Cronistoria

La mia vita artistica

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Alessandro Melis nasce a Milano il 09/03/1967. Fin da piccolo mostra una spiccata sensibilità e una forte capacità intuitiva che lo spinge subito a mostrare una grande creatività.
Segue un percorso di studio regolare fino al liceo scientifico dove la sua sensibilità viene acuita dallo studio della filosofia e dalla storia dell'arte e comincia a cimentarsi con le prime forme artistiche (poesie, brevi racconti e romanzi pensati ma mai portati a termine). Prosegue gli studi fino alla laurea in Scienze Agrarie nel 1999 che lo accosta sempre di più alla natura e ad un unione simbiotica con essa apprezzandone anche le sfumature più nascoste.
Autodidatta - si affaccia al mondo della pittura colpito e affascinato dalle opere dei grandi impressionisti ( Van gogh, Cezanne, Manet, Monet).
Nell'inverno del 2002 realizza la sua prima opera (L'albero nel campo di papaveri) primo acerbo tentativo d'espressione.
Mosso dalla sfida con se stesso e da un'esigenza "che viene da dentro" di mostrare la meraviglia della vita e del mondo visto con i propri occhi si esprime per poter condividere le emozioni e trasmettere le proprie sensazioni a chi vede le sue opere.
Cerca di mostrare paesaggi ameni e desueti in una interpretazione personale dei colori e delle sfumature intraprendendo un viaggio immaginario e fantastico alla ricerca della gioiosa vitalità delle bellezze naturali e dei sentimenti più intimi.
L'impatto visivo delle sue opere denota una genuinità derivata dalla tecnica grezza e quasi infantile.
Uno stile personale di interpretare il mondo che ci circonda e la voglia di mostrare paesaggi, anche spaziali, fin qui poco visitati da altri artisti.
La semplicità del linguaggio visivo non lascia spazio ad interpretazioni astruse ma vuole semplicemente essere un modo per mostrare l'entusiasmo della vita e ciò che è già bello così com'è.
Il suo obbiettivo non è quello di stupire con creazioni necessariamente originali e diverse per forza dagli altri ma solo quello di mostrare se stesso e le proprie sensazioni creando nello spettatore-fruitore non altro che le stesse sensazioni provate da lui.

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