Mutanda Building
arte digtale, alluminio, 2024
La realtà è apparenza, ma l’apparenza non è la realtàEnrico Thanhoffer, fondatore del Globismo e autore di Mutanda Buildings, condensa in questa frase la sua visione estetica e filosofica. La realtà, nel suo pensiero, non è una sostanza stabile, ma un flusso di percezioni che si organizza attraverso la forma. L’apparenza, invece, è la soglia: superficie necessaria attraverso cui il mondo si rivela, ma mai del tutto.L’artista non si limita a rappresentare: egli ricompone la realtà, ne decifra i segni, ne reinventa la grammatica. La sua opera è un invito a guardare più a fondo, a scoprire che dietro ogni immagine, ogni struttura, ogni gesto formale, si nasconde una verità mutevole e stratificata.Globismo: la geometria come emozione universaleIl Globismo è la traduzione visiva di un principio elementare: la forma è linguaggio. Cerchio, quadrato e triangolo non sono figure astratte, ma archetipi, simboli universali di equilibrio e tensione. Attraverso il mezzo digitale, Thanhoffer ne esplora la plasticità e la trasformazione, restituendo alla geometria un respiro emotivo e organico.In queste composizioni digitali, l’ordine matematico si fonde con la sensibilità umana. L’immagine nasce dal dialogo tra la logica del codice e l’imprevisto del gesto artistico. Ciò che appare come semplice struttura formale è in realtà una mappa dell’esperienza, un campo visivo dove emozione e intelletto si fondono.Il Globismo non rappresenta il mondo: lo interpreta, ne distilla l’essenza, trasformando il caos della realtà in armonia visiva.Mutanda Buildings: la pelle dell’abitareIn Mutanda Buildings, Thanhoffer porta il suo linguaggio dalla superficie digitale al corpo dell’architettura. L’archetipo prescelto — la mutanda — è simbolo di intimità, adattabilità e protezione. Attraverso la sua apparente ironia, l’artista compie un’operazione concettuale raffinata: trasforma un oggetto quotidiano in metafora dello spazio abitativo contemporaneo.La mutanda diventa così una “pelle” architettonica: elastica, morbida, empatica. L’abitare, in questa visione, non è un atto statico ma un’esperienza sensoriale, un dialogo continuo tra corpo e spazio.Il comfort, la flessibilità e la tattilità dell’intimo si traducono in principi strutturali e formali, ridefinendo l’idea stessa di architettura come estensione del sé.Apparenza e realtà: la doppia soglia della percezione“La realtà è apparenza, ma l’apparenza non è la realtà”: nel Globismo e in Mutanda Buildings, questa formula diventa un manifesto.L’opera geometrica, apparentemente semplice, custodisce un pensiero complesso; il titolo ironico, apparentemente banale, rivela una ricerca profonda.Thanhoffer costringe lo spettatore a superare la prima impressione. La provocazione diventa uno strumento di consapevolezza: spinge a riconoscere che ogni forma, ogni parola, ogni costruzione è solo una delle infinite maschere del reale.Oltre la superficieIn Thanhoffer, l’arte e il progetto coincidono in una medesima tensione: dare forma al pensiero.Il Globismo e Mutanda Buildings non sono stili, ma visioni. Entrambi rivelano la necessità di riscoprire la profondità nella superficie, la vita nella forma, l’essenza dietro l’apparenza.In questo continuo attraversamento tra visibile e invisibile, l’artista restituisce all’occhio umano la sua funzione più antica: non guardare soltanto, ma vedere davvero.
Informazioni generali
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Categoria: Architettura
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Eseguita il: 11 giugno 2024
Informazioni tecniche
- Misure: 100 cm x 70 cm x 1 cm
- Tecnica: arte digtale
- Stile: Globismo
- Supporto: alluminio
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA234572
- Archiviata il: 10/11/2025
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