Spheropolis: L'Eclissi del Mutanda Building

L'immagine presentata, intitolata "Spheropolis: L'Eclissi del Mutanda Building", rappresenta un punto di sintesi estremo nella produzione artistica e teorica di Fanty Building (pseudonimo dell'architetto Enrico Thanhoffer).

L'opera fonde la dimensione urbana monumentale con un'ironia dissacrante, tipica del movimento del Globismo. Di seguito un'analisi dettagliata suddivisa per livelli di lettura.

Dal punto di vista estetico, l'immagine si distacca dal rigore geometrico del modernismo tradizionale per abbracciare un organismo radicale.

• Morfologia Biomorfica: L'edificio centrale non "occupa" lo spazio, ma sembra scaturire dal suolo come un organismo vivente. La struttura a fungo o a "calice" rovesciato sostituisce la verticalità aggressiva del grattacielo con una forma accogliente e protettiva.

• Composizione e Prospettiva: La scena è costruita su una simmetria centrale imponente. Il punto di fuga attira l'osservatore verso l'ingresso monumentale alla base, mentre le folle in primo piano, intente a fotografare con gli smartphone, creano un ponte temporale tra il presente tecnologico e un futuro utopico.

• Cromatismo e Luce: Predominano toni pastello, caldi e "carnali" (rosa, pesca, ocra) contrapposti al blu del cielo e dell'acqua. Questa palette rimanda alla pelle umana, sottolineando il legame tra corpo e architettura.

Il Globismo, fondato da Thanhoffer, è la filosofia che domina l'intera serie Spheropolis. In questa tavola, si manifesta attraverso:

• La Dittatura della Sfera: Il rifiuto dell'angolo retto a favore della curva. La sfera è vista come la forma perfetta: equidistante in ogni punto (democratica) e simbolo di totalità organica.

• Interconnessione Totale: Gli edifici sono collegati da flussi, ponti e vegetazione, suggerendo che la città non sia un insieme di blocchi isolati, ma un unico ecosistema circolatorio (simile a un sistema nervoso o vascolare).

• Democrazia dello Spazio: In una struttura sferica non esiste un "sopra" che domina un "sotto" in modo gerarchico; ogni modulo è una cellula funzionale di un corpo collettivo.

Il concetto di Mutanda Building è l'elemento più provocatorio e originale dell'opera. In questa specifica tavola ("L'Eclissi"), il riferimento è reso esplicito dal volto antropomorfo al centro della struttura:

• L'Edificio come Indumento: Semanticamente, la "mutanda" rappresenta la prima protezione dell'essere umano, l'ultimo confine tra l'io e il mondo. Elevare questo indumento a scala urbana significa voler creare un'architettura che "veste" la società, offrendo un comfort primordiale (l'effetto guscio o nido).

• Ironia e Dissacrazione: Inserire un sorriso enorme e occhi sferici su un edificio monumentale è un atto di Dadaismo architettonico. Fanty Building rompe la "seriosità" dell'accademia per ricordare che l'architettura deve servire l'uomo nella sua interezza, inclusa la sua componente ludica e vulnerabile.

• L'Eclissi della Privacy: Il titolo suggerisce un paradosso: la mutanda (simbolo dell'intimo e del nascosto) diventa la facciata pubblica, la più visibile. L'intimità non è più negata, ma diventa il fondamento stesso dell'estetica urbana.

L'opera è una critica alla città-macchina. Se il XX secolo ha costruito città per la produzione, il Globismo di Fanty Building propone una città per l'esistenza. L'edificio sorridente ci osserva mentre lo osserviamo (attraverso gli schermi dei telefoni in primo piano), ribaltando il ruolo tra spettatore e architettura: non siamo noi ad abitare l'edificio, è l'edificio che ci "indossa".

Nota: La presenza dei tetti giardino (green roofs) e delle forme ovoidali sottolinea una sostenibilità radicale dove il cemento smette di essere materia inerte per farsi "carne" urbana.

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