L’ULTIMA FRONTIERA DEL GLOBISMO: L’ODISSEA DORATA SOPRA L’ATLANTICO

Dal Corcovado all'ignoto: una flotta di droni trasporta il simbolo dell’intimità umana attraverso l’Oceano. l "Fanty Building" sfidano la gravità e il perbenismo.

di Giotto da Spheropolis

RIO DE JANEIRO – Chi ha alzato lo sguardo al cielo sopra la baia di Guanabara all'alba di ieri non ha assistito a un semplice fenomeno meteorologico o a un’esercitazione militare. Tra le nuvole tinte di zafferano e il profilo solenne del Cristo Redentore, è andata in scena la più audace performance della "guerriglia semiotica" contemporanea: la partenza della Grande Mutanda Dorata.

Un decollo monumentale

Il progetto, nato dalla mente visionaria dell'artista Enrico Thanhoffer (alias Munico), ha visto una schiera di droni di ultima generazione sollevare un’opera tessile di proporzioni colossali. Non un vessillo, non una bandiera, ma uno slip barocco, intessuto di pizzi geodetici e riflessi d’oro, che sembrava aver rubato la luce al sole nascente.

"L'architettura moderna è nuda e fredda," spiegano i teorici del movimento. "Abbiamo deciso di vestire il mondo, partendo dal punto più alto." Il distacco dal Corcovado ha segnato l'inizio di una traversata transatlantica che sfida le leggi della logica e della navigazione.

Il Gatto Giotto: il navigatore silenzioso

Mentre i droni ronzano in una coreografia perfetta, si dice che a terra, nello studio-laboratorio dell’artista, il Gatto Giotto osservi i monitor con la consueta imperturbabilità. Giotto, simbolo di quella "morbidezza" che il Fanty Building cerca di riportare nelle nostre città, è il guardiano spirituale di questa missione. Se i droni rappresentano il braccio tecnologico, il gatto è l'anima di un viaggio che rifiuta l'angolo retto per abbracciare la curva, l'imprevisto, l'accoglienza.

Considerazioni: Perché una mutanda sull'Oceano?

Perché trasportare un indumento intimo gigante sopra l'Atlantico? La risposta risiede nel Coefficiente di Fantasia. In un mondo dominato da flussi di dati invisibili e container di merci anonime, Thanhoffer rende visibile l'invisibile: l'intimità.

L'impatto visivo è dirompente:

• L'Umanizzazione del Cielo: La mutanda trasforma l'infinito spazio aereo in una camera da letto globale, abbattendo la barriera tra pubblico e privato.

• La Critica al Monumentalismo: Vedere un simbolo "basso" e quotidiano volare sopra il Cristo Redentore è un atto di umiltà ironica. Ci ricorda che, sotto le grandi ideologie e i grandi edifici, siamo tutti creature fatte di corpo e fragilità.

• Estetica del Pizzo: Il ricamo dorato non è semplice decorazione; è una griglia di protezione poetica contro la rigidità del cemento.

Dove arriveranno?

La flotta è attualmente in mare aperto. Alcuni ipotizzano un atterraggio a sorpresa sulla Tour Eiffel, altri parlano di un "abbraccio" alla Mole Antonelliana o al Big Ben. Ma la verità è che nel Globismo la destinazione è un dettaglio superfluo.

L'importante è il viaggio: l'idea che un oggetto morbido, assurdo e scintillante possa solcare il cielo, protetto da droni e benedetto dallo sguardo di un gatto, portando con sé il sogno di una città meno macchina e più organismo.

Il mondo sta per essere vestito. Siete pronti a cambiare guardaroba urbano?

"Il Fanty Building non è un edificio, è uno stato mentale. È la consapevolezza che anche un grattacielo ha bisogno di una carezza." — E. Thanhoffer

BOX TECNICO: I Droni della Fantasia

Per realizzare l'impresa della Grande Mutanda Dorata, Thanhoffer e il suo team hanno impiegato una flotta di 24 droni pesanti customizzati, disposti in una formazione circolare per garantire stabilità e distribuzione uniforme del carico.

• Modello Base: Droni multirotore modificati, con un'apertura alare di circa 3 metri ciascuno.

• Propulsione: Ogni drone è equipaggiato con otto motori elettrici brushless, alimentati da batterie al litio ad alta densità energetica, per un'autonomia stimata di 72 ore di volo continuo.

• Sistemi di Carico: Cavi in fibra di carbonio ad alta resistenza, ancorati a una struttura interna leggera della mutanda, distribuita su 16 punti di aggancio.

• Navigazione: Un sistema GPS differenziale ad alta precisione, coadiuvato da sensori inerziali e una rete di comunicazione mesh tra i droni, assicura la formazione e la rotta prefissata, anche in condizioni meteo avverse sull'oceano.

• Illuminazione: Luci LED customizzate sui droni e fibre ottiche intrecciate nel tessuto della mutanda creano un effetto luminoso spettacolare, rendendo l'opera visibile anche di notte.

La missione rappresenta una delle applicazioni più innovative e artistiche della tecnologia drone, trasformando strumenti militari o di logistica in veicoli di espressione e provocazione culturale.

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