dei rossi che l'artista fa vivere, materializzandoli con una tale padronanza e maestri da paragonarli al fuoco. Fuoco che nel pensiero di Eraclito si considerava dotato di intelligenza e di capacità di governo dell'universo. Con la conseguenza che è dal fuoco che deriva il firmamento, ed è attraverso questa presa di coscienza che Malavasi trae il senso di inquietudine ed il rispetto per esso. L'enigma che si manifesta come una realtà, diviene chiarezza là dove ogni corpo femminile inanimato prende a muoversi dal di dentro, e tale è appunto la natura dell'anima. Le Veneri con forti e vibranti atmosfere ci avvolgono, e invitano ad entrare nei loro corpi e a dialogare con loro facendo sentire innumerevoli sensazioni di benessere: qualcosa di conosciuto ma che non riusciamo a decifrare. Solo in un secondo momento ripensando alle figure di Malavasi, esse acquistano ai nostri occhi il valore di un avvertimento, di un presagio. Benessere, pienezza e corposità danno alle Veneri una dimensione universale, soggetti che mettono in mostra la propria anima e storia, raccontando così la vita stessa dell'uomo in questo viaggio senza fine. Nello Taietti