"Donna creatrice"

Pittura acrilica, tela, 2017

In questo quadro "Donna creatrice", l'atmosfera è molto schizzata,  astratta, immaterica: volevo esprimere un'idea, un concetto. Il soggetto è rappresentato a tratti sommari, un po' scomposto e stilizzato, con una semplificazione delle forme. Lei è come se si stesse smaterializzano, come se stesse andando in un altro passaggio, in un altro mondo. Avvolte questo può sembrare inquietante, perché la sensazione di non percepire la materia è sofferta,  com'è sofferto l'atto creativo o la nascita o la morte o la catarsi. Ho cercato di rendere la pennellata grafica e bidimensionale, perché ho cercato di rendere l'immagine irreale. Come in un uno stato di trans, con gli occhi socchiusi e le pupille rivolte in alto, il volto di lei sbuca da questi capelli-fessura, da questa realtà deformata, da questo passaggio ad un'altra dimensione. Il volto viene illuminato dalla luce  e sembra una luna. Nella composizione dinamica e decentrata, ho voluto creare un percorso visivo che porta a guardare il vuoto tra i capelli, gli occhi e la bocca. Questa rimane socchiusa, insieme alle pupille degli occhi che non si intravedono, esprimendo  un espressione delicata, assente. Si creano delle spirali che sono mentali, metafisiche. È fantasia, creatività. Sono punti di forza, come i vuoti dei neri. Le spirali rappresentano la ciclicità della vita, vista come morte e nascita: la dualità della natura che rimane in equilibrio. Oltre a questi ci sono altri dualismi. Come  quello del bianco e del nero, luce e tenebra. Il dualismo del rosso e del blu, cioè del materico e del celestiale.  La saggezza dei poteri superiori (gli occhi chiusi) il mistero. La bocca è l'apertura al mondo, al respiro della vita, al gusto e sapore delle cose, è comunicazione. Dualismo bocca e occhi. Occhi chiusi, bocca aperta. Conoscenza custodita e conoscenza manifesta. In tutti questi dualismi c'è il desiderio di sapere, di avere il gusto, il sapore delle cose, la voglia di farne esperienza, di vivere, di proteggere, di creare.

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