La mia solitudine
Spatolato materico su tela, Tela, 2009
L’ho dipinta come un piccolo esame di verità: la mia solitudine non è un vuoto da riempire, ma un luogo dove riconoscermi. Seduta davanti alla tela ho lasciato che la mano andasse dove il respiro la spingeva: le grandi volute scure sono state il modo per segnare il ritmo del silenzio intorno a me, il rosa al centro è il mio corpo che resiste e si tiene saldo. Non volevo composizioni perfette, solo gesti che raccontassero come si sta soli senza perdere la propria tenerezza.
Le spatolate sono lunghe esalazioni: alcune sono scure e curve, come cerchi che tornano su se stessi, altre sono più sottili e dirette, come fili che cercano uscita. Ho scelto il contrasto tra questi toni per non spiegare la solitudine ma per farla sentire — a volte opprimente, a volte protettiva — e per mostrare che anche il quieto isolamento ha una sua fisicità. Il centro rosa è un luogo di riparo più che di esposizione, una postura del cuore che non implora compagnia ma si osserva con dolcezza.
Nei miei quadri il volto non compare mai: non perché voglia nascondermi, ma perché guardare indietro non mi interessa. La solitudine che dipingo è rivolta in avanti, è lentezza scelta e attenzione verso ciò che verrà. Se ti avvicini, non cercare spiegazioni eroiche: ascolta il passo delle spatolate, senti il fluire delle volute — lì dentro c’è la misura della mia presenza, la cura con cui sto con me stessa e la decisione di portare avanti, con delicatezza, la mia vita.
Informazioni generali
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Categoria: Arte Materica
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Eseguita il: 2009
Informazioni tecniche
- Misure: 150 cm x 100 cm
- Tecnica: Spatolato materico su tela
- Stile: Astratto
- Supporto: Tela
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Merlara (PD); Italia
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA233916
- Archiviata il: 25/10/2025
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