salvatore procida

pittore

Trasportare a livello della coscienza ciò che è escluso dalla coscienza, rendere sensibile ciò che è in-sensibile. L’arbitrio di trascendere il fenomeno reale, superare l’ignoranza-avidya che dal fenomeno deriva nel vano tentativo di percepire il REALE. Quindi un atto visionario. Un atto destinato al fallimento. Un’operazione primitiva non mediata che si risolve in una eiaculazione di forme e colori. Da trasferire in uno spazio costretto, con ostinazione meticolosamente senza possibilità di scampo. Non vedo altra strada per l’arte oggi. Nel mondo odierno fortunatamente l’arte è in-utile. salvatore procida.