Paolo Fogli

pittore

GIUDIZIO CRITICO:
Con Paolo Fogli non troviamo dipinti di maniera, dai colori patinati di cartoline, diversi dalla realtà in cui ci è dato di vivere quotidianamente. Fogli si può a pieno titolo considerare un pittore della memoria e delle atmosfere di mare, mille aspetti sempre assolutamente reali, note al marinaio che ama in modo viscerale e profondo quell'elemento liquido così mutevole e spaventoso, che lega a sé chi gli si avvicina. Paolo Fogli fa un attento lavoro di ricerca che và dagli eventi storici, ambientazioni, navi che hanno fatto epoca all'applicazione di tecniche pittoriche assolutamente collegate alle emozioni che l'artista prova e traspone su tela, da dove escono dirompenti a colpire l'occhio, il cuore, il ricordo di chi guarda. Un gioco costante di chiaroscuri, ombre che si rincorrono, in cieli nuvolosi, in mari sempre (o quasi) agitati, che fanno sentire il loro grande respiro di gigante, in un vecchio muro che si sgretola nel sole, vicino ad una spiaggia dove barche in secca attendono di ripartire per la pesca. Ma anche la calma bonaccia di piccole imbarcazioni all'ancora, le vele abbandonate mollemente come il vestito di una splendida donna in attesa. E questa attesa, questa ansia di trovare qualcosa è ciò che emana dalle tele di Fogli: la sua ricerca personale di un uomo del suo tempo, che fa tesoro di ciò che è stato per vivere l'oggi e proiettarsi in un futuro; una nostalgia e forse un timore di ciò che può trovare dentro di sé, il vero e solo mare in tempesta al quale attinge per creare le sue atmosfere magiche e tormentate.
(Daria Pratesi)