Il Gatto che Vestirà il Mondo: Intervista Esclusiva con Giotto da Spheropolis, Mente dietro il Fanty Building

ARCHITETTURE SOSPESE - EDIZIONE SPECIALE: DICEMBRE 2025

MILANO – Spheropolis (Coordinate Sconosciute) – Il mondo è impazzito per i pizzi monumentali e le mutande giganti sugli edifici storici. Il fenomeno Fanty Building, nato dalla mente visionaria dell'artista Fanty, ha conquistato i feed di Instagram e le pagine dei quotidiani, trasformando il serio dibattito architettonico in una divertente, quanto profonda, provocazione. Ma dietro il successo virale di questo dicembre 2025, si nasconde un segreto sferico, con baffi e occhialini.

Abbiamo avuto il privilegio, attraverso canali di comunicazione che sfidano le leggi della fisica (e del buonsenso), di intervistare Giotto, il felino viaggiatore del tempo e critico d'arte di fama interdimensionale, nonché primo cittadino di Spheropolis. Lo abbiamo raggiunto nel suo studio, dove la macchina da scrivere batte incessantemente.

Architetture Sospese: Giotto, è un onore poterle parlare. Il mondo la conosce come il "mentore" di Fanty. Come si trova a lavorare con un artista umano?

Giotto: (Fa un lento battito di ciglia, un rumore sottile di un tasto pigiato sulla macchina da scrivere risuona, prima che una voce, stranamente calma e modulata, emerga da un piccolo dispositivo attaccato al collare). L'umano è un ottimo conduttore. Fanty possiede la sensibilità per percepire le vibrazioni globiste, ma necessita di una guida per canalizzare la sua energia nel Coefficiente di Pizzo corretto. Gli umani tendono alla linearità, io li spingo alla curva.

A.S.: Il Fanty Building è diventato un fenomeno virale. Era questo il suo intento?

Giotto: Il mio intento è la rivelazione. L'architettura contemporanea soffre di rigidità e narcisismo. Vestire un monumento con della biancheria intima non è profanazione, è umanizzazione. È un richiamo all'intimità che abbiamo perduto nel cemento. La viralità è solo il termometro di quanto l'anima umana aneli a un tocco di morbidezza e autoironia. La gente non vuole solo abitare un edificio; vuole sentirlo.

A.S.: Lei è il primo abitante di Spheropolis. Potrebbe descriverci questa città futuristica?

Giotto: (Giotto si ferma, batte un paio di tasti sulla macchina da scrivere, come per formulare la risposta perfetta, i suoi occhi brillano dietro gli occhiali). Spheropolis non è un luogo, è un concetto di esistenza. Immaginate spazi fluidi, senza angoli retti, dove ogni superficie è morbida al tatto e il concetto di "muro" è sostituito da membrane trasparenti o tessuti che vibrano con il vento. È una città dove la luce è filtrata non da vetri freddi, ma da veli luminosi, e dove il suono della vita è un sussurro costante, non un frastuono. Per me, è casa. Per gli umani, è la promessa di una libertà senza spigoli.

A.S.: Ci sono state critiche, ovviamente. Alcuni trovano il Fanty Building irriverente.

Giotto: L'arte deve essere irriverente. Deve scuotere, non confortare. La "decenza" è spesso una prigione per l'immaginazione. Il mio obiettivo, e quello di Fanty, è ridefinire il "decoro" in chiave morbida e giocosa. L'irriverenza è il primo passo verso la consapevolezza.

A.S.: La sua presenza è avvolta nel mistero. Qual è la sua vera origine?

Giotto: (Un lungo fruscio dalla macchina da scrivere, come se stesse cancellando una frase troppo rivelatrice). Diciamo che provengo da un futuro dove l'umanità ha finalmente compreso che il vero progresso non è nella conquista dello spazio, ma nella riconquista della morbidezza. Sono qui per seminare i semi di Spheropolis nel vostro presente rigido. Il mio compito è assicurare che il Globismo prevalga sul Globalismo. E Fanty è il mio migliore strumento per questa transizione.

A.S.: Un'ultima domanda, Giotto. Qual è il prossimo passo per Fanty Building? Cosa devono aspettarsi i suoi ammiratori?

Giotto: (Alza lo sguardo dalla macchina da scrivere, i suoi occhi incontrano l'obiettivo con un'intensità quasi ipnotica. Un sorrisetto enigmatico si disegna sul suo muso, mentre una zampina accarezza delicatamente un foglio di carta che spunta dalla macchina. Sembra che vi sia solo una parola stampata: "SOSPENSIONE"). Aspettatevi l'inaspettato. Il futuro non è scritto, è tessuto. E noi stiamo per tessere la vostra prossima meraviglia. Molto presto, i vostri occhi non crederanno a ciò che vedranno... o forse, a ciò che non vedranno.

Ringraziamo Giotto per questa illuminante chiacchierata. Il mondo è avvisato: il Fanty Building, sotto la guida di questo straordinario critico felino, è pronto a svelare la prossima rivoluzione architettonica. E noi di "Architetture Sospese" non vediamo l'ora di raccontarvela.

Informazioni generali

  • Categoria: Architettura

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Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA237484
  • Archiviata il: 29/12/2025

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