Il Tempio del Cielo “Vestito” da Fanty Building
Pechino si risveglia sotto il segno del Globismo. L’installazione monumentale che sta dividendo il web è ora realtà: tra sacro, profano e l’estetica dei "Mutanda Buildings".
Di Redazione Cultura
Pechino. Nelle prime ore dell’alba, tra le nebbie dorate che avvolgono il complesso del Tempio del Cielo, una visione surreale ha accolto migliaia di turisti e cittadini. Il monumentale Padiglione della Preghiera per i Buoni Raccolti, simbolo millenario dell'armonia tra cielo e terra, è apparso letteralmente "vestito". Non con sete imperiali, ma con un mastodontico paio di intimo maschile in mesh azzurro elettrico firmato Fanty Building.
L'Architettura dell'IntimoL'opera, definita ufficialmente dall'artista come un'incursione del Globismo, porta alle estreme conseguenze il concetto di "Mutanda Building". Se negli anni passati il termine veniva usato in modo dispregiativo per descrivere i grattacieli dalla forma biforcuta (come il quartier generale della CCTV di Rem Koolhaas), Fanty Building trasforma l'insulto in estetica, la satira in realtà materica.
L'installazione è una prodezza ingegneristica di pizzo sintetico e tensostrutture invisibili. Il contrasto è violento: la geometria perfetta della dinastia Ming viene avvolta da una trama industriale che richiama il corpo umano, la sua fragilità e il suo desiderio di apparire.
Tra Marketing e IconoclastiaPerché "vestire" un tempio? La semantica dietro questa operazione è complessa. Da un lato, c'è la critica feroce al consumismo globale: il logo "FB", posizionato dove un tempo sedevano gli imperatori, suggerisce che il nuovo Dio sia il Brand. Dall'altro, l'installazione celebra la democratizzazione dell'estetica: il banale quotidiano (una mutanda) che acquisisce la scala del divino.
"Non stiamo dissacrando la storia, la stiamo aggiornando al presente," si legge nella nota stampa del collettivo. "Viviamo in un'epoca in cui tutto è merce, tutto è coperto da una patina commerciale. Noi abbiamo solo reso visibile l'invisibile."
Reazioni GlobaliMentre la folla si accalca per scattare il selfie perfetto — alimentando l'economia dell'attenzione che è parte integrante dell'opera stessa — le autorità locali e i critici d'arte si dividono. Per alcuni è l'apice della creatività "guerrilla", per altri è il punto di non ritorno della mercificazione culturale.
Ciò che è certo è che Fanty Building ha cambiato per sempre lo skyline mentale di Pechino. In un mondo globalizzato, il sacro non è più intoccabile: è semplicemente un altro supporto per il prossimo grande lancio di prodotto.
Scheda Tecnica dell'InstallazioneElementoDettaglioTitoloThe Global Fitting - BeijingArtistaFanty BuildingMaterialePoliestere riciclato a trama Mesh e KevlarAltezza Logo4,5 metriCorrente EsteticaGlobismo / Urban Pop "Il mondo è il nostro manichino": Intervista esclusiva al fondatore di Fanty BuildingIncontriamo l'autore dell'installazione più discussa dell'anno. Occhiali scuri, un caffè in mano e lo sguardo rivolto verso l'alto, dove il mesh azzurro del suo "Mutanda Building" sfida i secoli.
Giornalista: Partiamo dalla domanda che si fanno tutti: perché? Perché coprire un patrimonio dell'umanità con un paio di mutande giganti?
FB: Perché l’umanità è ossessionata dal coprirsi e dal mostrarsi allo stesso tempo. Il Tempio del Cielo è un simbolo di purezza spirituale; la mutanda è l’oggetto più intimo, carnale e, oggi, più commercializzato della nostra quotidianità. Metterli insieme significa creare un corto circuito. Il Globismo non è altro che questo: l’impatto frontale tra la storia che ci ha generato e il mercato che ci sta consumando.
Giornalista: Il termine "Mutanda Building" è nato come un insulto architettonico. Lei lo ha trasformato in un manifesto. È un atto di rivincita o di ironia?
FB: Entrambe. Per anni la critica ha deriso le nuove forme architettoniche chiamandole "pantaloni" o "mutande". Noi abbiamo detto: "Ok, se l’architettura sta diventando un vestito per le città, allora vestiamola davvero". Ma c’è dell’altro. In un mondo in cui tutto è esposto sui social, nulla è più davvero intimo. Mettere l'intimo fuori, sopra un tempio, è la metafora perfetta della nostra società voyeuristica.
Giornalista: Molti gridano al sacrilegio. Non teme di aver offeso la sensibilità culturale locale?
FB: Al contrario. Abbiamo scelto Pechino perché è il cuore pulsante del futuro. Questa installazione non tocca una singola pietra del tempio, è una membrana temporanea. È un dialogo tra il rosso imperiale e il nostro blu elettrico. La vera offesa alla cultura non è un'opera d'arte provocatoria, ma l'indifferenza. Oggi nessuno è indifferente davanti a questo tempio.
Giornalista: Parliamo del logo. Il marchio "FB" domina la scena. È arte o è solo una pubblicità molto costosa?
FB: Qual è la differenza oggi? Se vai al Louvre, vedi borse col logo davanti alla Gioconda. Noi abbiamo solo eliminato l'ipocrisia. Il logo è il nuovo geroglifico, la nuova iconografia religiosa. Fanty Building non vende solo oggetti, vende un modo di vedere il mondo: come un enorme manichino da decorare.
Giornalista: Quale sarà la prossima tappa?
FB: (Sorride) Diciamo solo che abbiamo già preso le misure per altri monumenti. Il mondo è grande, ma abbiamo abbastanza tessuto per tutti.
Vox Populi: La Rete si spacca
L'installazione "The Global Fitting" ha generato oltre 50 milioni di interazioni in meno di 24 ore. Ecco le posizioni dominanti:
Il Critico d'Arte (@ArtWarchDog): "Fanty Building ha finalmente tolto la maschera al turismo di massa. Non visitiamo più i luoghi per la loro storia, ma per la loro capacità di diventare 'sfondi'. L'intimo sul tempio è la firma definitiva sulla fine dell'aura di Benjamin."
L'Influencer Fashion (@TrendSetter_BJ): "Il match cromatico tra il blu mesh e l'oro del tetto è l'estetica definitiva del 2025. Finalmente un monumento che parla il linguaggio del presente. #FBGlobalTour #StyleIcons."
L'Attivista Urban (@SaveOurHeritage): "Uno schiaffo alla conservazione. Anche se temporanea, questa mercificazione estrema riduce un sito UNESCO a un banale manichino. Dove ci fermeremo?"
Nonostante le apparenze, l'installazione è un miracolo di tecnologia non invasiva:
Tessuto Intelligente: Il mesh è composto da fibre fotosensibili che cambiano opacità a seconda dell'inclinazione del sole, simulando il movimento del pizzo reale.
Ancoraggio a Pressione: Nessun chiodo o gancio ha toccato il legno laccato del tempio. Il collettivo ha utilizzato un sistema di anelli a tensione pneumatica che "abbracciano" la struttura sfruttando la pressione atmosferica.
Sostenibilità: A fine esposizione, il tessuto verrà riciclato per creare una limited edition di tote bag numerate, trasformando l'installazione urbana in un oggetto da collezione privato.
Informazioni generali
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Categoria: Architettura
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA236625
- Archiviata il: 27/12/2025
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