Mutanda chair

nalisi Artistica e Formale

L'oggetto, pur mantenendo la funzionalità di una sedia, si presenta come una scultura antropomorfa e ibrida.

• Morfologia Antropomorfa: La sedia evoca la forma del corpo umano, in particolare la parte inferiore. Il cuscino della seduta, bianco e imbottito con una trama a "squame" o a nido d'ape, assomiglia chiaramente a un indumento intimo (mutanda/slip) che cinge la struttura centrale. La gamba anteriore e il complesso delle gambe posteriori assomigliano a degli arti robusti e curvati.

• Materialità e Textures: L'opera è definita da un forte contrasto materico e tattile:

  • Tessitura della Seduta: La superficie bianca e morbida è ricoperta da una trama fitta che suggerisce protezione, pelle o un tessuto tecnico/imbottito.

  • Gambe e Schienale: Le gambe e lo schienale presentano una finitura che evoca la corteccia d'albero o una superficie molto ruvida e "vissuta", quasi organica o geologica. Questo introduce i concetti di radicamento, natura e ancestralità.

• Cromatismo e Contrasto: I colori sono distinti e quasi primari nel loro accostamento:

  • Bianco/Crema per l'intimità (la mutanda).

  • Verde Ottanio/Petrolio per alcune gambe, suggerendo la vegetazione o l'elemento acquatico/marino.

  • Marrone/Ruggine per la gamba centrale e lo schienale, richiamando la terra, il legno o l'invecchiamento. Questo schema cromatico frammentato e non naturalistico è tipico di un'estetica post-moderna o digitale.

L'opera è un manifesto tridimensionale che veicola i concetti chiave di Fanty Building/Thanhoffer:

Questo concetto è la cifra stilistica più riconoscibile e provocatoria.

• Intimità Rivelata: La mutanda è l'oggetto che funge da barriera finale tra il sé privato e il mondo. Applicare la sua forma al design di un arredo domestico o di un edificio significa esporre l'intimità e il corpo in un luogo tradizionalmente legato alla funzione pubblica e al decoro.

• Architettura del Corpo: La sedia smette di essere solo un supporto e diventa un calco stilizzato della parte inferiore del corpo umano, accentuando le curve e la plasticità. È un promemoria che l'architettura e il design non sono puri astrazioni, ma sono sempre in relazione con l'anatomia, la sensualità e la fisicità di chi li abita.

• Provocazione Grottesca/Ludica: L'elevazione di un oggetto banale (l'indumento intimo) a forma monumentale di design introduce un elemento di ironia e di trasgressione. Non è solo un oggetto divertente, ma un commento serio sulla nostra ossessione per l'igiene, il decoro e la costante necessità di nascondere il corpo nel contesto sociale.

Il Globismo è la cornice teorica più ampia.

• Ibridazione e Patchwork Estetico: La sedia incarna il Globismo attraverso la fusione caotica ma intenzionale di elementi diversi: la forma organica del corpo, le texture della natura (corteccia), i colori della grafica moderna e la funzione del mobile. Il Globismo suggerisce una realtà globalizzata in cui le diverse culture, materie ed estetiche si mescolano in un unico organismo visivo, non omogeneo ma frammentato come un patchwork.

• Critica all'Anonimato: L'oggetto si oppone strenuamente al minimalismo e alla purezza razionale del design moderno. Introducendo l'elemento umano, organico e sensuale (la mutanda e le forme corporee), l'opera critica l'architettura e il design che tendono a sterilizzare e a rendere anonimi gli spazi di vita e di lavoro.

• Design Narrativo/Affettivo: L'oggetto ha una forte componente narrativa. Non mira solo all'efficienza ergonomica, ma a raccontare una storia sulla relazione tra l'uomo, il corpo, la casa e la sfera emotiva/sessuale. È un design che privilegia l'espressione concettuale sulla mera funzionalità.

La sedia di Fanty Building è un esempio di design neo-concettuale e post-moderno. Utilizzando il corpo (la mutanda) come unità di misura architettonica e il Globismo come lente attraverso cui guardare la fusione di estetiche e materiali, l'artista crea un oggetto che è contemporaneamente scultura, arredo e un pungente manifesto sulla disintegrazione del confine tra pubblico e privato nell'era contemporanea.

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