Raffaele Bocchetti

pittore

Raffaele Bocchetti a nove anni appena, dimostrò grandissimo interesse per l’arte e in particolar modo per la pittura.Utilizzava qualunque cosa fosse colorata per dar vita a qualche forma creativa che avesse un’espressione estetica e all’età di dieci anni, eseguì la sua prima opera d’arte copiando da un dipinto di Crisconio, grande pittore partenopeo, il porto di Napoli ai primi del novecento.
Lo affascinò la pittura impressionista ed imparò subito ad amare van Gogh e Paul Gauguin attraverso uno scrupoloso studio di tutte le loro opere.
All’età di dodici anni per una fortuita coincidenza conobbe una insegnante di pittura dell’accademia delle belle arti di Napoli, Prof. Pasanisi, che si accorse subito di lui e lo invitò a frequentare le sue lezioni presso il suo studio a La Pietra di Pozzuoli, cosa che Bocchetti fece con grande puntualità.
Dopo un lungo periodo di apprendimento, partecipò a diversi premi di pittura e scultura riservati a giovani artisti. Anche in quelle occasioni si mise in luce ottenendo risultati soddisfacenti, ponendosi sempre ai primi posti fra i premiati.
Nel 1956 ha, per la prima volta ha esposto in collettiva a Nola.
Poi, sempre in collettive, a Scafati, Sapri, Fuorigrotta, Avellino e Salerno.
Bocchetti inizia così la sua vita di artista con la prospettiva dell’arte come impegno culturale e con l’esigenza sempre più sentita di significare l’humus socio-ambientale, l’anelito di rappresentare la progressiva coscienza di una condizione umana soggetta alla logica inesorabile del presente, alla crescente solitudine umana, alla delusione che preclude il futuro, sono le radici simboliche che alimentano la mappa psicologica della pittura di Raffaele Bocchetti.
Bisogna però sottolineare la vena ottimistica dell’uomo Raffaele che emerge dall’esaltazione cromatica, dal vigore espressivo, dalla sicurezza delle pennellate, dall’esaltazione della figura femminile da cui traspare un netto messaggio d’amore ed un senso di profondo rispetto nei riguardi della donna che diviene fulcro affascinante e sensuale di tutta la sua pittura.



Angelo Calabrese
Docente di lettere e filosofia, poeta e critico d’arte

Tematiche

Figurativo di trasparenza surreale con squarci di
futurismo
Donna ,società, universo inteso come spazi siderali

Tecniche

Tencnica mista,olio acrilico acquerello

Quotazione

Da 500 Euo a 10.000

Premi

• 1965 - Napoli, Galleria “Ribera”, personale
• 1966 - Napoli, Pomigliano d’Arco, Collettiva
• 1967 - Napoli, Circolo Nautico “La Pietra”, personale di pittura
• 1970 - Napoli, Associazione dell’arte partenopea, personale di pittura
• 1970 - Napoli, I. T. I. S., Augusto Righi, personale di pittura
• 1974 - Napoli, Teatro S. Carluccio, Via Dei Mille, personale
• 1975 - Pozzuoli, Circolo Nautico di Pozzuoli, personale
• 1975 - Catanzaro, Galleria “Mattia Preti” – luglio 1975, personale
• 1975 - Ischia Porto, Galleria “Il Cantuccio”,personale di pittura
• 1976 - Monte di Procida, gennaio 1976, Collettiva d’Arte
• 1976 - Napoli, Teatro mediterraneo. aprile 1976, personale di pittura
• 1976 - Ischia, Villaggio dei pescatori, agosto 1976, personale di pittura
• 1976 - Napoli, TPN, (Trasporti della Provincia di Napoli), maggio 1976, personale di pittura
• 1976 - Inglewwod, Australia, “Galleria dei Fiori”, novembre 1976, personale di pittura
• 1977 - Foggia, Rassegna Internazionale Arte Mercato, ottobre 1977
• 1977 - Napoli, S. Sebastiano al Vesuvio, Polisportiva Vesuviana, 1977, personale di pittura
• 1978 - Napoli, Associazione Napoletana Arte & Cultura - giugno 1978, personale di pittura
• 1978 - Giulianova, Teramo, presso la “Galleria Magazzini”, luglio 1978, collettiva d’Arte
• 1978 - Pozzuoli, Cassa Armonica, Piazza della Repubblica, personale di pittura e disegni
• 1978 - Ischia, Galleria “Il Cantuccio”, settembre 1978, personale di pittura
• 1979 - Napoli, Centro Culturale APACET, gennaio 1979, personale di pittura
• 1979 - “Baia estate 79”, dal 23 al 27 agosto 1979, personale di pittura
• 1979 - Giulianova, Teramo, “Galleria Magazzini”, dal 16 dicembre al 6 gennaio 1980, collettiva d’Arte
• 1980 - Napoli, Teatro Tenda, Recital, Musica e Pittura, personale di pittura patrocinata dall’Associazione
napoletana Arteecologia e dell’assessorato all’ambiente del Comune di Napoli
• 1980 - Napoli, Circolo della Stampa – Villa Comunale, 25 ottobre 1980, personale, Incontro culturale di
pittura, musica e poesia
• 1981 - Napoli, Sala Gemito, “L’ ecologia nell’Arte” , prima collettiva europea di pittura:
• 1981 - S. Sebastiano al Vesuvio (NA) 7-8-9 ottobre 1981, Festa dell’Avanti
• 1982 - Procida, A.A.T.S. di Ischia e Procida, luglio 1982, personale di pittura
• 1983 - Napoli, Centro Economico Sociale per il Mezzogiorno, personale di pittura
• 1984 - Ischia, Assessorato al Turismo, marzo, personale di pittura
• 1985 - Lacco Ameno, Ischia, sale espositive del Comune, collettiva d’Arte
• 1986 - Pozzuoli, Piazza della Repubblica, Cassa armonica, personale di pittura
• 1987 - Comune di Lacco Ameno, Ischia, presso l’ Assessorato al Turismo, personale di pittura
• 1987 - Bacoli, (NA), Assessorato al Turismo personale di pittura nella Villa Comunale
• 1988 - Roma Ente Provinciale per il Turismo, “Maggio”, collettiva d’arte
Principali mostre ed esposizioni
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• 1989 - Pozzuoli, Galleria AEDA, personale di pittura
• 1990 - Vico Equense, sale Assessorato al Turismo, collettiva d’Arte
• 1991 - Napoli, Galleria “Il ponte”, personale di pittura
• 1992 - Napoli, Chiesa di S. Maria La Nova, collettiva d’Arte contemporanea
• 1997 - Napoli, Maggio dei Monumenti, di S. Maria Maggiore, personale di pittura
• 2010 - Napoli, Maschio Angioino, Sala dei Baroni, personale di pittura e disegni
• 2012 - Napoli, Scuola di Equitazione di Agnano, “Circolo la staff a”, Il cavallo nell’arte
• 2012 - Capri, l’Hotel Syrene, personale di pittura
• 2014 - Orta di Atella, (Caserta), nelle sale de “Il Castello di Casapozzano”, collettiva d’Arte: Florete Flores.
• 2019 - Orta di Atella, (Caserta), nelle sale de “Il Castello di Casapozzano”, collettiva d’Arte: Il Corpo è
l’Ombra dell’Esistenza.

Bibliografia

Nella pittura di Raffaele Bocchetti si ritrova sempre una continua aderenza al suo inconfondibile stile pittorico, una poesia, una dignità di espressione colorica, che attinge luci ed ombre dalla realtà di cose viste, di figure e di paesaggi, di visioni ideali, passate attraverso un filtro di artista schietto, che hanno radici profonde nella costante partecipazione dell’artista alla vita della società in cui vive.

Sia che egli ritragga profili, nudi o volti di donna, sia che rimarchi sulle tele scorci paesaggistici, la sua mano ed il suo tocco cromatico, nervoso ma sicuro, risaltano severi e predominanti, come sincere vive proiezioni del suo interiore travaglio di attento osservatore della vita che gli fluisce intorno.

Dalla vasta produzione artistica di Bocchetti traspare chiaramente un sempre crescente miglioramento di se stesso nel tempo, il superamento continuo di una tecnica sempre più affinata e di una alchimia di impasto tutte singolari, che promanano al pittore dalla sua vibrante sensibilità e valentia.