Nicola Rizzo

pittore

Nicola Rizzo nasce il 6 gennaio 1948 a Cardile,  ameno paesino  collinare del Parco Nazionale del Cilento, in provincia di Salerno, dove  la gente ha sempre lavorato sodo i suoi campi e campicelli, e dai quali  molto spesso è andata via, talora senza farvi più ritorno, cercando per  sé e per i suoi figli nuove opportunità di lavoro, spesso rispondenti  alle attese nel campo artigianale, professionale, medico, musicale,  artistico, imprenditoriale… Sin dagli anni di scuola media si  applica al disegno e pittura con l’uso dei primi colori ad olio, esegue   anche disegni  con inchiostro di China o con pirografo su legno,  fortemente attratto dalla passione per l’arte. Si avvia  agli  studi classici e dopo il conseguimento del diploma da insegnante di  scuola primaria, si diploma anche da programmatore informatico. Ma alla  fine si industria in un lavoro autonomo da arredatore, per cui è  continuamente impegnato nel disegno prospettico.   Appena compare  il ciclone della grande crisi economica che ancora stiamo vivendo, nel  2000 si trasferisce nel Nord-Est, in provincia di Treviso e ritorna  nella scuola primaria nel ruolo di insegnante precario. E’ un momento  particolarmente importante per l’accrescimento culturale, spirituale,  umano… Ai bambini cerca di trasmettere il meglio di sé e non solo  con laboratori di acquerello o mosaico, tanto da ricevere nel mese di  giugno 2014, quando lascia definitivamente la scuola, toccanti  testimonianze di affetto e riconoscenza da parte di un’intera classe di  alunni di 4^ della scuola primaria di Barbisano (Tv).Su uno dei  fogli scritti per l’insegnante si leggeva: “Maestro Nicola, siamo fieri  di averti avuto con noi, perché ci hai insegnato tante cose belle:  ti  porteremo sempre nel cuore, come spero farai anche tu con noi…” Trovandosi  in un contesto geo-storico legato al fronte di guerra del 15-18,  avverte il bisogno di redigere l’Albo d’Oro Caduti di Gioi Cilento  durante la Grande Guerra, consultabile in rete digitando “Mai più la  guerra, di Nicola Rizzo, Gioi”. Lo scopo è quello di scoprire il luogo  di sepoltura di ogni fante caduto nel conflitto. E’ durante  questo studio e lavoro di ricerca che avverte il bisogno di riporre mano  all’arte, con un disegno ad inchiostro di china ed acquerelli,  per  descrivere l’affondamento di una nave e particolari luoghi, legati al  sacrificio dei suoi compaesani nella G. G. Il  bisogno di  illustrare precisi fatti storici mediante  semplici lavori pittorici   gli fa scoprire una porta a cui non aveva mai dato prima la necessaria  attenzione e,  grazie anche ad un incontro con un frate francescano,  Maestro Flavio Zulpo, con il quale si avvicina alla scrittura dell’icona  sacra, impara a dominare e controllare le proprie emozioni,  interiorizzando un preciso metodo di lavoro artistico. Così, in  solitaria, come uno scalatore con la sua piccozza, si avvia alla  conquista della montagna, dell’arte, ovviamente, incoraggiato tanto in  famiglia e da tanti amici di ogni età, seguito solo dalla critica dei  propri familiari, tra cui un figlio architetto. La sua pittura si  ispira al vedutismo italiano e paesaggismo russo di fine ‘800,  fortemente legata alla bellezza di Madre Natura ed a quanto di grande ha  prodotto l’uomo nella sua storia. Segue uno stile di ricerca tutto  personale e ad ogni lavoro eseguito, che è caratterizzato solitamente da  intense tonalità di luci e ombre, affida più di un compito: infondere serenità e  suscitare profonda meditazione ed introspezione in chi lo ammira. Provenendo  da una famiglia contadina, interessata anche al fenomeno emigrazione  (il papà emigrato e cuoco a Caracas, da quando era di appena due anni),  ha sperimentato precocemente una forte  passione  al lavoro in genere,  ed a causa di un’infanzia segnata dalla lontananza del proprio genitore,  per quasi dieci anni, ha sviluppato una carica emotiva e passionale,  che lo spinge sempre verso nuovi traguardi. Questa è così determinante  per costituire, oggi, la base e spinta alla sua produzione artistica, in  cui si sente sempre tanto impegnato nella ricerca di una maggiore cura  della tecnica e della scelta dei soggetti da fissare su tela,  consapevole che l’arte ed in particolare la pittura, sia una  meravigliosa  occasione per sognare ed un vasto campo in cui ciascuno  può lavorare e dare libero sfogo alle proprie  emozioni, quelle migliori  che, altrimenti resterebbero compresse e stratificate nel profondo  dell’animo, ma al contrario sono rese visibili in tutto il mondo, con un  semplice clic dal proprio computer di casa.

Formazione

Autodidatta.

Tematiche

Paesaggi, figure, problematiche sociali, naturalistiche. 

Tecniche

Acquerello, tempera, olio, mosaico.

Premi

Anno 2021

  • Scelto per l’inserimento su Catalogo “Covid’Arte-Tempo di virus voglia di arte”, edito IL QUADRATO Milano, a cura di Giorgio Falossi
  • Scelto per l’inserimento nel Catalogo d’Arte Moderna Mondadori CAM 2021 N. 57 Cairo Editore, con critica e quotazione

Anno 2020

  • Scelto per l’inserimento su Catalogo “Raffaello Sanzio il genio del Rinascimento italiano”, edito IL QUADRATO Milano, a cura di Giorgio Falossi

Anno 2019

  • Inserimento su catalogo “Leonardo 500 anni di arte” della Casa Editrice Il Quadrato
  • Scelto per l’inserimento su Catalogo “Leonardo 500 Anni Di Arte” , edito IL QUADRATO Milano, a cura di Giorgio Falossi
  • Finalista per la terza volta al concorso “Versi sotto gli irmici”, la pittura incontra la poesia, a Piaggine
  • Certificate of Excellence da Artavita
  • Finalist Certificate Circle Foundation for the Arts Circle Quarterly Review Magazine Contest

Anno 2018

  • Premio Internazionale d’ArteJULIUS CAESAR IMPERATOR, conferito da Accademia Italia In Arte Nel Mondo il 30 giugno a Lecce.
  • Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2018
  • Finalista  al concorso di poesia “Versi sotto gli irmici”, la pittura incontra la  poesia l’11 agosto a Piaggine, per il secondo anno consecutivo
  • Scelto per l’inserimento sul catalogo “Duemilartisti” – La Fiera Letteraria, a cura di Spoleto Festival Art

Anno 2017

  • Premio Internazionale Arte Milano, a cura di V. Sgarbi, 25 luglio 2017
  • Alto Riconoscimento, “I Guerrieri di Riace”, concesso presso l’Antico Teatro “G. Paisiello” di Lecce, su indicazione Associazione Culturale Accademia Italia In Arte Nel Mondo, il giorno 16 dicembre 2017
  • Premio “TRIBUTE TO CARAVAGGIO”anno 2017 da parte di Accademia Italia In Arte Nel Mondo

 Anno 2016

  • Premio Internazionale Tiepolo-Arte Milano, al Palazzo Clerici
  • Premio Internazionale alla Carriera “COLOSSEO – ARTISTI NELLA STORIA”, Roma Palazzo Brancaccio
  • Scelto per l’inserimento, attraverso una pagina di storicizzazione e alcune immagini di opere, nel  5° volume del testo di storia dell’Arte  “ L’EVOLUZIONE DELL’ARTE MODERNA NEL XXI SECOLO”, da presentare a Parigi alla Cité Universitaire  e da archiviare alla Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York, a cura del professore Rosario Pinto.
  • Scelto per l’inserimento nel CATALOGO DEGLI ARTISTI ITALIANI CONTEMPORANEI, curato da V. Sgarbi.
  • Trofeo Arte Impero, conferito dal Prof. Paolo Levi
  • Premio della Critica “PRINCIPE DI SALINA-GATTOPARDO”, a cura editore Dino Marasà

Anno 2015

  • Premio “MARCO POLO INTERNATIONAL  Art Ambassador”
  • Riconoscimento THE BEST ARTISTITS MODERN AND CONTEMPORARY 2015
  • Riconoscimento  internazionale  ARTE STATES
  • Premio ARTISTA DELL’ANNO 2015
  • Scelto come Artista Membro di IAR Italian Art in Russia
  • Inserimento fra le ECCELLENZE 2015

Bibliografia

Inserito su catalogo Vittorio Sgarbi "Italiani". 

Inserito su vari cataloghi "Il Quadrato" Milano.

Inserito per due volte su catalogo dell'arte moderna n.57 e 59.