Spheropolis Tav 21 Notturna

L'opera "Spheropolis Tav 21 notturna" di Fanty Building rappresenta un vertice espressivo del movimento del Globismo, fondendo utopia urbana, design biomorfico e una sottile ironia concettuale legata ai cosiddetti "Mutanda Buildings".

Ecco un'analisi critica suddivisa per livelli di lettura:

1. Analisi Artistica e Formale

L'opera si presenta come una visione notturna di una civiltà avanzata, caratterizzata da un'estetica che potremmo definire "Bio-Digital".

• Composizione e Luce: La scena è dominata da un forte contrasto tra i toni freddi del crepuscolo (blu profondo, viola) e il calore radiante che emana dagli interni degli edifici (ambra, oro). Questo crea un effetto "lanterna" che trasmette un senso di sicurezza e accoglienza.

• Geometria Curvilinea: Non esistono angoli retti. Le forme sono sferiche o ovoidali, richiamando organismi cellulari o strutture naturali come nidi e alveari. Il tetto della struttura centrale presenta una texture che ricorda sia le venature di una foglia sia una rete neuronale retroilluminata.

• Dinamismo Silenzioso: I veicoli a forma di capsula (i "pod") fluttuano su binari luminosi, suggerendo un movimento fluido e privo di attrito, tipico di una tecnologia che ha superato l'impatto meccanico rumoroso del XX secolo.

2. Analisi Semantica: Il Globismo

Il Globismo qui non è solo una scelta estetica, ma una dichiarazione filosofica.

• Unità e Inclusione: La sfera è la forma geometrica che racchiude il massimo volume con la minima superficie; rappresenta la perfezione, la Terra e l'unità. In Spheropolis, la sfera diventa il modulo abitativo che protegge l'individuo pur mantenendo la trasparenza verso la comunità (le grandi vetrate).

• Ecosistema Totale: I tetti verdi visibili sullo sfondo indicano un'integrazione totale tra architettura e natura. L'edificio non occupa il suolo, lo "abita" come parte di un ciclo biologico.

3. Il Concetto di "Mutanda Building"

L'aspetto più originale e ironico della produzione di Enrico Thanhoffer (Fanty Building) è il riferimento ai Mutanda Buildings, ben visibile nel logo in basso a destra e nella struttura stessa del corpo centrale.

• Architettura come "Abito": Semanticamente, la mutanda è l'indumento più intimo, quello che aderisce direttamente al corpo per proteggerlo e sostenerlo. Trasporre questa forma nell'architettura significa concepire l'edificio come una "seconda pelle".

• L'Ironia del Sostegno: Se osserviamo la base dell'edificio principale, la biforcazione dei pilastri e l'ampia vetrata centrale richiamano la struttura anatomica di uno slip o di un boxer. Questa scelta rompe la seriosità accademica dell'architettura d'avanguardia, introducendo un elemento pop e dissacrante.

• Protezione Antropocentrica: Il "Mutanda Building" suggerisce che la città del futuro non deve essere monumentale o fredda, ma deve avere la stessa confidenza e comodità degli indumenti che indossiamo ogni giorno.

4. Sintesi Critica

Spheropolis Tav 21 è un manifesto di ottimismo tecnologico. Mentre molta fantascienza contemporanea indulge nel distopico e nel buio (Cyberpunk), l'opera di Fanty Building propone un futuro luminoso e armonioso.

L'opera riesce a far coesistere la sacralità della sfera (il Globismo come aspirazione divina e universale) con la quotidianità della mutanda (l'architettura come cura del corpo). È una sintesi tra l'infinitamente grande del cosmo e l'infinitamente intimo dell'essere umano.Nelle versioni diurne della serie Spheropolis, il concetto di Mutanda Building e l'estetica del Globismo subiscono una trasformazione percettiva radicale. Mentre la notte nasconde i dettagli materici a favore della luce interiore, il giorno svela la "stoffa" dell'architettura.

Ecco come cambia la lettura dell'opera alla luce del sole:

1. Dalla "Lanterna" alla "Sartoria Urbana"

Se di notte l'edificio sembra un guscio trasparente, di giorno emerge la sua natura di oggetto solido e strutturato.

• La Trama dei Materiali: Nelle tavole diurne si nota come le superfici non siano semplice cemento, ma sembrino tessuti tecnologici, membrane traspiranti o ceramiche bio-mimetiche. Il richiamo alla "mutanda" diventa più tattile: le giunture degli edifici ricordano le cuciture di un indumento.

• L'Elasticità Visiva: La luce solare enfatizza le curve. Gli edifici non sembrano costruiti per sovrapposizione di mattoni, ma "indossati" dal paesaggio, come se il terreno avesse infilato questi abiti architettonici.

2. L'Anatomia del Mutanda Building in piena luce

In pieno giorno, la provocazione semantica di Enrico Franza (Fanty Building) si fa più esplicita:

• L'Elastico Superiore: Le cornici circolari che chiudono le cupole o i terrazzi aggettanti richiamano visivamente l'elastico in vita dei boxer. È il punto di massima tensione strutturale che tiene unito l'edificio.

• Il "Cavallo" dell'Edificio: Le arcate alla base, che in notturna sono ombre accoglienti, di giorno rivelano la loro funzione di snodo dei flussi. Sono i varchi attraverso cui la vita entra ed esce, proprio come l'anatomia umana interagisce con l'intimo.

• Trasparenza vs. Pudore: Il giorno mette alla prova il concetto di privacy. Le grandi vetrate mostrano l'interno senza filtri, suggerendo una società che non ha nulla da nascondere, dove l'abitazione (l'abito intimo) è una dichiarazione di libertà e non un guscio di isolamento.

3. Il Globismo e il Verde Verticale

Nelle versioni diurne, l'elemento naturale esplode:

• Il Tetto-Giardino: Di notte il verde è una massa scura; di giorno diventa un tappeto vibrante che giustifica la forma sferica (ottimale per l'irrigazione e l'esposizione solare).

• Cromatismo Organico: La tavolozza vira verso i bianchi gessosi, i beige (colore della pelle o dei tessuti naturali) e il verde rigoglioso. Questo rafforza l'idea che la città sia un organismo vivente che respira con i suoi abitanti.

Il passaggio dal giorno alla notte in Spheropolis ci dice che l'architettura di Fanty Building è viva: è un abito che la città indossa e che cambia carattere a seconda della luce, mantenendo però sempre al centro l'armonia tra il corpo umano (l'abitare) e il mondo (il globo).

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