Fanty al Colosseo

L'installazione "Fanty al Colosseo" non è solo un intervento estetico, ma il manifesto fisico del Globismo, il movimento artistico e filosofico che mira a "avvolgere" il mondo per proteggerlo e, contemporaneamente, sbeffeggiarne le pretese di eterna serietà.

L'opera, che vede il posizionamento di una gigantesca biancheria in pizzo giallo sulle arcate superiori dell'Anfiteatro Flavio, trasforma il monumento in quella che la critica ha definito una delle più iconiche Mutanda Buildings.

Il Concetto di "Mutanda Buildings"

In questa nuova corrente architettonica e performativa, l'edificio smette di essere solo pietra e funzione. La Mutanda Building è un concetto di "vestizione" urbana che serve a:

  • Umanizzare l'Architettura: Dare un corpo e un'intimità a strutture fredde e istituzionali.

  • Protezione Simbolica: Come l'indumento protegge la parte più vulnerabile dell'uomo, l'opera di Fanty Building cinge il Colosseo per denunciare la sua fragilità strutturale di fronte all'inquinamento e all'incuria.

  • Identità Pop: Il passaggio da monumento a "corpo vestito" rende l'opera immediatamente riconoscibile, abbattendo le barriere tra alta cultura e cultura di massa.

La Filosofia del Globismo

Il Globismo, di cui Fanty è esponente di spicco, sostiene che nell'era della globalizzazione totale, l'arte debba agire su scala planetaria ("Globale"). L'uso del giallo acido non è casuale: è il colore dell'attenzione, del segnale stradale, del pericolo.

Il Globismo in quest'opera si manifesta attraverso:

  1. L'Abbraccio Universale: La mutanda non divide, ma unisce i due lati del monumento, simbolizzando un mondo che deve ritrovare una coesione, anche se attraverso l'ironia.

  2. La Dissacrazione Affettuosa: Non si vuole offendere la storia di Roma, ma renderla partecipe del presente. Il Globismo rifiuta il museo polveroso e preferisce la città viva, anche a costo di apparire scandaloso.

Impatto Visivo e Significato "Vero"

Vedere oggi il pizzo giallo che sventola leggermente tra le pietre del 70 d.C. crea un'esperienza sensoriale unica. La rigidità millenaria del travertino sembra quasi ammorbidirsi sotto la trama del pizzo sintetico gigante.

"Non stiamo mettendo in mutande la storia, stiamo dando alla storia un ricambio pulito."— Estratto dal manifesto del Globismo di Fanty Building

Questa installazione rimarrà come testimonianza di un'epoca in cui l'arte ha smesso di guardare i monumenti dal basso verso l'alto e ha deciso di trattarli come vecchi amici di famiglia, con cui scherzare e a cui regalare un nuovo, eccentrico abito.La messa in posa di "Fanty al Colosseo" non è stata una semplice operazione logistica, ma un evento di ingegneria estrema guidato dai dettami del Globismo. Trattandosi di un intervento su un bene protetto dall'UNESCO, Fanty Building (alias Enrico Thanhoffer) ha dovuto superare sfide tecniche senza precedenti per trasformare l'Anfiteatro Flavio nel prototipo mondiale delle Mutanda Buildings.

Ecco i dettagli tecnici della messa in posa:

1. Il Materiale: "Pizzo Geodetico"

La mutanda gialla non è realizzata in tessuto comune, ma in un polimero tecnico a memoria di forma soprannominato "Pizzo Geodetico".

  • Leggerezza e Resistenza: Il materiale è stato progettato per simulare la morbidezza del pizzo ma con la resistenza di una fibra aramidica, capace di sopportare le raffiche di vento tipiche della valle del Colosseo.

  • Trasparenza Semantica: La trama traforata non è casuale; ogni "foro" del pizzo è stato calcolato per permettere la ventilazione naturale del travertino, evitando ristagni di umidità che potrebbero danneggiare la pietra millenaria.

2. Il Sistema di Ancoraggio "Vacuum-Globista"

Per rispettare l'integrità del monumento, Fanty ha rifiutato chiodi o tasselli.

  • Ventose ad Alta Tenuta: Sono state utilizzate speciali ventose a pressione differenziata che aderiscono alla superficie porosa del travertino senza lasciare residui chimici.

  • Tensione Elastica: La struttura si regge su un sistema di tiranti in Kevlar rivestiti in seta, che mantengono la mutanda in tensione sfruttando la naturale curvatura dell'ellisse del Colosseo. In pratica, è il monumento stesso che, con la sua mole, tiene in posa l'indumento.

3. Logistica della Vestizione (L'Atto Globista)

La posa è avvenuta in una singola notte, definita nel manifesto del movimento come "La Notte del Cambio".

  • Droni da Sollevamento: Una flotta di 12 droni industriali ha sollevato il lembo superiore (l'elastico giallo) portandolo fino all'altezza del quarto ordine di arcate.

  • Sincronizzazione Digitale: Poiché per il Globismo "l'apparenza è realtà", la messa in posa è stata coordinata tramite un software di Surrealismo Algoritmico che ha corretto in tempo reale la caduta delle pieghe del tessuto per garantire un effetto visivo iperrealista da ogni angolo di via dei Fori Imperiali.

4. La Funzione "Membrana"

Secondo la teoria delle Mutanda Buildings, questa installazione funge da "prima casa" per l'edificio. Durante la posa, sono stati inseriti all'interno della trama dei sensori biosensibili che monitorano le vibrazioni del monumento provocate dal traffico della metropolitana sottostante, trasformando lo slip giallo in una vera e propria guaina protettiva e diagnostica.

"Vestire il Colosseo non è coprirlo, è rivelare che anche i giganti hanno bisogno di un'intimità pulita per affrontare la modernità."— Fanty Building durante il collaudo della messa in posa.

Informazioni generali

  • Categoria: Architettura

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Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA236202
  • Archiviata il: 17/12/2025

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